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Trapani: i 7 migliori ristoranti

Locali eleganti, taverne e trattorie vecchio stile dove assaggiare delizie di pesce e il meglio della tradizione siciliana in cucina

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La filosofia dello chef Gaetano Basirico’ è semplice e genuina: «Il trucco per una buona ricetta sta nell’essere complice degli ingredienti». A scatenare questa complicità provvedono le eccellenze del territorio condensate in una carta gustosa, servita in un ambiente elegante con splendidi tocchi di casa. Si inizia con una «Parmiciana» di melanzane o con un polpo fritto, poi avanti con un primo con pasta fresca, pesto rosso (con passata cruda di pomodoro) e bottarga di tonno o un cous cous di pesce, appagante localissimo piatto unico. Tra i secondi, filetti di San Pietro «panellati» o seppie marinate in olio d’aglio rosso. Arduo ma obbligatorio lasciare spazio per il dessert: una variante della cassata con pan di spagna al moscato Kabir è tra le proposte più interessanti. Come il conto, che non fa andare via con l’amaro in bocca.

Indirizzo – Via Serisso, 47

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Taverna Paradiso

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L’esperimento è semplice. Basta chiedere a un po’ di trapanesi un buon posto dove mangiare pesce sul mare e in molti consiglieranno questo indirizzo che dichiara, con una certa fierezza, di mettere «innamoramento» nei suoi piatti. Non un colpo di fulmine dunque, piuttosto una progressiva, totalizzante immersione nel piacere a tavola, boccone dopo boccone. Dall’antipasto ai primi, dalle fritture ai vari secondi, l’idea di fondo è non lavorare troppo gli ingredienti, non eccedere con fantasia e condimenti accessori per lasciare immutato il loro naturale sapore di scoglio e acqua salata. Bonus non di poco conto è la carta dei vini, che dallo zibibbo allo chardonnay abbraccia il meglio dell’enologia siciliana, compilando un’enciclopedia del buon bere. 

Indirizzo – Lungomare Dante Alighieri, 22

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Antico Borgo Marinaro

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Quando si dice vale il viaggio. Non è in città ma a una cinquantina di minuti d’auto dal centro questo ristorante di Mazara del Vallo che è ritrovo e approdo di tutti gli amanti del pesce freschissimo. Il locale è in un baglio trapanese, tipico edificio con cortile che fa fare un immediato, suggestivo, salto indietro nel tempo. Giusto il tempo di acclimatarsi e scegliere un vino, rigorosamente locale, per ascoltare l’elenco dei piatti disponibili. Che variano in base a ciò che i pescherecci della zona hanno proposto allo chef il giorno stesso. Punti di forza sono le fritture miste di paranza e i primi con i frutti di mare, ma un pesce al forno o alla griglia è un ottimo modo per sentirsi in vacanza, in qualsiasi momento dell’anno.   

Indirizzo – Via Lungo Mazzaro Ducezio, 72 - Mazara Del Vallo

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Antichi sapori

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Il cous cous servito con zuppa di pesce e frittura di paranza, tante varianti della cucina di mare povera: i tonnetti marinati con cipolla o i moscardini. E poi, certo, i primi fatti in casa: le busiate, le trenette, i ravioli di cernia al gambero rosso locale, immancabile, preceduti dalle polpette di sarde al finocchietto selvatico o le frittelle di neonata. Sono gli antichi sapori a cui fa riferimento questo indirizzo molto amato in città che vive nei locali di una taverna e dà alla tradizione l’enfasi che merita. Con un effetto collaterale notevole, un pregio non di poco conto: solo a leggere il menu, viene fame.

Indirizzo – Corso Vittorio Emanuele, 191

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Trattoria Cantina Siciliana

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Il New York Times l’ha definita «una gemma rivestita di blu in una stradina sonnacchiosa, gestita da Pino Maggiore, uomo di mare da una vita». L’autorevole rivista di viaggio Travel + Leisure, la segnala come l’unico indirizzo da provare in città. È insomma un porto più che sicuro questo capolavoro del buon mangiare e del buon bere, che fa del cous cous (il termine esatto qui è «cuscusu») il suo innegabile punto di forza e il motivo del pellegrinaggio di turisti e trapanesi, ma vende anche on line: bottiglie di vino e di liquori, ceramiche, libri di ricette e prodotti tipici, dall’olio, alla pasta, alle conserve. Sebbene il lusso più grande rimanga prendersi il tempo di accomodarsi a uno dei suoi tavoli e salpare verso gli orizzonti del gusto. 

Indirizzo – Via Giudecca, 36

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Al solito posto

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Un nome che sa d’abitudine, di frequenza che si ripete, di piaceri familiari, di confortanti e accoglienti consuetudini. Una trattoria dove andare sul sicuro. A cominciare dalla caponata, che in molti definiscono sublime, fino ai cannoli, freschi e di taglia generosa. Anzi extra large, pure nel sapore. Nel mezzo tante proposte di mare, con la giusta alternanza tra cotti e crudi, ostriche incluse. Gli habitué sono tanti e, sebbene l’ospitalità sia il primo comandamento in sala, è consigliato prenotare. Se esprimete un giudizio positivo verso la squadra di calcio locale o una semplice simpatia, ancora meglio. Sarà parecchio apprezzata.   

Indirizzo – Via Orlandini, 30A

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La bettolaccia

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Lo scopo non è scoraggiare dichiarandosi un luogo di scarso livello, ma sottolineare l’atmosfera autentica, calda, genuina, priva di inutili e artificiosi fronzoli. E infatti questo non è un ripiego ma un luogo che conquista, con giudizi densi di entusiasmo sui principali social network e sui siti di recensioni on line (su TripAdvisor strappa il primo posto in città con quasi 2 mila giudizi). Riesce a mettere d’accordo chi cerca qualità, quantità, tradizione e varietà a prezzi non da capogiro. Tra le specialità ci sono la bresaola di tonno al pepe nero, le linguine con bottarga di cernia e pomodorini, i bocconcini di pesce misto e finocchietto: leggerezza, territorio, gusto. Il trittico perfetto. Più di 90 le etichette in cantina, con deviazioni verso bottiglie nazionali e la prioritaria, doverosa esaltazione delle proposte siciliane.

Indirizzo – Via Enrico Fardella, 23

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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