Dai sandwich alle crepes, tutti i cibi nati per "sbaglio"
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Dai sandwich alle crepes, tutti i cibi nati per "sbaglio"

Tutti i segreti su come sono nati alcuni dei "piatti" più diffusi al mondo, spesso da un caso o un errore

I loro nomi si trovano sui menu di tutto il mondo o quasi, ne conosciamo forme e soprattutto sapori, ma in pochi sanno che l'origine di alcuni tra i più diffusi "piatti" di cucina sono nati per sbaglio o per caso. E' l'esempio del sandwich, il panino fatto con due sottili fette di pane e farcito in modi differenti. Il suo nome deriva dal conte di Sandwich, John Montagu, grande appassionato del gioco delle carte. Fu proprio lui, un giorno, a chiedere che per pranzo la carne gli fosse servita tra due fette di pane e non nel piatto, in modo da non dover interrompere una partita per andare a tavola.

Da un vero errore nacquero invece le crepes Suzette. La tradizione narra che nel 1895, durante un pranzo regale, il 14enne assistente cuoco Henri Charpentier bruciò in modo accidentale la salsa che avrebbe dovuto accompagnare una pietanza servita nel lussuoso Maitre al Monte Carlo's Cafè de Paris. Proprio quell'impasto, diventato una vera frittella a base di latte, uova e farina, si trasformò ben presto in uno dei dolci più famosi al mondo, prestandosi a farciture di ogni genere. Al futuro re Edoardo VII d'Inghilterra piacque così tanto che gli venne dato il nome del suo compagno, Suzette.

Da un altro errore nacquero anche le patatine fritte: sembra che George Crum, cuoco americano di orgini indiane, decise di affettare le patate in modo sottilissimo per vendicarsi di un cliente molto esigente, che gliele aveva mandate indietro, lamentandosi che fossero troppo alte. Il cuoco le tagliò così sottili per renderle tanto croccanti da impedire all'uomo di mangiarle con la forchetta, e le salò abbondantemente. Il cliente, però, le apprezzò, aprendo la strada a Crum come gestore di un ristorante tutto suo, specializzato proprio in patatine fritte.

Secondo il Telegraph, anche il ghiacciolo è frutto di una casualità: nel 1905 un bambino di appena 11 anni, Frank Epperson, lasciò un bicchiere di soda con un bastoncino sotto un portico. Quando tornò per provare a tirare fuori il legnetto, scoprì che si era "incollato" alla soda, ormai ghiacciata. La scoperta fu brevettata 9 anni dopo. Fu invece un errore di valutazione a portare a creare i chocolate chip cookies, i biscottini con gocce di cioccolato: Ruth Graves Wakefield, proprietaria di un ristorante nel Massachussetts, nel 1930 mise nell'impasto dei biscotti delle scaglie di cioccolato pensando che si sciogliessero, mentre rimasero integre. Insomma, non tutti gli errori vengono per nuocere.

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Eleonora Lorusso