La Fiba firma coi cinesi e sfida l’Eurolega nel marketing
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La Fiba firma coi cinesi e sfida l’Eurolega nel marketing

Perché l'accordo con Wanda Group sui diritti del marchio, che segue quello di Eurolega con gli americani di IMG, è un bene per il basket mondiale

Americani contro cinesi. La sfida tra Eurolega e Fiba si sposta dai tavoli del tribunale di Bruxelles a quelli (molto più virtuosi) del marketing con la federazione internazionale del basket mondiale che firma un accordo multimilionario con la cinese Wanda Group che si occuperà dell’espansione del marchio a livello planetario e coprirà in toto gli eventi principali (fino alla coppa del Mondo 2033) attraverso la sua controllata svizzera Infront Sports & Media

Un accordo che somiglia vagamente, in particolare per la parte legata a Infront, a quello che il presidente dell’Eurolega Jordi Bartomeu aveva sottoscritto lo scorso 15 novembre con il colosso americano IMG, alla cifra monstre di 872 milioni di euro in 10 anni, per lanciare definitivamente il marchio a livello globale. Non casualmente da quel momento si erano rotti definitivamente i rapporti tra le due organizzazioni; colpa anche, ovviamente, del nuovo format studiato con IMG – da lì è nata la diatriba sull’iscrizione delle squadre su invito, ivi comprese le tre italiane Trento, Reggio Emilia e Sassari -, ma più in generale è evidente come l’accordo IMG-Eurolega abbia aperto gli occhi alla Fiba su quello che nei 15 anni precedenti l’Eurolega fosse stata in grado di fare: creare un prodotto ‘vendibile’ sul mercato globale imitando (in parte) dettami, regole e principi mutuati dall’Nba.

Ecco che allora l’accordo Wanda-Fiba assomiglia anche a un mettere le mani avanti rispetto ai possibili esiti della diatriba legale in corso con l’Eurolega: comunque vada, meglio prevedere e programmare l’espansione. Sì perché Wanda ha intenzioni serie. Innanzitutto parliamo del più grande gruppo immobiliare cinese, oltre che del primo operatore mondiale di sale cinematografiche, hotel e parchi tematici; ma cosa ancora più importante, l’azienda comandata da Wang Jianling, che sarà anche sponsor Fiba per tutta la durata dell’accordo, ha già pensato alla creazione di ‘Fiba Marketing’, frutto della collaborazione tra Federazione e Infront con l’obiettivo ambizioso di far diventare la pallacanestro lo sport più seguito a livello globale.

Buona parte del progetto di sviluppo passerà, naturalmente, dai mondiali di Cina 2019 che saranno l’occasione per lanciare il nuovo marchio Fiba sul mercato asiatico; ma nei progetti di Wanda c’è anche, dal 2017, una vera e propria rivoluzione del format delle competizioni Fiba – probabile che venga completamente rivisto il calendario delle competizioni -, cosa simile (di nuovo) a quanto programmato da IMG ed Eurolega che dall’entrata in vigore del loro accordo hanno rivoluzionato appunto la formula del campionato per renderlo ancora più spettacolare.

Si potrebbe dire insomma che la Fiba stia in qualche modo ‘copiando’ quanto fatto dall’Eurolega. La cosa però ci sta tutta e ci piace anche considerato che, indipendentemente dalla soluzione della diatriba che sancirà, in ultima analisi, quale debba essere la principale competizione europea, la nuova sfida a colpi di marketing potrà portare la pallacanestro europea (e Fiba) a diventare un prodotto più bello, vendibile e più simile, dal punto di vista delle strategie di vendita, a quello che siamo stati abituati ad ammirare e invidiare Oltreoceano. 

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Teobaldo Semoli