Argentero, io non dimentico
Uff Stampa
Lifestyle

Argentero, io non dimentico

L’attore, ospite del brand di moda Falconeri, ricorda i suoi esordi... In mutande

Settimana della moda donna, a Milano. Una premessa per capire meglio il lavoro del giornalista di settore è d’obbligo. Tempi sempre stretti, pagine da chiudere, foto che mancano, corse contro il tempo. Parli, vedi, intervisti, saluti chiunque. Potresti incontrare anche un Dio greco, chessò, Apollo, e anche a lui chiederesti se l’intervista è in esclusiva, altrimenti non se ne fa niente. Ci sarebbe quasi da pretendere un’indennità per tanto disincanto. Tranne che per alcune eccezioni. Come in questo caso.

All’evento Falconeri, brand di maglieria del gruppo Calzedonia, è disponibile per una breve intervista l’attore Luca Argentero. Lui, insieme all’ex Miss Italia oggi IenaMiriam Leone è ospite alla Triennale di Milano.

Il diktat del manager su Argentero è: "no alle domande personali sulla sua relazione on-off con la moglie Myriam Catania", gossip che negli ultimi tempi ha tenuto impegnati i giornali specializzati. Eppure l’impressione fin dall’inizio è che sarà facile. L’attore sorride spesso, parla in modo spontaneo guardando dritto negli occhi l'interlocutore. E ricorda, lui a me, un episodio che avevamo condiviso con altri commensali al Festival del Cinema di Tavolara lo scorso luglio. Merce rara insomma.

È abbronzato, come mai?
In questo periodo ho preso una pausa, ne avevo bisogno. Da piemontese doc l’unico modo che conosco per rilassarmi è andare in montagna e godermela appieno.

Com'è la sua giornata tipo in montagna?
Frequento Courmayeur e in generale scio sul Monte Bianco. Mi alzo molto presto al mattino e fino a sera non mi fermo. Mi piace fare sci alpinismo e free ride, ne ho bisogno per staccare la testa. Faticare mi fa tornare alle origini. Appena posso mi cimento. Ricorda al Festival del Cinema di Tavolara quest’estate? Anche lì mi sono svegliato all’alba per arrivare sulla cima (si è svegliato la mattina alle 6 e nonostante l’ora, alcune allenatissime fan lo hanno seguito, ndr).

A Tavolara si presentava col film di Edoardo Leo Noi e la Giulia. Adesso Leo è protagonista di Perfetti Sconosciuti, film di Paolo Genovese che sta sbancando il botteghino e facendo discutere. Le sarebbe piaciuto partecipare a questa commedia?
Non ho visto il film ma trovo la storia molto attuale, quindi dico sì. Però sono reduce da due film quindi mi ritengo soddisfatto.

Protagonista indiscusso nel film Perfetti Sconosciuti è il cellulare e i suoi segreti. Che ne pensa?
Che è il segno dei tempi, che è verissimo, e che più me ne parla più voglio vedere il film.

Metterebbe mai il suo telefono in mano di qualcuno a lei molto vicino?
No, assolutamente no! E infatti il film racconta di un esperimento che è finito male. Finirebbe male per tutti mi sa.

Si stava meglio quando si stava peggio?
Non dico questo, ma oggi siamo più complessi. È anche vero che spesso leggere i messaggi altrui è fuorviante, le interpretazioni non sempre corrispondono al vero.

Lei è sempre al centro dell’attenzione, quanto conta per lei la privacy?
Tantissimo, soprattutto in certi momenti della vita (credo si riferisca a una rissa che ha recentemente avuto con un fotografo che lo stava paparazzando con la moglie, ndr). Ma sono felice di quello che ho e non mi lamento.

È amico del brand Falconeri fin dalla prima ora, ha detto che sposa la loro filosofia. In che senso?
Io non dimentico. Il gruppo Calzedonia ha creduto in me fin dall’inizio, sei anni fa ho posato in mutande col marchio Intimissimi. Riscuotendo un inaspettato successo. Oggi sono cresciuto e com’è giusto che sia sono più vestito e indosso la loro maglieria. Mi sento parte di questa famiglia e per me un atto di fiducia vale più di un assegno.

Ufficio Stampa
LUCA ARGENTERO, MIRIAM LEONE, SANDRO VERONESI e VERONICA FERRARO

I più letti

avatar-icon

Annalia Venezia

Portatrice sana di occhiali, giornalista prestata alle ore piccole (o nottambula prestata al giornalismo?), da sei anni curo la rubrica Periscopio di Panorama. Dopo ogni festa, prima di addormentarmi, ripeto come un mantra la frase di Nietzsche «se scruterai a lungo nell’abisso, anche l'abisso scruterà dentro di te» e ogni volta mi chiedo come abbia fatto a scriverla senza essere mai stato a un party della fashion week.

Read More