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Marini: "l'Umbria è pronta alla macroregione con Marche e Toscana"

Dalla crisi politica al taglio dei costi. Dai treni alle strade, alla cultura al turismo, le risposte del Governatore umbro a Perugia per Panorama d'Italia

I collegamenti dell’Umbria miglioreranno: sia sul fronte stradale che ferroviario; e l’aeroporto di Perugia non chiuderà. Parola di Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria che oggi, molto combattiva come sempre, ha risposto a Perugia, nel bellissimo Salone d’onore di Palazzo Donini, alle domande del direttore di Panorama Giorgio Mulè e del direttore del Corriere dell’Umbria Anna Mossuto, per uno degli ultimi appuntamenti di Panorama d’Italia nel capoluogo umbro: “Presidente mi spieghi”, arricchito da molte videodomande di cittadini raccolte dalle telecamere di Panorama nei giorni scorsi. Ecco, punto per punto, temi affrontati e risposte ricevute.

LA CRISI  POLITICA
C'è ottimismo sulla crisi politica, scoppiata tre mesi fa con le dimissioni dell’assessore alla sanità Luca Barberini, “penso che si risolverà presto” ha detto Marini. “Le nomine nella sanità per le quali l’assessore si è dimesso sono state fatte con i criteri più rigorosi e sono state bene accolte dagli 11.300 dipendenti del sistema sanitario regionale. Difendo la scelta di un manager molto competente come il dottor Orlandi. Dietro il problema sorto non c’è nessuno scontro tra innovatori e conservatori. L’assessore dimissionario? Intanto la giunta sta funzionando, anche sulla sanità. Credo che rapidamente si arriverà a una conclusione, noi vogliamo che gli assessori siano 5, è molto faticoso lavorare in 4”.

LA MACROREGIONE
“Stiamo lavorando insieme con Marche e Toscana – dice la presidente Marini - con un approccio che è quello dell’integrazione delle politiche, cioè a costituzione vigente, con i limiti che il riparto delle 3 regioni impone ma con strade di integrazione parziale. Stiamo per integrare i centri di spesa e abbiamo avuto l’ok di Gutgeld, commissario alla spending review. Realizzeremo il servizio d’emergenza 112 in comune. Promuoveremo l’export in una logica di sistema e a giugno potenzieremo l’ufficio unico di Bruxelles”.

LA SPESA PUBBLICA
“I risparmi che otterremo aggregando i centri d’acquisto, che sui 200 milioni di beni e servizi acquistati ogni anno stimo in 20 milioni circa, saranno reinvestiti sullo stesso fondo sanitario. Per esempio per pagare nuovi farmaci. Abbiamo fatto una battaglia per far sì che sia rimborsato il farmaco contro l’epatite C perché è un farmaco salvavita e poi a medio lungo termine consente anche forti risparmi perché previene ricoveri, interventi e costi maggiori”.

L’AEROPORTO
Non è il mestiere della Regione quello di sostenerlo, dice Marini "ma la promozione turistica merita interventi, anche nel 2016 lo scalo assorbirà un milione di viaggiatori, e si sta studiando come potenziarne il ruolo di hub verso Fiumicino, per i turisti internazionali". E ancora: "non ha la massa critica necessaria per vivere soltanto con i proventi spontanei del mercato, ma con la Camera di commercio e la Fondazione Cassa di risparmio di Perugia, abbiamo fatto un piano che a noi costa quest’anno un milione di euro".

Oggi i voli funzionano eccetto quelli Alitalia "con cui si sta pensando di lanciare un sistema integrato con Ancona e Pescara per fare da hub rispetto a Fiumicino. Comunque vogliamo che nella Sase, la società di gestione, entrino soci privati”.

LE STRADE
La E45 sarà potenziata e allargata senza diventare autostrada con fondi statali. Si prevede, dice la Marini, 1,1 miliardi di spesa pubblica già finanziata per due anni e prevista fino al 2019. “Poi c’è il nodo di Perugia: abbiamo deciso di chiudere vecchi cantieri, si apre quello della Perugia-Ancona e si chiude Foligno-Civitanova. E il governo ci ha messo a disposizione 250 milioni per finanziare il primo stralcio tra Madonna del Piano-Silvestrini, che è la vera priorità di questa Regione, toglie traffico alle arterie di collegamento attorno a città ed è una viabilità di grande interesse per turismo e imprese”.

I TRENI
"Il Senese, l’Aretino e l’Umbria stanno conducendo una battaglia per l’accesso all’alta velocità ferroviaria. In Umbria arrivano 3 milioni di visitatori, di cui 2,2 tra Assisi, Perugia e Lago Trasimeno, quindi chiediamo che, com’è stato fatto per Reggio Emilia, si metta una fermata dell’alta velocità che serva la parte bassa della Toscana tra Siena e Arezzo. Rfi (la società del gruppo Fs che costruisce le reti, ndr) e Trenitalia hanno aperto una commissione tecnica e sono andati a verificare se c’è mercato. Una stazione così può costare 40-50 milioni, ed essere collocata nella zona di Bettolle. Inoltre, la Regione sta facendo un altro lavoro, cioè promuovere treni tra Perugia e Firenze che non facciano tante fermate in modo da impiegarci un’ora e mezza anziché due ore e mezza. E nessuno rema contro a questa ipotesi”.

IL TURISMO
“I Festival in Umbria stanno andando bene, tutti, e non c’è un problema di sovrapposizione di date”, dice  Marini: “Anzi, magari un turista che viene a vedere un festival e scopre che termina a ridosso dell’inizio di un altro può esserne contento e andare a vedere anche l’altro. I numeri ci dicono che i festival stanno crescendo. Il generale i dati sull’afflusso del turismo sono molto incoraggianti, la crescita è su ritmi doppi delle medie nazionali. Credo utile quel che stiamo facendo per la promozione, quando andiamo all’estero per promuovere le imprese promuoviamo anche il turismo, abbiamo continuato a investire, anche utilizzando le fiction. Bisogna ancor più fare sistema: qui in Umbria non abbiamo i grandi gruppi e i tour operator nazionali, le aziende sono a gestione familiare. Ma stiamo migliorando".

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Silvia Morara
Il governatore della regione Umbria Catiuscia Marini con il direttore del Corriere dell'Umbria Anna Mossuto e il direttore di Panorama Giorgio Mulè - 14 maggio 2016

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Sergio Luciano