L'Isola dei naufraghi che non naufragano
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L'Isola dei naufraghi che non naufragano


Una tempesta tropicale si è abbattuta sull’Isola dei Famosi.

I naufraghi non possono naufragare.

La prima puntata sarà la seconda puntata.

Paradossi, che neanche l’Isola di Lost.

Il complottismo serpeggia fra i concorrenti: Catherine Spaak è convinta che la tempesta sia stata tutta una montatura a opera degli autori del programma. Lei, moglie di un comandante di navi, sa che le navi non si guidano così (agli spettatori viene subito in mente Schettino, che si vociferava fosse stato contattato come concorrente, che non ci sia il suo zampino?) e, ancor prima di arrivare sull’isola, già minaccia di andarsene.

Alfonso Signorini è fortemente contrariato.

Momento top del (mini) programma: Mara Venier che domanda guardando il gruppone dispsto come dovesse fare una foto di classe, “Perché Rocco sta dietro? Mettiamolo davanti!”, Siffredi che risponde “è il posto mio, sto sempre dietro”.

Finisce così la mia serata davanti all’Isola.

In tante edizioni, non l’avevo mai guardata. L’unico ricordo che riesco ad associare al programma è la riproposizione del filmato in qualche altro programma di Pappalardo che urlava come un pazzo che voleva le sigarette, cercando di guadagnare l’attenzione dei media con lo stesso stratagemma brevettato da Filippo Nardi della seconda edizione del Grande Fratello. Piccolo smascherante dettaglio: Pappalardo non ha mai fumato.

Per il resto, non mi viene in mente altro.
Mi ero ripromesso di guardare l’edizione di quest’anno, anche se, francamente, non ho la più pallida idea di chi siano la maggior parte dei partecipanti (mi capita sempre anche ai mondiali, di solito, appena imparo i nomi dei giocatori approdati in nazionale a mia insaputa, veniamo eliminati e mi tocca ricominciare tutto da capo 4 anni dopo, con le nuove leve).

Rocco Siffredi e Melissa P

Ma quest’anno c’è Rocco Siffredi. E, soprattutto, la scrittrice Melissa P. Capisco la banalità del pensiero ma, visti i tempi, mi sono divertito a immaginare la proposta di andare sull’Isola fatta a tutti gli scrittori italiani che già non vendevano una copia prima della crisi, figuriamoci adesso. Sarebbe stato molto divertente vedere i duri e puri, in lotta contro la televisione rovinatrice delle menti, accettare entusiasti un posto al sole in Honduras. Anche con la prospettiva di trovarsi il grande Rocco alle spalle.

Invece è toccato a lei.

Che coppia formidabile. Che colpo di genio da parte degli autori del programma.
Melissa e Rocco.
La mia mente vacilla al pensiero di quei due su un’isola deserta (ma davanti alle telecamere).
Che noia immaginare il prima: i dubbi, i vado o non vado, i come mi si nota di più, le valutazioni, le consultazioni, il segreto da non rivelare, i contratti da firmare, le visite mediche da superare, le strategie mentali da adottare.

Finalmente ci siamo, ora tutto questo è alle spalle (come Rocco).
Ora c’è la tensione, il gioco, il gruppo, le indicazioni degli autori (“Tutti abbracciati ragazzi, forza, che i conflitti li facciamo partire nelle prossime puntate, vogliatevi bene”) e il naufragio da compiersi.
E il sogno che diventerebbe il capolavoro degli autori, quello che tutti vogliono davvero da questa edizione: Rocco e Melissa che s'infrattano dietro una palma. Un momento che passerebbe alla storia della TV italiana.
Un momento che non avverrebbe mai nella prima puntata, probabilmente.
Ma che sarebbe la sintesi di tanti altri momenti che cominceranno con la prima puntata.
Quindi accendo la TV a caccia della prima traccia di flirt fra i due.
Che lo show abbia inizio.
E invece niente, tutto rimandato.
L’Isola non può essere raggiunta.
Perchè, come ha ricordato la Marcuzzi, non è l’Isola che non c’è, “è l’isola che comanda”.

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Marco Cubeddu

Nato a Genova nel 1987, vive a Roma, è caporedattore di Nuovi Argomenti e ha pubblicato i romanzi Con una bomba a mano sul cuore (Mondadori 2013) e Pornokiller (Mondadori 2015). Credits foto: Giulia Ferrando

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