Keira Knightley
Anthony Harvey/Getty Images
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Keira Knightley e il rischio psicosi stalker

E' stato arrestato un ragazzo "colpevole" di averle urlato "Mi vuoi sposare?" dalla platea del teatro

Qual'è la differenza tra un potenziale stalker e un ammiratore appassionato? Dove si trova la linea che separa l'affetto dalla psicosi? Si può arrestare un ragazzo colpevole di aver gridato "Mi vuoi sposare?" alla sua beniamina? A quanto pare sì vista la vicenda che riguarda un giovane fan di Keira Knightley, finito in manette dopo aver lanciato dei fiori sul palco di Broadway dove l'attrice recitava. Spettacolo interrotto per qualche istante mentre l'uomo chiedeva "Mi vuoi sposare?"

La Knightley, spaventata, a sipario chiuso, ha denunciato l'ammiratore focoso per tentato stalking e la polizia è andato a prenderlo a casa. 

"Ha avuto paura - ha spiegato una fonte alla stampa Usa - Voleva documentare l'incidente per dare il via ad una traccia cartacea nei confronti del ragazzo, nel caso in cui si dovesse trasformare in uno stalker. Se lo segnali e la polizia segue i suoi movimenti allora si può ottenere un ordine di restrizione, nel caso in cui dovesse farsi nuovamente avanti. Ma questo è possibile solo dopo una prima denuncia".

L'errore, dunque, non è stato dell'attrice che ha cercato di tutelare la propria persona da una potenziale minaccia, ma delle forze dell'ordine troppo interventiste che hanno sbattuto in prigione il ragazzo - che non aveva la minima intenzione di mettersi a stalkerare la donna - senza pensarci due volte. L'ammiratore è stato poi rilasciato, ma dovrà comunque comparire in giudizio per condotta molesta.

Keira Knightley
Frazer Harrison/Getty Images
Keira Knightley arriva ai 78simi Academy Awards al Kodak Theatre, 5 marzo 2006, Hollywood, California.

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Barbara Massaro