Basket, Italia-Lituania secondo coach Recalcati
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Basket, Italia-Lituania secondo coach Recalcati

La sfida degli Europei in Slovenia analizzata dal coach che sconfisse i lituani ad Atene. E che è stato il maestro di Simone Pianigiani - La vittoria del 2004

Italia-Lituania: quello che desideriamo succeda questa sera nei quarti degli Europei di basket in Slovenia (palla a due alle 21, diretta RaiSport), accadde già nel 2004 ai Giochi di Atene. Allora come oggi tecnicamente e fisicamente inferiori, gli azzurri riuscirono a ribaltare il pronostico con una grandissima prestazione, guadagnando la finale e il successivo argento olimpico contro l'Argentina. A guidarli in panchina c'era Carlo (per tutti "Charlie") Recalcati, di cui l'attuale coach Simone Pianigiani è stato l'assistente in quel di Siena: mai come in questo caso saremmo felici che l'allievo superasse il maestro. E lo sarebbe anche lo stesso Recalcati, che accetta volentieri di parlare di questa Nazionale così simile alla sua per carattere e coesione del gruppo.

Coach Recalcati, si aspettava un'Italia così?
"Onestamente no. Il problema atavico della nostra pallacanestro è di non avere tanti giocatori di livello internazionale e questa squadra ha dovuto farci i conti sin dall'inizio, venendo poi ulteriormente assottigliata per gli infortuni durante la preparazione: fattore questo che rende ancora più sorprendenti i risultati ottenuti. Già il passare la prima fase, visti gli avversari del girone, era da considerare un ottimo risultato, ma questi ragazzi sono andati ben oltre e si meritano dunque gli elogi di tutti noi".

Qual è stato a suo giudizio il fattore-chiave di quella che - comunque vada - può già essere considerata un'impresa?
"Come spesso accade alle squadre italiane, questi ragazzi sono stati capaci nelle difficoltà di trovare delle risorse quasi insperate e di attaccarsi alle qualità possedute evitando che venissero annullate dalle carenze. Ed ecco allora che tutti i limiti sono diventati i nostri punti di forza nel momento in cui siamo riusciti a reggere con l'impegno e il sacrificio in difesa: il fatto di essere piccoli, molto atipici, di giocare sostanzialmente con un solo centro (Cusin) e con un secondo lungo non di ruolo (Melli), ha messo in crisi gli avversari che - per quanto più grossi e più alti – hanno dovuto vedersela contro giocatori più rapidi e perimetrali. Il fatto poi di non aver perso una partita nel girone di qualificazione è la più alta certificazione di un gruppo determinato sin dall'inizio, che ha saputo compattarsi in una situazione di grande emergenza".

E ora arriva lo scontro con la Lituania...
"Una nazione dove il basket è una religione e che ha sempre avuto un'ottima scuola. Per di più, questa squadra dal punto di vista dei kg e dei centimetri ha davvero tutto per metterci in difficoltà, senza contare l'esperienza internazionale di tanti suoi giocatori a partire dai gemelli Lavrinovic: sicuramente è l'avversaria peggiore che ci potesse capitare; la Serbia - come dimostrato anche dalla disfatta contro la Spagna - era sicuramente più abbordabile. In ogni caso noi dovremo ancora una volta usare le nostre armi (tanta difesa e rapidità offensiva), cercando di rimanere sempre incollati nel risultato: se come nel caso della Lituania sei la squadra favorita ma non riesci a prendere il sopravvento, iniziano infatti a venirti dei dubbi e nel punto a punto i tiri si fanno difficili anche per te... Certo però bisogna giocare una partita quasi perfetta, come fu la nostra di Atene".

Un consiglio per Pianigiani per replicare il successo?
"No, no (ride), non ne ha assolutamente bisogno. Più che un consiglio, un grande abbraccio di sostegno".

Veniamo al suo presente a Montegranaro: come vede la stagione che sta per iniziare?
"La nostra realtà è molto chiara ed è quella di una società che sta cercando di mettersi a posto dal punto di vista economico con l'ingresso di nuovi proprietari a fianco dei vecchi. Occorreranno un paio di stagioni per consolidarsi, potendo contare su un budget ridotto, per poi magari aspirare a qualcosa di più. Per questo Campionato, quindi, nessun volo pindarico: l'obiettivo è non retrocedere, sapendo di dover soffrire ogni partita".

Una situazione che riesce comunque a darle gli stimoli giusti?
"Ogni volta è un'esperienza diversa e tutte sono utili e interessanti. Il fatto di aiutare una società che sta cercando di uscire dai problemi e contribuire a garantirle una sopravvivenza è una bella sfida, di quelle che vanno oltre il risultato del campo. Significa infatti che il tuo lavoro può servire a qualcosa di tangibile, per Montegranaro e per questa nostra pallacanestro".

Quote Bwin: la vittoria della Lituania è data a 1,47; quella dell'Italia a 2,50. La vittoria dell'Italia agli Europei è quotata a 10.

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Paolo Corio