Boosta, il lusso di scrivere canzoni senza pensare agli altri - FOTO e VIDEO

Il fondatore dei Subsonica, a Panorama d'Italia, racconta il suo nuovo disco da solista: "Ho preso coraggio e mi sono buttato"

Era sold out la sala del Conservatorio di Mantova che ieri sera, per Panorama d'Italia, ha ospitato l'incontro con Boosta, tastierista e fondatore dei Subsonica.

Boosta, all'anagrafe Davide Di Leo, ha da poco pubblicato un album solista, La stanza intelligente, un disco intenso, ispirato, senza elettronica e con un nutrito gruppo di special guest che tra gli altri includono Malika Ayane, Marco Mengoni, Nek ed Enrico Ruggeri.

Dai Subsonica alla carriera solista, la nuova vita di Boosta

"Questa volta ho preso coraggio come autore e mi sono buttato. La stanza intelligente in questa fase è come una vacanza ed avendo io la fortuna di fare questo mestiere, per me la vacanza è comporre musica. Dopo ogni tour i Subsonica si prendono una pausa, un momento in cui ognuno si sente libero di fare altri percorsi. Io ho fatto un disco e a quarant'anni mi sono permesso il lusso di scrivere canzoni senza pensare troppo alle aspettative degli altri. Quindi, la prima decisione è stata rinunciare all'elettronica per fare altro, come se fosse un nuovo debutto. Sono molto soddisfatto".

Per il pubblico di Panorama d'Italia Davide ha eseguito due brani piano e voce, La stanza intelligente e Tutto bene, salutati da grandi applausi. A chiudere la serata una improvvisazione molto divertente nata da una serie di ricordi musicali legati alle canzoni che hanno segnato la sua adolescenza negli anni Ottanta. Un irresistibile tuffo nel passato, nelle atmosfere delle metal band di quel tempo che oltre a brani heavy rimasti nella storia hanno prodotto ballad e hit radiofonici indimenticabili.

E allora via con un'esibizione esclusiva nel segno dei ricordi. Da Livin'on a prayer di Bon Jovi a Beth dei Kiss, passando per Carrie degli Europe e, cambiando completamente genere Desperado degli Eagles. Divertimento e applausi assicurati. "Pensate che da ragazzino credevo che i Bon Jovi e gli Europe, per via delle capigliature simili, fossero lo stesso gruppo. Che in Europa si faceva chiamare Europe e in America Bon Jovi" racconta Davide prima di concedersi ai fan per i selfie e gli autografi di rito. Alla prossima!

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Silvia Morara
Boosta a Mantova per Panorama d'Italia

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Gianni Poglio