Dimmi che cocktail bevi e ti dirò chi sei
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Dimmi che cocktail bevi e ti dirò chi sei

Mr. Hyde, Mary Poppins, Hemingway o il Professore matto: sono i 4 tipi di bevitori identificati dai ricercatori americani

C'è Mary Poppins, la tata più amata dai bambini, in grado di stupire con i suoi sorrisi, magie e bizzarrie; c'è anche Ernest Hemingway, lo scrittore e giornalista considerato tra i pilastri della letteratura americana; ma non si può dimenticare neppure Mr. Hyde, il personaggio creato dalla penna e dalla fantasia di Robert Louis Stevenson nel suo romanzo Lo strano caso del dottor Jekyll e di Mr. Hyde, in cui quest'ultimo rappresenta l'animo malvagio che c'è nell'uomo.

Infine, ecco il Professore matto, ovvero il goffo ricercatore universitario, interpretato da Jerry Lewis e, successivamente, riportato in auge da Eddie Murphy.

Cos'hanno in comune? Sono tutti bevitori, o quanto meno rappresentano un tipo di bevitore differente, indicato da alcuni ricercatori di psicologia della University of Missouri, negli Usa. Gli esperti hanno studiato i comportamenti di coloro che amano sorseggiare drink e cocktail, arrivando alla conclusione che esistono 4 tipi di bevitori "abituali".


Ernest HemingwayOlycom

Dopo aver analizzato 374 studenti della Midwestern University, gli studiosi hanno potuto stabilire che la maggior parte (40%) rientra nella categoria del bevitore incallito (e non poco problematico) come Ernest Hemingway, che non presenta sostanziali differenze quando è sobrio rispetto a quando ha bevuto.


Mary PoppinsOlycom

Differente è invece chi viene incasellato nel tipo "Mary Poppins", ovvero una persona che, da ubriaca, ha una ridotta capacità intellettiva rispetto alla media dei bevitori; in compenso, però, è molto più estroversa.


Il professore matto, interpretato da Eddie MurphyOlycom

Esiste poi il soggetto accomunabile al "professore matto", dunque generalmente timido, ma che grazie ad un goccio di alcol riesce a liberarsi dalle inibizioni, dando quasi il meglio di sé. Infine, ecco Mr. Hyde, il più "ostile", perché dopo qualche bicchiere di troppo perde ogni inibizione, ma non ne guadagna in socievolezza.


Il libro "Dr Jekyll and Mr Hyde" di Robert Louis StevensonOlycom

Lo studio, pubblicato sul prestigioso Addiction Reasearch & Theory, aveva in realtà lo scopo di analizzare i rapporti con l'alcol, per individuare quali sono i soggetti maggiormente a rischio di dipendenza da esso.

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Eleonora Lorusso