Nba, Golden State sfata la maledizione: Cleveland asfaltata 126-91
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Nba, Golden State sfata la maledizione: Cleveland asfaltata 126-91

Dopo 4 sconfitte consecutive i Warriors tornano alla vittoria contro Cleveland spazzando via LeBron e compagni

Dopo le 4 sconfitte consecutive subite nelle sfide contro i Cavs c'erano vari fantasmi che alleggiavano nella Oracle Arena di Oakland dove ieri notte i Warriors hanno (finalmente) battutto Cleveland interrompendo quella che di fatto sembrava diventata, dallo scorso giugno in poi, una maledizione

Una vittoria netta, 126-91; anzi qualcosa di più per Golden State che è riuscita a fare tutto ciò che non gli era riuscito da gara 5 in poi delle serie finali, partita di Natale compresa, grazie a uno Steph Curry aggressivo (20 tiri e 10 assist) al di là dei 20 punti finali, un Klay Thompson, top scorer della partita con 26 punti, chirurgico nel punire i 'close out' della difesa dei Cavs, un Kevin Durant (21 punti) decisivo soprattutto in difesa su James - 20 punti per il Prescelto, tenuto a 6 su 18 dal campo - e un Draymond Green autore di una tripla doppia sporcata solo dal fallo 'flagrant' in campo aperto contro LeBron che ha surriscaldato (inutilmente) gli animi del pubblico di casa.

Gli higlights di Golden State-Cleveland

Una "esecuzione cestistica", riportanovano questa mattina i media americani. E in effetti il 78 a 49 di metà tempo, i 37 assist a 11 così come i 58 rimbalzi (12 di questi catturati da Zaza Pachulia) a 35 in favore dei Warriors, non potranno di certo cancellare la delusione per il titolo perso lo scorso anno, sprecando un vantaggio di 3-1, ma serviranno a Curry e compagni per ritrovare la convinzione nel fatto di essere, non solo in teoria, la squadra più forte. Il resto ce lo dirà il campo e una (probabile) sfida nelle prossime Finals che dopo l'ultimo episodio è diventata, se possibile, ancora più intrigante.

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Teobaldo Semoli