Sharapova, annuncio choc: "Ho fallito un test anti-doping"
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Sharapova, annuncio choc: "Ho fallito un test anti-doping"

Positiva al Meldonium a Melbourne, rischia una lunga squalifica. Subito lasciata dagli sponsor, è invece difesa dalla Federazione russa

Maria Sharapova ha fallito un test antidoping nell'ultimo torneo Slam di Melbouorne e rischia una squalifica pesante. Ad annunciarlo è stata la tennista russa residente negli Stati Uniti, nell'affollata e attesissima conferenza stampa che era stata preannunciata con qualche ora di anticipo e che aveva scatenato le illazioni dei giornalisti sulla possibilità di un suo ritiro.

"Sono risultata positiva a un controllo antidoping a Melbourne" ha detto la Sharapova che è parsa molto scossa e si è presentata con un completo nero davanti alle telecamere. La positività è stata causata dal Meldonium, un farmaco assunto a inizio gennaio e che è finito nella lista dei medicinali proibiti: "Lo utilizzo da dieci anni per curarmi. Mi ammalavo spesso e avevo una carenza di magnesio dovuta a un principio di diabete ereditario" ha spiegato la tennista.

L'ammissione di colpa

"Ho fatto un grande errore e mi assumo la responsabilità completa di quanto accaduto" ha detto ancora Maria Sharapova, che è parsa molto scossa per l'accaduto. La positività è stata poi annunciata ufficialmente anche dalla Itf mezz'ora dopo la conferenza stampa dell'atleta e spiegata in base all'articolo 8.1.1 del codice antidoping. Lo stop scatta dal 12 marzo e la posizione della Sharapova sarà presto vagliata.

Rischia una squalifica di due anni a meno che non scattino le attenuanti che potrebbero ridurre la sanzione notevolmente e riportarla in un lasso di tempo che consenta alla russa di dimenticare in fretta questa brutta avventura. Quanto? Tre mesi, magari sei: "So che molti hanno pensato al mio ritiro, ma non voglio terminare così la mia carriera. Mi auguro di poter avere un'altra possiiblità. Quando deciderò di smettere spero di dare l'annuncio in un posto diverso da una sala congressi di un albergo con una moquette così orrenda".

Gli sponsor la mollano, la Federazione russa no

Dopo l'annuncio, la Nike ha immediatamente comunicato di aver sospeso il contratto di sponsorizzazione con la tennista russa: "Siamo rattristati e sorpresi dalla notizia su Maria Sharapova", si legge in una nota dell'azienda. "Abbiamo deciso di sospendere il nostro rapporto con Maria mentre l'inchiesta procede. Continueremo a monitorare la situazione". In scia a quello della Nike sono poi arrivati i comunicati del marchio di orologi TAG Heuer, che ha annunciato l'intenzione di non rinnovare la partnership con la giocatrice russa scaduta il 31 dicembre scorso, e della casa automobilistica Porsche, che ha a sua volta preso le distanze dalla tennista siberiana ("Finché non emergeranno ulteriori e dettagli e non saremo in grado di analizzare la situazione abbiamo deciso di sospendere le attività previste"). 

Diversa invece la posizione della Federazione di tennis russa, il cui presidente Shamil Tarpischev si è detto convinto che Maria Sharapova potrà comunque rappresentare il suo Paese ai prossimi Giochi Olimpici di Rio de Janeiro: "Penso che sia un insieme di sciocchezze", le parole di Tarpischev all'agenzia stampa russa Tass. "Gli sportivi prendono quello che viene dato loro da fisioterapisti e medici. Credo che Sharapova sarà alle Olimpiadi, comunque vedremo come si evolverà la situazione".

Perché il Meldonium è doping

Maria Sharapova ha spiegato, dunque, le ragioni dell'assunzione del farmaco, ma rischia comunque grosso perché nel circuito nessuno era a conoscenza dei suoi problemi medici e perchè il Meldonium può anche essere un medicinale considerato "coprente". Il suo effetto è quello di abbassare i valori dell'emoglobina e di migliorare la fluidità del sangue: dunque potrebbe essere perfetto anche per cancellare gli effetti dell'Epo e negli ultimi mesi ci sono fondisti e patinatori su ghiaccio che sono stati pizzicati per lo stesso motivo.

La Sharapova ha garantito di prenderlo da dieci anni e di ignorare che a dicembre le regole Wada sono cambiate e il farmaco è stato iscritto nella lista di quelli proibiti. Uno scivolone che rischia di rovinare la sua carriera.

Le più belle immagini di Maria Sharapova

Maria Sharapova a Melbourne, 21 gennaio 2013 (Credits: Ryan Pierse-Poo l/Getty Images

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Giovanni Capuano