Basket: i francesi vogliono i soldi di NBA 2K15
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Basket: i francesi vogliono i soldi di NBA 2K15

I giocatori di Nanterre e Strasburgo, inclusi nel videogame, chiedono 120 mila euro per lo sfruttamento della loro immagine

Per tutti i cestisti della generazione Y – quelli nati, tanto per intenderci, tra gli anni ottanta e i primi anni duemila – uno dei sogni nel cassetto è da sempre quello di apparire, un giorno, in uno di quei videogame dedicati al basket, in cui è possibile sfidare (almeno virtualmente) i panni dei migliori giocatori del mondo. Un sogno diventato realtà per i francesi del Nanterre e dello Strasburgo, inclusi nella nuova edizione del noto videogioco NBA 2K15 – per la prima volta con anche le squadre di Eurolega, la massima competizione di basket contintentale – che però ora hanno intenzione di chiedere all'azienda statunitense 2K Sports i diritti per lo sfruttamento della loro immagine. 

Insomma ai francesi non basta poter sfidare con i loro avatar Lebron James e Kobe Bryant in una delle possibili partite del videogame – che nell'edizione 2014 ha venduto qualcosa come 7 milioni di copie al prezzo di 50 euro l'una –, ma vorrebbero guadagnare qualcosina anche loro. Per la precisione, i 120 mila euro chiesti dal sindacato nazionale (SNB) all'Eurolega e alla 2K in cambio dell'utilizzo di volti e nomi dei giocatori. Cifra che potrebbe apparire ragionevole se paragonata ai 50 mila dollari (circa 40 mila euro) incassati all'anno da ogni giocatore NBA per lo sfruttamento dei suo diritti d'immagine – che comprende, ad esempio, anche la vendita delle magliette –, ma che diventa quasi grottesca se proporzionata al livello di diffusione del campionato francese (il cui livello non esattamente quello dell'NBA)  e persino rispetto ai 300 mila euro incassati dall'intera Eurolega da 2K Sports per l'utilizzo del marchio della competizione. 

"Con 2K non è stata una questione di business, ma di promozione – ha spiegato il presidente dell'Eurolega Jordi Bertomeu in un'intervista all'Equipe –. Essere riusciti ad entrare in un videogame come NBA 2K15, con cui giocano i giovani di tutto il mondo, può essere un mezzo di promozione incredibile per il basket francese". Addirittura secondo il presidente della lega di pallacanestro transalpina, la LNB, i giocatori starebbero chiedendo dei diritti d'immagine che non sono nemmeno di loro proprietà, in quanto gestiti – secondo le norme del contratto collettivo – dalle singole squadre.

Sta di fatto che ora spetterà a un tavolo di lavoro provare a dirimire la questione ed evitare l'empasse giuridico. Intanto il sindacato si appella all'unico precedente in tema di videogiochi e diritti degli sportivi, quello dei giocatori del campionato di football universatario americano. Quest'ultimi sono riusciti ad ottenere 40 milioni di dollari da EA Sport per aver utilizzato la loro immagine e da allora l'azienda canadese – principale competitor proprio di 2K – ha smesso di produrre videogiochi dedicati a loro. E se accadesse la stessa cosa tra 2K e i giocatori francesi, che potrebbero venire estromessi dalle prossime edizioni del videogame? State sicuri che almeno gli appassionati di basket se ne faranno una ragione.

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Teobaldo Semoli