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Tim Bradbury/Getty Images
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Super Bowl 2017, New England Patriots-Atlanta Falcons: la guida Tv di Gotta

Le dritte (non solo tecniche) della voce di FoxSports per godersi al meglio la sfida in programma a Houston per il titolo Nfl

Nella notte italiana tra il 5 e il 6 febbraio, come accade ormai da anni per ogni edizione del Super Bowl, gli Stati Uniti si fermeranno per guardare la sfida di Houston tra i quattro volte campioni Nfl dei New England Patriots e gli agguerriti Atlanta Falcons, alla loro seconda partecipazione della storia a quella che è la “finalissima” del football americano.

Un evento che oltreoceano sarò seguito da più di 100 milioni di persone, a cui si aggiungeranno tantissimi altri appassionati sparsi in ogni parte del pianeta. In Italia la super-sfida sarà trasmessa in diretta (con inizio alle 00.30 del 6 febbraio) da Italia1 in chiaro e nel pacchetto Sky da FoxSports, con il commento tecnico di Roberto Gotta, giornalista e grande esperto di sport americani: con il suo aiuto, analizziamo gli aspetti più importanti di questo 51° Super Bowl, a uso e consumo anche di chi non è così addentro nelle “segrete cose” del football americano, ma non vuole rinunciare a godersi lo spettacolo che ormai da tempo caratterizza questo elettrizzante epilogo della stagione oltreoceano.

Roberto, quali sono i fattori-chiave delle due squadre che si contenderanno il titolo?
“Gli Atlanta Falcons sono il miglior attacco della Nfl con quasi 34 punti di media a partita, ma per riuscire a replicarsi dovranno essere sicuri e consapevoli dei loro mezzi per tutto l'incontro. Ci sarà infatti inevitabilmente un momento nel quale avranno maggiore difficoltà nell'andare in touchdown e solo se saranno bravi a non andare mentalmente in crisi, potranno lottare fino in fondo. Per quanto riguarda i New England Patriots, invece, la chiave sarà quella di lasciare libero il più possibile di “inventare” gioco il loro già mitico quarterback Tom Brady, perché quando lancia è insuperabile. Tornando sull'altro fronte, se Atlanta riuscirà a contrastare e limitare in maniera efficace la “regia” di Brady, gran parte del lavoro sarà fatto”.

Tom Brady per i Patriots, appunto, e dall'altra parte Matt Ryan per i Falcons: che confronto sarà quello tra questi quarterback?
“Senza alcun dubbio sono risultati in questa stagione i due migliori quarterback della Lega. Tom Brady potrebbe passare alla storia in modo assoluto e definitivo, diventando il primo giocatore a vincere 5 Super Bowl, distaccando un'altra leggenda come Joe Montana, mentre Matt Ryan è alla sua prima finale nonostante sia in Nfl dal 2008. Tra l’altro questi due giocatori sono legati da un filo sottile: entrambi hanno chiari cognomi di origine irlandese e inoltre Ryan è cresciuto al Boston College, nella stessa città nella quale Brady ha sempre giocato. Detto questo, come sempre i due quarterback saranno determinanti nella vittoria del titolo: gran parte della fortuna di una o dell’altra squadra passerà dalle loro mani”.

Per quanto riguarda invece gli altri uomini in campo, su chi puntare gli occhi durante la diretta Tv?
“E' davvero difficile fare un pronostico su chi farà la giocata decisiva. Ad esempio due anni fa proprio i New England Patriots conquistarono il titolo con un’azione determinante di Malcolm Butler, che al tempo era uno dei giocatori di seconda fascia del team. Il bello sta anche in questo, nella possibilità che si materializzi un protagonista inatteso”.

Il significato di un'eventuale vittoria per l'una o per l'altra squadra?
“Per i New England Patriots sarebbe la consacrazione della coppia Tom Brady - Bill Belichick, il coach dei Patriots, che nel corso degli anni sono riusciti a portare New England per ben quattro volte alla vittoria del Super Bowl. Quando gli altri componenti della squadra cambiavano, loro c’erano sempre e hanno dimostrato che sono il valore aggiunto di questo team. In caso di vittoria dei Falcons, invece, per Atlanta invece potrebbe essere l'inizio di un nuovo corso sportivo per una città che ha vinto sempre poco nello sport americano: basti pensare che gli ultimi festeggiamenti sono stati quelli del 1995 per le World Series del baseball conquistate dagli Atlanta Braves”.

Cosa rende il Super Bowl così avvincente da essere seguito anche da chi non è propriamente un tifoso?
“Il fatto che è l’esaltazione dello spettacolo americano all’ennesima potenza, amplificato ormai in tutto il mondo dalla Tv. Va detto che il merito è proprio della Nfl, che con sforzo e organizzazione ha deciso di rendere il Super Bowl uno show vero e proprio: tanto per il pubblico quanto per le star musicali che sono protagoniste sul palco. E che non percepiscono compensi, a dimostrazione di quanto per loro sia un onore (e anche vantaggioso per la loro immagine) essere co-protagonisti di un tale evento”.

La Tv è legata al football americano anche per il fatto che è stato il pioniere dell'utilizzo delle immagini per aiutare le decisioni degli arbitri...
“In uno sport, come molti altri, dove anche un centimetro può decidere una partita, c’era la necessità di rendere le decisioni arbitrali le più precise possibili. All’inizio alcune squadre hanno opposto resistenza, ma poi si sono adeguate alla volontà della Nfl. Il principio è semplice: negli ultimi due minuti di ogni tempo le segnature vengono sempre riviste, mentre negli altri momenti quelli in campo possono chiedere la revisione delle immagini da parte di un altro arbitro, assistito da un tecnico, che si trova in uno studio esterno. La cosa fondamentale sta però nel fatto che il video - a differenza di quanto succede in Europa - viene riproposto anche sugli schermi dello stadio, così da rendere tutti partecipi della decisione. L'unico difetto sta nelle attese un po’ lunghe imposte dall'intera procedura, che però funziona alla grande”.

Chiudiamo con una domanda di costume: come seguire il Super Bowl in Tv proprio come fanno gli americani?
“La tradizione impone più lattine di birra, accompagnate da tacos e guacamole. In alternativa, gli altri evergreen sono hot dog e hamburger o i secchielloni giganti di patatine e pop-corn. Visti l'orario e la stagione, escluderei la grigliata in giardino, che più si avvicina alla tradizione americana, anche se gli appassionati di football sono capaci di tutto...”.

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Gianpaolo Ansalone