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200 libri a due scuole di Padova - FOTO

Le studentesse che hanno vinto il concorso di Panorama d'Italia "100 libri per la scuola"

Ancora studenti brillanti, ancora premi. Si allunga la lista degli allievi modello che, da tutta Italia, hanno aderito al concorso "100 libri per una scuola” di Panorama d'Italia. Dalla città di Padova hanno spiccato per la loro unicità due studentesse che, grazie a una lettera creativa inviata alla redazione di Panorama hanno risposto in poche righe alla domanda: "Qual è il tuo libro preferito e perché vorresti lasciarlo in eredità alla tua scuola?". Le due ragazze si sono aggiudicate, in questo modo, un premio di 100 libri per la biblioteca del proprio istituto.

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Il concorso, aperto agli studenti delle scuole superiori delle 10 città dove si svolge Panorama d'Italia, in questa quarta tappa ha visto come vincitrici Carolina Zordan III EI dell'Istituto Tecnico Commerciale P.F. Calvi e Beatrice Ballarin IVC dell'Istituto Istruzione Superiore P. Scalcerle. Di seguito, le risposte e le foto delle premiate mentre ricevono i libri e l'attestato di riconoscimento da parte del direttore di Panorama Giorgio Mulè.

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Carolina Zordan Classe III EI Istituto Tecnico Commerciale P. F. Calvi

Com’è difficile a volte trovare il proprio porto nella famiglia, soprattutto quando i rapporti non sono dei
migliori! Ma prima o poi, quando tutto avanza, si comprende che, in fondo, era l’unico punto fisso e che è
troppo tardi per fare qualsiasi cosa. È ciò che ha scoperto Esteban Trueba, protagonista del libro “La casa
degli spiriti” di Isabel Allende, quando ormai era troppo anziano e, dopo una vita passata a spegnere la magia nel cuore degli
altri, aveva paura di morire solo. Vi racconto di questo libro, decisamente il mio libro preferito, un libro
assurdo, quasi paradossale, ambientato ai tempi della guerra cilena. Perché non togliersi lo sfizio di
leggerlo? È un racconto senza lacune, un libro ipnotico per cui riservare una giornata e divorarselo,
goderselo interamente. Si tratta della storia di una famiglia, ma non una famiglia come le altre, una in cui
alcune persone sembrano vivere da tutt’altra parte, completamente estranee a ciò che le circonda.

Beh, si
potrebbe dire che anche nelle famiglie normali questo possa succedere, ma perché allora dire che questa è
diversa da ogni altra? È solo leggendo che si potrà capirlo. Già dalla prima pagina ci si addentra in un
pianeta astruso, in cui si incontrano eventi fuori dal normale, fenomeni di chiaroveggenza, visioni, spiriti e
mutismi. Questo libro penetrante, ideato dalla creatività di Isabel Allende, ci fa inevitabilmente naufragare
con l’immaginazione fino ad un mondo parallelo, affollato di personaggi bislacchi e comportamenti
anomali. Si può considerare una trama coinvolgente, originale e allo stesso tempo agrodolce. Vi è un
intreccio di tenerezze negate e ostilità, prepotenze e passioni, sogni e paure, il tutto offuscato da una nuvola
di magia e enigmi, che ti fanno restare nel dubbio che questa storia possa essere o non essere realmente
esistita.

È ciò che basta per ammaliare chiunque direi. Cattura l’attenzione dell’uomo e fa mettere un punto
di domanda nella propria mente, facendo sbocciare il desiderio di conoscenza e, in questo caso, di sapere
come tutto questo incredibile racconto vada a finire. Ciò che colpisce particolarmente sono le
dissomiglianze tra i diversi elementi della narrazione, che dimostrano l’inesauribile inventiva e la
grandiosa capacità di questa scrittrice di far fiorire nell’animo dei lettori la curiosità di girare pagina e
continuare la storia invece di gettarci un’ancora e rimandarla al giorno dopo. È per queste ragioni, per la
particolarità del libro e il fatto che ti stimoli a leggerlo, che vorrei lasciarlo in eredità alla mia scuola, per
far sì che anche i ragazzi che non amano la lettura riscoprano questa strana cosa che permette all’uomo di
cogliere le più piccole sfumature di ogni sentimento e capiscano quanto un semplice libro possa donare
così tante splendide emozioni. Perché alla fine, come disse Proust ”la lettura ci insegna ad accrescere i
valori della vita”.

Beatrice Ballarin IV C del IIS P. Scalcerle

"Ti vengo a cercare" è un romanzo dello scrittore francese Guillaume Musso che tratta i temi del destino e delle seconde occasioni. Il protagonista del libro è Ethan Withaker, uno psicanalista ricco e famoso, che per arrivare ad avere quel ruolo di grande importanza ha rinunciato alla sua vita passata e alla sua identità, dimenticando anche chi gli voleva bene.

Un giorno però, una ragazzina, presentandosi nel suo ufficio per chiedergli aiuto, si toglie la vita perché rifiutata da lui.
Ma la ragazzina non sarà l'unica persona a cambiare la giornata di Ethan poiché assisterà anche al matrimonio della donna che aveva amato e poi abbandonato.
Questi fatti porteranno il protagonista a una serie di riflessioni sul senso della sua vita come uomo ricco e di successo e quindi a pensare e al voler rivivere momenti della sua vita passata per cambiare certe scelte da lui prese.
Il destino allora entra in azione, ridandogli la possibilità di rivivere quel giorno più volte e di riconquistare la sua vita.

Mi è piaciuto questo libro perché oltre che essere originale e scorrevole è anche totalmente diverso dai soliti romanzi che siamo abituati a leggere. La cosa che più mi ha colpito leggendolo, è stata l'abilità dello scrittore nel renderlo una continua sorpresa parola dopo parola, infatti, tutte le cose che io mi immaginavo sarebbero poi successe, non sono accadute.
È stato incredibile vedere come io dessi per scontato ogni singolo passo e invece le cose andavano tutte in un altro modo. Penso che Musso sia uno dei più bravi scrittori in circolazione e per questo motivo consiglio vivamente la lettura dei suoi libri, in particolare di questo, a mio parere il più particolare e misterioso, uno dei pochi romanzi che è riuscito a farmi vivere a pieno tutto ciò che accadeva al protagonista.


Silvia Morara
Due amiche di Beatrice Ballarin IVC dell'Istituto Istruzione Superiore P. Scalcerle ricevono l'attestato e il premio dei libri dal direttore Giorgio Mulè

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Chiara Degl'Innocenti