Alemanno: "Nel 2024 Olimpiadi a Roma"
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Alemanno: "Nel 2024 Olimpiadi a Roma"

L'ex sindaco pronto a firmare la mozione per la candidatura della Capitale - I dubbi sulla candidatura

E' un misto di rabbia e di nuova speranza quello che scorre oggi nelle vene dell'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno alla notizia che il premier Enrico Letta vorrebbe candidare l'Italia alle Olimpiadi del 2024.

Di rabbia perché fu Gianni Alemanno a sentirsi dire “no” dall'allora premier Mario Monti quando nel 2012 Roma presentò la sua candidatura per i Giochi del 2020 assegnati, pochi giorni fa, a Tokyo; di nuova speranza perché al sogno di riportare la fiamma olimpica nella Capitale a oltre 60 anni dalle storiche Olimpiadi romane del 1960, né lui, né tanti altri, ci vogliono rinunciare. Al punto da dichiararsi disponibile a firmare, subito, la mozione e a entrare, successivamente, nel comitato organizzatore.

Il fatto che tutti, a partire dal presidente del Consiglio, dicano oggi che per il 2024 bisogna ricandidare Roma – sottolinea Alemanno assaporando una sorta di rivincita - è la dimostrazione definitiva che Monti si sbagliò”.

Il rischio di default dell'Italia, il rischio di nuovi scandali e tangenti, la “vaghezza del dossier” della commissione Fortis, gli 11 miliardi di budget da recuperare subito, non rappresentavano, a suo avviso, un buon motivo per lasciar perdere?

La mia impressione è che l'allora presidente del Consiglio non lesse nemmeno il dossier che gli consegnammo.

E cosa glielo fa pensare?

Quello che ci disse la mattina del febbraio del 2012 quando ci ricevette, una cosa che non stava né in cielo né in terra.

E cioè?

Ci disse di procedere e che poi si sarebbe pensato alle coperture finanziarie quando tutti sanno che senza le credenziali economiche del governo una candidatura non è nemmeno presentabile.

Ma quali credenziali economiche avrebbe potuto presentare un Paese all'epoca commissariato come il nostro?

Madrid, che stava messa peggio di noi, mantenne comunque la sua candidatura e poi, se le cose si fossero messe davvero male per l'Italia, ci saremmo potuti sfilare in qualsiasi momento. Il nostro sospetto è un altro...

Quale?

Non si volle allora disturbare la Germania di Angela Merkel forte sostenitrice della candidatura di Istanbul che, fino a quando non sono scoppiati i disordini in Turchia, era sicuramente quella con le maggiori chance. Ricordo, in merito, una dichiarazione del ministro degli Esteri Terzi...

Cosa avrebbero portato di buono le Olimpiadi a Roma nel 2020?

Intanto si sarebbero messi in moto moltissimi investimenti privati e si sarebbe innescato un processo di sviluppo. Purtroppo il governo Monti fu tutto improntato su una logica di rigore senza sviluppo che, se da una parte è servita a salvare i conti, dall'altra ha assestato un colpo recessivo all'Italia da cui ancora non riusciamo a riprenderci.

Quindi lei dice: “riproviamoci con le Olimpiadi nel 2024”.

Certo, anche perché Roma è nettamente superiore a tutte le altre città che si stanno facendo avanti compresa Parigi. Per lanciare la candidatura servono alcuni milioni di euro, per portarla avanti alcuni miliardi. Ma fino a quando non si vince la partita non servono chissà quali risorse. Piuttosto serve un progetto molto valido, molto ancorato alla città.

Perché Roma sarebbe meglio di Milano che sta già investendo per l'Expo e che potrebbe sfruttare le strutture messe in piedi per il 2015?

A parte il fatto che Roma non avrebbe bisogno di grandi investimenti per opere faraoniche visto che molte sono già a disposizione o in via di costruzione come il Palazzo dello Sport di Calatrava, è evidente che solo Roma ha le caratteristiche necessarie, come Capitale e per forza attrattiva, di essere sede dei Giochi olimpici. Senza contare che Milano non può pretendere di fare sia l'Expo 2015 che le Olimpiadi. Roma ha appoggiato lealmente la sua candidatura per l'Expo, il minimo sarebbe che Milano adesso facesse altrettanto.

Secondo lei il sindaco Ignazio Marino sarebbe in grado di centrare un obbiettivo come questo?

Bè, nessuno ce la fa mai da solo. Io, per esempio, cercai di ottenere un appoggio unanime nonostante le resistenze della sinistra che tentava di ostacolare in ogni modo il nostro lavoro. E' ovvio che sarà necessario creare una grande alleanza di tutte le forze politiche per dare la sensazione di un appoggio corale dell'intero Paese.

L'iter qual è?

La decisione per il 2024 sarà presa nel 2017 per cui va fatta subito la mozione a livello romano, poi, entro il 2014, bisogna scegliere tra Roma e Milano, preparare il dossier, votare in Parlamento la mozione e lanciare la candidatura italiana.

Chi indicherebbe come presidente del comitato?

Sicuramente Luca Cordero di Montezemolo, la stessa personalità su cui avevamo già puntato ma che fu fortemente ostacolata da Giulio Tremonti.

Quanto le piacerebbe far parte del comitato promotore?

Io sono disponibile a qualsiasi cosa mi venga richiesta e visto che due anni fa fu Francesco Rutelli, come rappresentante dell'opposizione, a firmare la mozione per la presentazione della candidatura, intanto sono pronto a fare la stessa cosa.

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Claudia Daconto