Sara Errani
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Sara Errani squalificata per doping: ecco cos'è il Letrozolo

La tennista fermata per 2 mesi: "Contaminazione del cibo". La difesa dell'azzurra accolta dall'Itf. Esclusa l'ipotesi dell'anastrozolo

Sara Errani, nota tennista italiana finalista al Roland Garros 2012 e vincitrice in doppio di tutti i tornei dello Slam, è stata trovata non negativa a un controllo antidoping della ITF (Federazione internazionale del tennis) nel mese di febbraio. La sostanza che ha portato alla positività è il Letrozolo e l'azzurra è stata squalificata per 2 mesi (fino al 2 ottobre 2017) con perdita di tutti i premi conquistati dal 16 febbraio al 7 giugno scorsi.

La notizia è stata resa ufficiale dopo un lungo iter di controlli e analisi e l'azzurra, nata a Bologna nel 1987, se l'è cavata con una pena minima essendo riuscita a dimostrare l'assunzione involontaria del principio. "Non ho mai assunto, nella mia vita e nella mia carriera, nessuna sostanza proibita - si è difesa con un comunicato pubblicato su Twitter -. Ho sempre sempre seguito puntigliosamente il programma Wada; non ho mai chiesto una deroga, neppure quando ne avrei avuto bisogno perché malata.

1189194Cos'è il Letrozolo

Secondo la ricostruzione fornita dalla stessa Errani, la sostanza trovata nel corso del controllo nell'abitazione dei genitori è contenuta in un farmaco che si chiama Femara, utilizzato dalla madre ogni giorno dopo aver subito un intervento chirurgico per un tumore al seno.

Il suo utilizzo nel mondo dello sport è considerato illecito. Ha effetti collaterali pericolosi se assunto da una persona di sesso femminile non in età di menopausa: provoca una sorta di menopausa 'chimica' oltre a poter portare a tumore alle ovaie, riduzione della densità ossea, osteoporosi e pericoli cerebrovascolari e cardiovascolari. 

La difesa della Errani

Sara Errani ha affermato di essere entrata in contatto con il Letrozolo per "contaminazione accidentale del cibo" essendo il medicinale presente nel contesto familiare e non essendo stata assunta una pastiglia intera. La conferma viene dall'assenza di tracce della sostanza nei capelli dell'atleta, cosa che sarebbe avvenuta in caso di ingestione di una pastiglia.

I risultati di questi test non hanno evitato all'azzurra la squalifica, seppure minima, essendo stati esclusi dal dibattimento sportivo per un cavillo legato al ritardo di un giorno nella presentazione. Il Tribunale ha, però, convenuto che non esiste evidenza che il Letrozolo migliori le prestazioni atletiche di una tennista di sesso femminile. Sara Errani si è definita "molto arrabbiata" ed "estremamente frustrata" per la vicenda, oltre che in pace con la propria coscienza.

Il mondo del tennis torna nella bufera dopo la vicenda di Maria Sharapova, positiva al Meldonio nell'inverno 2016 e fermata (dopo ricorso) per un anno e 3 mesi. La russa è tornata sui campi suscitando le proteste delle colleghe per alcune wild card concessele. 

Sharapova annuncia di essere positiva all'antidoping

La difesa di Errani

Sara Errani si è detta anche convinta che la vicenda si sarebbe potuta chiudere con un'assoluzione piena. In conferenza stampa ha attaccato i media per come la storia è stata riportata: “Il Letrozolo non ha un effetto dopante: contro di me sono state sparate tante falsità, ho letto cose che vanno dal ridicolo all’assurdo. Non ho mai assunto sostanza dopanti e la sentenza ITF dice che non c’è evidenza che questa sostanza migliori le prestazioni di tenniste di elite. E invece su questa vicenda si è giocato sulla mia reputazione”.

“Vedere ironizzare su cose false è sgradevole e triste. Sono arrabbiata ma in pace con me stessa”. Poi è entratata ancora più nello specifico della sostanza che le è costata la squalifica: “Non è uno steroide, non è uno stimolante e non migliora le performance. E’ una sostanza dopante per gli uomini. Il motivo principale per cui viene usato è perché contrasta gli effetti collaterali di altri prodotti dopanti come steroidi anabolizzanti, e non copre. Gli uomini lo usano per contrastare la crescita del seno”.

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Giovanni Capuano