Quali sono le migliori scuole d'Italia?
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Quali sono le migliori scuole d'Italia?

Nella classifica della Fondazione Agnelli reggono i nomi storici e il liceo resta una garanzia di formazione e profitto universitario

Scegliere che scuola frequentare dopo le medie, specie nelle grandi città, è uno dei temi che occupa i dibattiti famigliari per mesi in questo periodo. Liceo o istituto tecnico? Classico o scientifico? Meglio imparare le lingue o apprendere un lavoro? In tempi di crisi, poi, la determinazione del percorso scolastico del proprio figlio potrebbe avere un valore assiale per i decenni a venire. E allora qual è la soluzione migliore?

In soccorso alle famiglie arriva la Fondazioni Agnelli, che anche quest'anno, tramite il portale Eduscopio.it stila la classifica delle migliori scuole del Paese. Un lavoro colossale realizzato intervistando 700 mila diplomati di 4.378 licei e istituti tecnici (di sette regioni italiane).

Per definire il meglio e il peggio dell'Istruzione si sono presi in considerazione rendimento del primo anno universitario, possibilità di sbocco professionale legato alla formazione, capacità di destreggiarsi nel mondo del lavoro e competenze acquisite.

Nelle grandi città si confermano i nomi storici della formazione liceale. A Milano dopo il paritario Sacro Cuore si piazzano, saldi, Carducci, Berchet e Beccaria tra i Classici, mentre sul fronte Scientifico si confermano Volta e Leonardo Da Vinci tra i migliori. Anche a Roma il derby tra i licei più prestigiosi della capitale resta garanzia di formazione con Tasso e Mamiani che si contendono il primato.

"Il dato forte - ha dichiarato Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli - è la tenuta dei licei statali, cui si aggiungono alcune eccellenze nelle paritarie, come a Milano. Tra i licei scientifici la grande novità sono quelli con le scienze applicate al posto del latino. I ragazzi che li scelgono hanno ottimi risultati all'università, anche se l'offerta per adesso è scarsa, perché molti scientifici non aprono queste sezioni".

E' sconfortante, invece, il dato che riguarda le iscrizioni all'Università da parte di coloro che avevano scelto un indirizzo tecnico: "Oggi c'è un consistente calo d'immatricolazioni - ha spiegato ancora il Direttore -  vuol dire che aumentano le famiglie che non possono mantenere i figli all'università. Una vera perdita di capitale umano".

Tra i professionali i migliori sbocchi professionali arrivano dagli alberghieri seguiti dagli istituti a indirizzo turistico e dagli intramontabili geometri.

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Barbara Massaro