Il terzo grado - Tiziana Stefanelli
(Ufficio Stampa Sky)
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Il terzo grado - Tiziana Stefanelli

"Non ci si può fidare affatto di chi non mangia e beve bene" svela la chef e buongustaia

NOME: Tiziana Stefanelli

CHI E’: avvocato e chef

COSA FA: ha vinto la seconda edizione di MasterChef e pubblicato il suo primo libro, Avvocato in cucina - Le ricette di un'avventuriera del gusto (Rizzoli)

DICE DI SE’: “Ho imparato a cucinare da nonna Nella, in mezzo ai profumi del Sud. Lei era della provincia di Cosenza, una cuoca davvero brava. Ho memorizzato per anni i suoi gesti, osservandola. Lei in realtà non mi ha mai insegnato a cucinare; le cose mi sono passate in silenzio, con i suoi sguardi. Poi, un giorno ho capito che potevo ripetere quello che avevo visto, provando a ricreare le ricette da sola”.

In quali attività diresti di avere talento, e in quali diresti di non averne affatto?

Non ho affatto talento nella guida: sono negata e al volante sembro una vecchietta di ottant’anni. Per muovermi preferisco il treno o l’aereo. Il mio talento? Direi che so cucinare ma faccio bene anche il mio mestiere, quello di avvocato, e sono una buona mamma e moglie.

Se potessi scegliere un’attività per la quale non hai talento e venirne magicamente e generosamente dotata, quale attività sceglieresti?

Vorrei essere intonata e avere una voce da usignolo. Invece sono negata, ma proprio a livelli imbarazzanti. Per fortuna mia figlia, che ha sette anni, è invece intonatissima.

Ti piace quando ti cantano “Tanti auguri”?

Sì, adoro festeggiare il compleanno.

Al cinema piangi quando dovresti piangere, al momento sbagliato o non piangi affatto?

Piango quando dovrei piangere, ma mai a dirotto. Anche se ci sono film, come ad esempio Voglia di tenerezza, che mi hanno messo a dura prova.

Hai ancora qualcuna delle tue vecchie pagelle o dei tuoi trofei sportivi d’infanzia?

Trofei non ne ho perché sono sempre stata poco sportiva. Quanto alle pagelle, non ne ho più perché essendo l’ultima di tre figli i miei non le hanno conservate. A dire il vero poi non ho nemmeno le foto di quando ero piccola perché Sasha, il labrador di mia sorella, quando era cucciolo ha mangiato o rosicchiato interi album...purtroppo

C’è da fidarsi di più o di meno di chi mangia cibo insapore rispetto a un buongustaio raffinato?

Non ci si può fidare affatto di chi non mangia e beve bene. Chi apprezza il cibo buono e sofisticato è gente conviviale e aperta, chi mangia tofu è chiuso e non vuole condividere con gli altri emozioni e piaceri della vita. Se mia figlia, quando sarà grande, si fidanzerà con uno da 'petto di pollo e insalatina' sarà una tragedia (dice ridendo).

Puoi dire con certezza di aver amato?

Sì, certo. E amo alla follia mio marito e mia figlia.

Ti chiedi più spesso che ne è stato della gente normale che hai conosciuto o degli strambi che hai conosciuto?

Della gente normale: ogni tanto, ad esempio, mi chiedo che fine abbia fatto il primo della classe. Degli strambi in un modo o in un altro si viene a sapere.

Sai mentire?

Faccio l’avvocato! Se non sapessi mentire sarebbe un dramma. Nei rapporti personali però no: di solito ostento schiettezza e questo non sempre viene apprezzato.

Gli sport per te sono qualcosa da fare, guardare o ignorare del tutto?

Li ignoro del tutto (dice ridendo). Non sono nata sportiva ma ho fatto pattinaggio artistico e giocato a tennis. Non è un’esigenza fisiologica che avverto, anche se ci sono giorni in cui mi piacerebbe fare sport. Però ci sono due categorie di sportivi che detesto: quelli ossessionati e quelli che fanno sport con il telecomando e stanno ore davanti alla tivù a guardare le partite o qualsiasi altra cosa.

Quando il gioco si fa duro, sei una dei duri che cominciano a giocare?

Assolutamente sì e, anzi, mi diverto di più. Sono naturalmente competitiva e penso che la competizione sia una valore soprattutto se è orientata a superare i propri limiti o se la si mette a servizio delle proprie passioni. La scuola ad esempio non educa a questo e trovo che sia sbagliato: una delle più grandi falsità è dire “l’importante è partecipare”.

Qual è la tua torta preferita?

In realtà non amo molto i dolci. Però, se devo scegliere, penso alla lemon pie che ha una nota aspra e decisa.

Ti definiresti un buon archivista, rispetto alla tua memoria, o un cattivo archivista?

Pessima direi. Faccio un gran casino e non mi ricordo mai i compleanni, a parte quelle dei miei cari o l’anniversario di matrimonio. Infatti i miei amici di solito mi prendono in giro e non si aspetttano da me un messaggio di auguri. Anche se m’impegno, non mi ricordo mai le date.

Quest’anno farai viaggi significativi?

Lo sto facendo in questi giorni: dopo essere stata in Sicilia, sono volata nell’est del Canada, che è una zona che non conoscevo.

Sarai più felice in futuro?

Bella domanda. Mettiamola così: mi auguro di mantenere la felicità che ho in questo momento. Sarebbe già moltissimo. 

*domande estratte da Interrogative Mood (Guanda editore)

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Francesco Canino