Brillanti, sicuri e soprattutto narcisisti. Ecco come sono i manager
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Brillanti, sicuri e soprattutto narcisisti. Ecco come sono i manager

Una ricerca norvegese svela i tratti caratteristici dei "perfetti" dirigenti

Come deve essere un buon dirigente? Che caratteristiche ha il manager "perfetto"? Difficile a dirsi, eppure una ricerca norvegese ha tentato di mettere a punto l'identikit del "capo", di colui che deve prendere decisioni importanti e amministrare affari e personale. A sorpresa, tra i caratteri distintivi è emerso che un buon manager deve essere, o meglio ènarcisista. Insomma, coloro che hanno maggiori probabilità di diventare dei leader sono anche molto spesso persone che hanno un'elevata considerazione di se stessi.

Christian Gimso, ricercatore della BI Norwegian Business School , ha infatti passato al setaccio le caratteristiche di 3.200 candidati della scuola di formazione della leadership delle forze armate norvegesi ed è arrivato a questa conclusione: coloro che hanno ottenuto le migliori performance nei colloqui di lavoro individuali e nei test ai quali si sono sottoposti erano anche coloro che presentavano maggiori tratti narcisistici. Una dato molto singolare, dal momento che essere troppo narcisisti è considerato un vero e proprio disturbo, chiamato appunto disturbo narcisistico della personalità. Chi ne "soffre" è molto egoista, ha difficoltà nelle relazioni con gli altri e ha una considerazione di se stesso e della propria importanza esageratamente elevata. 

A ben vedere, però, i "capi" vengono tradizionalmente identificati nelle persone che appunto tendono ad accentrare su di sé tutte le attenzioni, dunque la scoperta non dovrebbe stupire. Se il vantaggio di essere un manager "narcisista" è quello di risultare una persona brillante e sicura di sé, secondo lo studio di Gimso un leader con queste caratteristiche risulta però anche incapace di comprendere stati d'animo, difficoltà ed esigenze di collaboratori e persone che lo circondano. Insomma, non esattamente ciò che si vorrebbe da un "capo". 

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Eleonora Lorusso