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Eurolega: Cska comunque troppo forte per l'EA7 Milano senza più Gentile

Malgrado le assenze eccellenti di De Colo e Teodosic, i campioni d'Europa vincono in fisicità con un netto 79-64 - Video highlights

Due giocatori in meno per il Cska, perché all’assenza del top-scorer De Colo si aggiunge quella del maestro Teodosic, che lo staff del club obbliga al riposo in quel di Mosca per una tendinite e un più generale stato di stress fisico. Tutti presenti invece per l’EA7 Milano, anche se alla prima partita dopo il clamoroso addio la mancanza della fisicità offensiva di Alessandro Gentile si fa subito sentire.

Con i campioni d’Europa subito intenzionati a metterla sulle sportellate, l’Olimpia regge infatti bene nella prima parte tanto sul perimetro quanto anche e soprattutto sotto i tabelloni (21-14 per l’EA7 l’inatteso saldo dei rimbalzi all’intervallo, destinato però poi a evolversi in un assai meno incisivo 37-36), riuscendo così a rimanere non solo in partita, ma anche un’incollatura avanti nei primi due quarti (23-21, 38-36 i rispettivi parziali). Sono soprattutto McLean (8 punti nei primi venti minuti, 10 alla fine) e Hickman (10, tutti realizzati nella prima parte) a nutrire l’attacco di Milano, mentre Cinciarini (partito nello starting-five) paga subito dazio alla supremazia fisica di Jackson, top-scorer del Cska con 14 punti alla pari di un responsabilizzato ma anche ispirato Dmitry Kulagin, mentre Fridzon (9) mette immediatamente in difficoltà Dragic.


In doppia cifra nel Cska anche Higgins, le cui triple vanno a ricucire nel secondo quarto il tentativo di strappo da parte dell’EA7. Che dopo l’intervallo vede crescere il tabellino di Raduljica (migliore a referto con 11 punti, ma solo 3 rimbalzi e uno scarso impatto sul match), ma scendere la tenuta fisica e le percentuali al tiro di tutti gli altri, anche perché il Cska stringe le maglie difensive e continua a tenere alti i colpi (intesi come contatti a tutto campo e ancor di più sotto i tabelloni) della sua inesorabile progressione, a dispetto di un quintetto più da Vtb (la lega russa) che da Eurolega, dal momento che coach Itoudis sceglie di utilizzare con il misurino anche Hines (8 punti, 3 rimbalzi in 23’), Kurbanov (5 punti e 7 rimbalzi in 14’) e Khryapa (2 punti in 9’ scarsi).

Dopo il +12 per i russi della terza sirena (54-66), arriva così anche il +20 (56-76 al 35°), che trasforma gli ultimi cinque minuti dell’incontro in un meno intenso (e a volte distratto) “garbage time” fino al conclusivo 79-64, che è anche la fotografia di tutta la distanza esistente al momento tra l’EA7 Milano e le vere big della pallacanestro europea. Una distanza che pare colmabile solo con nuove iniezioni al roster, sia per colmare il vuoto di Gentile sia per trovare una presenza più incisiva sotto i tabelloni e più in generale nel colorato, che nello specifico ha anche visto il flop di Sanders (4 punti e altrettanti rimbalzi), costretto a cercare quasi esclusivamente la conclusione da oltre l'arco in una serata dalle pessime percentuali (1/7 al tiro).

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Paolo Corio