Saldi: decalogo semiserio per sopravvivere allo shopping invernale
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Saldi: decalogo semiserio per sopravvivere allo shopping invernale

Dieci regole per fare acquisti intelligenti alla faccia della crisi: dove, quando, con chi; da cosa guardarsi e come controllarsi

Prima di tutto: su col morale. E' vero: c'è la crisi economica, l'imu, la disoccupazione, e tutto il resto, ma l'inizio dei saldi va, comunque, festeggiato. Il 5 gennaio 2013 nella maggior parte delle regioni iniziano i ribassi invernali ed è l'occasione per dare una spolverata al guardaroba e concedrsi qualche lusso che altrimenti sarebbe inarrivabile. Le regole per non perdersi nel mare delle offerte e nella jungla dei prezzi bassi sono semplici e inequivocabili. Ecco il nostro decalogo semiserio per sopravvivere ai saldi.

1. In alto il morale delle truppe. La prima regola, come accennavamo, è il buon umore. Se si esce e ci si butta per le vie dello shopping con il morale sotto ai piedi a causa delle ristrettezze del conto in banca tanto vale stare a casa ad aspettare la befana. La regola è: anche se i soldi sono pochi si possono comprare le cose giuste.

2. Pochi ma buoni. Se la crisi vi tarpa le ali del lusso lasciate a casa la carta di credito e mettete nel borsellino l'esatto budget che intendete spendere. 10, 100, 1.000 euro? Non importa. E' giusto essere razionale e non fare il passo più lungo della gamba.

3. Organizzazione. Quando si va in missione shopping bisogna essere organizzati. E' importante (lo dicono anche le associazioni dei consumatori) avere in mente ciò che si desidera acquistare e confrontare il prezzo pieno con quello ribassato per evitare che commercianti furbetti facciano la magia del cartellino e che spaccino per sconti quelli che saldi non sono.

4. Meglio soli che mal accompagnati. Non c'è niente di peggio di andare a fare acquisti con chi non ha intezione di passare la giornata tra negozi e boutique. Le strade delle città sono piene di uomini dallo sguardo tra l'annoiato e l'arrabbiato che vorrebbero essere ovunque tranne che nel posto dove si trovano! Peggio ancora se ci sono bambini al seguito. Le crisi famigliari causa shopping non si contano e se lui o lei vogliono fare spese meglio lasciare i bimbi dai nonni (o con l'altro partner).

5 Le forze non sono infinite. E' inutile: anche mettendocela tutta dopo quattro ore in giro per negozi sale la stanchezza e si perde di lucidità. Le alternative sono due: la prima è di scegliere un breve tragitto e di batterlo a tappeto sapendo che quando si inizia ad essere stanchi è ora di rientrare. In alternativa a metà pomeriggio ci si ferma in un bar e dopo una bella cioccolata con panna si riguadagna la carica per la seconda manches.

6. Piccolo negozio o centro commerciale? Qui è una scelta del tutto individuale. Il mondo si divide in due categorie, quelli che nei centri commerciali ci vivrebbero e quelli che 'piuttosto muoio di stenti'. Il centro commerciale ha dalla sua il fatto di avere tutto lì. Si piazzano le giacche in macchina e ci si incammina nella serpentina delle boutique con metodo. Sono pratici e soprattutto ben riscaldati. Ci si può munire di grande carrello e la varietà delle proposte garantisce la soddisfazione da parte di tutti. Contro indicazioni? Il caldo, l'affollamento e quel brusio di fondo che intorpidisce i sensi e rende nervoso anche un santo.

7. Diffidate gente, diffidate. Bisogna aver l'occhio buono in fatto di sconti. Specie per i capi di abbigliamento a volte succede che i commercianti riciclino fondi di magazzino e li mettano in bella vista per svuotare i retro dei negozi. Bisogna allora stare attenti. Controllare i cartellini, verificare provenienza e qualità dei prodotti e cercare di capire se i vestiti facciano parte dell'ultima collezione o meno. Non solo. Chi promette ribassi che superano il 60% del prezzo spesso ci sta  prendendoci in giro. Sempre le associazioni dei consumatori (Adusbef,  Altroconsumo, Federconsumatori, tra le altri) spiegano che i saldi  migliori sono quelli tra il 30 e il 40%.

8.Tanti piccoli acquisti o uno grande? Anche in questo caso è una scelta del tutto personale (e che dipende dal budget). Se sognate l'ultimo modello di borsa di Gucci o il completo Armani andate dritti alla meta, fate quello che dovete fare e tornate a casa a testa alta. Se invece la linea è: meglio tanti piccoli acquisti allora c'è da divertirsi. Ormai non si contano le catene di abbigliamento low cost che con i saldi hanno offerte decisamente interessanti. Lo stesso per le scarpe. Se conta più il numero delle paia acquistate piuttosto che la qualità delle stesse (che magari dopo una stagione finiscono in pattumiera) girando per discount e grandi magazzini con 50 euro ci si può portare a casa tre paia di scarpe nuove (Provare per credere!).

9. In nome delle legge.  Si dice che la legge non ammetta ignoranza e allora se un commerciante vi dovesse dire che eventuale merce difettosa in saldo non può essere sostituita sostenendo di non poter rimborsare i clienti perché l'annullamento dell'operazione di cassa sarebbe vietata dalle norme fiscali, fategli un sorrisetto e via all'attacco. Ai sensi dell'articolo 130 del Codice del Consumo, infatti, la merce difettosa deve essere sostituita o il prezzo rimborsato, specialmente se c'è difetto grave e non riparabile. Inoltre, l'operazione di cassa può essere modificata anche nei giorni successivi.

10. Bagno caldo e relax. Dopo una giornata in giro per negozi, boutique, centri commerciali e strade trafficate la stanchezza si fa sentire peggio che dopo un giorno in ufficio. A casa, quindi, via le scarpe (anche se comode dopo ore in giro sono comunque trappole infernali) e subito un bagno caldo sistemando mentalmente nell'armadio i nuovi acquisti. Se tutte le regole sono state applicate con cura si avrà una sensazione di benessere e appagamento che poche cose regalano; se, al contrario, uno dei punti non sarà stato applicato a dovere si trascorreranno le ore successive con una sorta di amaro in bocca e inquietudine da saldo mal riuscito... Non resta che aspettare la primavera e riprovarci la prossima stagione.

Postilla. I saldi iniziano sabato 5 gennaio, ma non finiscono il giorno successivo. Evitate di affollare le strade del centro tutti in un unico giorno. Se possibile fate acquisti in settimana, meno traffico, negozi più liberi e commesse più disponibili: ingredienti essenziali per affrontare una seduta intensiva di shopping senza brutti inconvenienti.

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Barbara Massaro