Drew Barrymore, Macaulay Culkin, Leighton Meester: quando i figli trascinano in tribunale i genitori
Getty Images
Lifestyle

Drew Barrymore, Macaulay Culkin, Leighton Meester: quando i figli trascinano in tribunale i genitori

Ma anche quelli di Gary Coleman, LeAnn Rimes e The Situation – Kutcher e Moore, guerra per i soldi

Prendi un genitore non proprio modello, aggiungi i mille mila dollaroni guadagnati dai figli superstar, ed ecco servita su un piatto d'argento la ricetta per un padre e/o una madre che al confronto la matrigna di Cenerentola è una santa donna: personalità come Drew Barrymore, Macaulay Culkin, Gary Coleman, Leighton Meester, LeAnn Rimes e The Situation hanno dovuto ricorrere al tribunale per rimettere le cose al loro posto.

Senza dimenticare il caso freschissimo di Lindsay Lohan, sballottata fra una madre e un padre che si accusano a vicenda di essere dei mostri e che montano feroci campagne stampa per dare ancora più risalto alle loro beghe. Per dire, solo negli ultimi giorni è saltata fuori una telefonata in cui Dina Lohan fa la figura della cocainomane isterica , poi ecco il colpo di scena: dietro lo scoop c'è babbo Michael Lohan, che viene sbugiardato dalla figlia e allontanato in malo modo. Non finisce qui, perché Michael pare voglia coinvolgere la Legge perché venga nominato un tutore che gestisca il patrimonio di Lindsay.
Un edificante quadretto famigliare, insomma, che però ha precedenti di tutto rispetto. Eccone alcuni davvero eclatanti.

Drew Barrymore
I genitori divorziano quando lei ha 9 anni ed è un'attrice in ascesa vertiginosa (ha già recitato in ET – L'extraterrestre, per dire). Il padre si dà alla macchia e la madre comincia a portarla con sé in giro per feste, senza però il minimo controllo: a soli 13 anni Drew Barrymore è dipendente da alcol e cocaina, e tenta il suicidio. Viene spedita in clinica di riabilitazione, torna pulita e l'11 febbraio 1991, pochi giorni prima di compiere 16 anni, si rivolge al giudice per ottenere un "emancipation decree", cioè una sentenza che la dichiari legalmente adulta in anticipo rispetto agli anni necessari. Lo scopo è gestire in autonomia carriera, soldi e vita. Il tribunale la accontenta.

Leighton Meester
Diventata ricca grazie a Gossip Girl, Leighton Meester comincia a passare alla madre 7mila e 500 dollari al mese per aiutarla nel mantenimento del fratello, gravemente malato. L'accordo fra le due stabilisce che i soldi devono essere utilizzati per l'assistenza medica, invece mamma Constance fa spese matte presso il chirurgo plastico (si dice che l'acquisto preferito fossero le iniezioni di Botox). Quando interviene l'avvocato dell'attrice, Constance gioca il tutto per tutto e accusa la figlia di abusi, millantando danni per 3 milioni di dollari. Le cose si complicano ulteriormente fino a quando, nel giugno 2012, arriva l'ultima sentenza sul caso: mammina ha torto, la figlia può cercare di ottenere la custodia del fratello.

LeAnn Rimes
Il 21 maggio 2000 la cantante country e pop intenta una causa nei confronti del padre, Wilbur Rimes, e del suo ex manager, Lyle Walker. L'accusa: aver presentato alla sua etichetta discografica una serie senza senso di rimborsi spesa, per un totale di 7 milioni di dollari scalati dal denaro che avrebbe dovuto guadagnare con i diritti per le proprie canzoni. Dopo due anni di dibattimento, la causa viene chiusa grazie a un accordo fra le parti i cui dettagli non sono stati resi pubblici.

Mike "The Situation" Sorrentino
Diventato famoso grazie a Jersey Shore, il palestrato Mike scopre un giorno che il padre, Frank Sorrentino, ha aperto un sito Web (TheConfrontation.com) in cui dice peste e corna del suo bambino. Ovviamente, non scrive in punta di penna: ci dà dentro con le volgarità. Il 16 maggio 2011 Mike lo cita per danni. L'esatto ammontare della richiesta di risarcimento non è mai trapelato, ma tanto è bastato per convincere paparino a chiudere il sito ritirandosi in buon ordine. In cambio, ha ottenuto che l'accusa fosse ritirata.

Macaulay Culkin
Grazie al successo della serie cinematografica inaugurata con Mamma, ho perso l'aereo (1990), Macaulay Culkin diventa ricco prima ancora di entrare nell'adolescenza. Molto ricco, tipo che il patrimonio è valutato intorno ai 17 milioni di dollari. Siccome ritiene che i genitori stiano spendendoli in modo un po' troppo allegro, decide di fare loro causa: è il marzo del 1998. Mamma e papà sono divorziati, così la causa diventa presto una battaglia a tre senza esclusione di colpi. La sentenza del tribunale è salomonica: la gestione del patrimonio di Macaulay Culkin viene affidata al suo contabile, Billy Breitner, fino a quando non potrà occuparsene da solo.

Gary Coleman
A soli 10 anni diventa una star del piccolo schermo grazie alla serie Il mio amico Arnold (1978) e alla battuta: "Che cavolo stai dicendo, Willis!". Tutto questo fa impennare i suoi compensi fino alla bellezza di 100mila dollari a episodio. I genitori si esaltano un sacco e cominciano a spendere come matti, dilapidando il patrimonio del figlio. Lui aspetta di compiere 21 anni e poi li cita in giudizio, ottenendo dopo quattro anni di processo un risarcimento pari a 1,3 milioni di dollari (sentenza che lo lasciò "molto soddisfatto").

I più letti

avatar-icon

Aldo Fresia

Scrivo di cinema e videogame. Curo e conduco la trasmissione radiofonica Ricciotto.

Read More