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Eurolega al via: subito EA7 Milano - Maccabi Tel Aviv

Nuova formula con regular-season da 30 partite per il primo, vero campionato europeo per club. Dove può arrivare l'Olimpia?

A dispetto di una democrazia in caduta libera, che sta allontanando la Turchia da quella UE di cui vorrebbe entrare a far parte, sarà Istanbul la capitale del basket europeo nel 2017: sul Bosforo si disputerà infatti prima la Final Four di Eurolega dal 19 al 21 maggio e quindi la fase finale dei Campionati europei dal 9 al 17 settembre.

Nel segno dello spettacolo (e dello sponsor)
Lasciando stare la politica, è comunque indubbio che nel caso dell’Eurolega c’entri e non poco l’economia: la scelta di fare il bis nella modernissima Sinan Erdem Arena dopo la Final Four del 2012 (quella della beffa dell’Olympiacos ai danni del Cska Mosca per 62-61) è infatti indubbiamente un omaggio al fedele main-sponsor Turkish Airlines in quella che sarà in ogni caso un’edizione storica, perché la prima in cui ciascuna delle 16 migliori (e più ricche) squadre del continente affronterà tutte le altre in una regular-season da trenta turni tra andata e ritorno che regalerà spettacolo a tutti gli appassionati (e lauti diritti Tv ai protagonisti) fino al prossimo 7 aprile.

In pratica, sarà così il basket a proporre per primo quel “campionato europeo per club” tante volte ipotizzato dalle big del calcio: un torneo di altissimo livello (con buona pace della Fiba e della sua assai meno allettante Champions League, con relativa guerra ancora in corso con l’Eurolega) che assicurerà a ogni giornata una manciata di grandi sfide secondo i migliori insegnamenti dell’Nba per catturare spettatori nei palazzi, audience Tv e conseguenti sponsor.


Le squadre favorite
Venendo a chi riuscirà a mettere le mani sul trofeo (prendendo direttamente spunto dallo spot che potete vedere qui sopra e con cui l’Eurolega ha lanciato la nuova stagione, protagonista anche un “sorprendente” Andrea Bargnani, approdato al Saski Baskonia) è indubbio che la sede di Istanbul riaccende - amplificandole - tutte le ambizioni del Fenerbahcedi Gigi Datome, di James Nunnally (Mvp della passata Serie A) e del “guru dei coach” Zeljko Obradovic, che dopo la finale dello scorso anno (e la storica partecipazione alla Final Four 2014, prima squadra turca della storia ad arrivarci) punta ad arrivare in fondo per fare il colpo grosso con il sostegno del suo incredibile tifo. Così come punta a un altrettanto storico “bis” (riuscito al Maccabi nel 2004-2005 e all’Olympiacos nel 2012-2013, da quando esiste l’Eurolega) anche il Cska Mosca detentore del titolo, mentre il Real Madrid - a dispetto del ritorno di Sergio "El Chacho" Rodriguez nell’Nba in quel di Philadelphia - ha fatto vedere proprio nella recente amichevole vinta per 142-137 contro gli Oklahoma City Thunder tutto il potenziale da fuoco (a partire dalla mano dell'ora leader Sergio Llull) che può esprimere nelle serate migliori.

Le ambizioni di Milano
Tra le migliori possibili outsider ecco poi anche l’EA7 Milano, che giovedì 13 ottobre (Forum di Assago, ore 20, diretta Sky-Fox Sports) affronta lo storico e come sempre attrezzattisimo rivale Maccabi Tel Aviv nel primo appuntamento di una stagione europea che già solo per il nuovo format sarà più lunga della precedente, conclusasi con non poca delusione al termine della prima fase. Anche se l’obiettivo del club di Giorgio Armani, dichiarato non a parole ma dai fatti di un mercato che ha allungato il roster fin oltre i 12 della panchina, è chiaramente quello di entrare nei playoff (che saranno disputati dal 18 aprile al 2 maggio dalle prime otto della regular-season, con sfide al meglio delle cinque partite) per poi cercare di essere tra le "Fantastiche 4" protagoniste a Istanbul.

Obiettivo assolutamente possibile, quello della conquista dei playoff, per qualità e quantità dei giocatori a disposizione di coach Jasmin Repesa, con un solo dubbio da verificare strada facendo: tra i “giganti” del basket europeo, i 213 cm del serbo Miroslav Raduljica potrebbero infatti da soli non bastare per avere la meglio sotto canestro, anche con l’aiuto dell'esperto cambio come centro (ma di fatto ala forte in ambito Eurolega) Jamel McLean e dell’esplosiva combattività dell’altro americano Rakim Sanders. Ma, come appunto appena scritto, la consistenza dei lunghi dell’Olimpia potrà essere verificata già nelle prime sfide, per poi magari pensare di assicurarsi un altro “big-man” da area colorata tra quelli prossimamente resi disponibili dai tagli Nba.

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Paolo Corio