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Chi sono gli Xennials, la microgenerazione dei nuovi adulti

Sono gli uomini e le donne nati tra il 1977 e il 1983 che non si possono inscrivere né nella X Generation né tra i Millennials

Un'infanzia analogica e un'età adulta digitale. E' quello che è capitato alla generazione nata tra il 1977 e il 1983: troppo tardi per far parte della X Generation iniziata nel 1961 e troppo presto per considerarsi parte dei cosiddetti nativi digitali, cioè i Millennials, coloro venuti al mondo a cavallo del passaggio del millennio.

Xennials Generation

Per questa microgenerazione di quasi quarantenni nati con l'illusione del posto fisso e diventati adulti precari che ancora cercano un posto nel mondo, il sociologo australiano Dan Woodman ha coniato il termine Xennials. Si tratta di un gruppo compatto di uomini che donne che - come Atreiu nella Storia Infinita - stanno passando la vita in fuga dal nulla per inseguire un futuro che pare essere destinato a non diventare mai presente.

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Nati in piena epoca analogica gli Xennials hanno studiato alle superiori sulle enciclopedie cartacee per poi scrivere le tesi di laurea su computer.

Hanno avuto il primo cellulare (senza internet) per il diploma e hanno imparato a utilizzare davvero le tecnologie solo da adulti.

Una vita divisa in due

L'infanzia degli Xennials non è stata segnata dai social network e dagli smartphone; agli amici dell'estate non si chiedeva il like su Instagram, ma l'indirizzo di casa per scrivere lettere che poi, con l'arrivo dell'inverno, sarebbero diventate sempre più rare.

Ciò non toglie che gli Xennials abbiano presto imparato a cavalcare i social e a utilizzarli per lavoro o per svago anche se, ad essere sinceri, ancora sfugge loro, ad esempio, l'ontologia del concetto di influencer.

Una microgenerazione che ha ereditato il pessimismo cosmico della X Generation, ma ha capito che per sopravvivere bisogna avere l'entusiasmo e la strafottenza dei Millennials capaci di riciclarsi e di aggiornarsi di continuo.

Una generazione ponte che paga dazio alla crisi mondiale, ma che non intende arrendersi forte di un ottimismo che li spinge a ritenere che, da qualche parte nel mondo, ci sia spazio anche per loro.

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Barbara Massaro