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EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty Images
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Basket: oggi Italia-Tunisia, al via il pre-Olimpico di Torino

Gli azzurri di coach Messina all'esordio nel torneo che vale Rio 2016. Croazia e Grecia i veri ostacoli verso i Giochi

Ora si gioca sul serio! Con la palla a due delle 21 a Torino (diretta Sky) inizia contro la Tunisia la missione della Nazionale italiana di basket alla caccia dell'ultimo biglietto disponibile per le Olimpiadi di Rio 2016.

Dopo un periodo di ritiro breve ma intenso e qualche torneo amichevole che ha evidenziato tanto le incredibili potenzialità degli azzurri quanto una rischiosa tendenza a non sfruttarle appieno nell'arco dei quaranta minuti, coach Ettore Messina ha fatto le sue scelte puntando - per sua stessa ammissione - su una squadra in cui insieme con la classe prevalgano i centimetri, a partire da quelli in regia di un Daniel Hackett tonificato nello spirito dal titolo greco conquistato con l'Olympiacos e anche dalla futura paternità.

Il fattore-Hackett (dopo la difesa)
Con gli altri ruoli coperti come da copione, con l'unica variante di un Gallinari chiamato da Messina a giocare più vicino a canestro di quanto visto in precedenza in maglia azzurra, sarà a nostro avviso proprio Hackett uno dei fattori-chiave di questo torneo pre-Olimpico: se il pesarese riuscirà a verticalizzare il gioco, coadiuvato in questo anche dall'esplosività di Alessandro Gentile, allora l'Italia potrà davvero far pesare le sue variegate potenzialità offensive, su cui spiccano ovviamente quelle del trio Datome-Gallo-Belinelli. Anche se poi sarà la difesa a dover fare il grosso del lavoro, sfruttando ancora una volta la fisicità delle nostre guardie e ali sul perimetro, mentre il controllo dell'area colorata (e quindi dei rimbalzi) dovrà poter contare tanto su Bargnani quanto sulla coppia di centri costituita dall'ormai rodato Cusin e dalla "semi-novità" Cervi.

Croazia e Grecia le vere avversarie
Posto come obbligatorio il successo contro la Tunisia (in cui spicca solo l'americano naturalizzato Michael Roll, formatosi a Ucla e in forza agli spagnoli del Caja Laboral) sarà poi interessante vedere la prestazione degli azzurri contro la Croazia (martedì 5 luglio, sempre alle 21 e sempre con diretta Sky) in una partita sì determinante, ma non fondamentale, vista la particolare formula del torneo che prevede due gironcini da tre (dall'altra parte l'insidiosa Grecia, oltre a Messico e Iran), con le prime due ad approdare alla semifinali incrociate (prima contro seconda) di venerdì 8 luglio.

In altre parole, battere la Croazia sarebbe utile per incontrare poi la Grecia solo nella finale di sabato 9 luglio che vale i Giochi di Rio... Ma questi sono i classici calcoli da tavolino: quel che conta è il campo. Dove gli azzurri, questo è certo per la dedizione sinora dimostrata, scenderanno sempre e solo per vincere.

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Paolo Corio