400 libri a due scuole di Varese
Silvia Morara
Panorama D'Italia

400 libri a due scuole di Varese

Le lettere degli studenti dell'Istituto Isaac Newton e del Centro servizi formativi Enaip vincono il concorso "100 libri a 1 scuola" - FOTO

Il direttore di Panorama Giorgio Mulè ha consegnato 400 libri a due scuole di Varese: 200 all'Istituto statale di istruzione superiore Isaac Newton e 200 al centro servizi formativi Enaip. Il premio e i relativi diplomi sono stati assegnati a Giuseppe Iocola e Issa Chikhou (dell'Isaac Newton) e a un gruppo di studenti dell'Enaip che hanno partecipato al concorso "100 libri per 1 scuola" e che hanno scritto le lettere giudicate "migliori" dalla redazione di Panorama.

Il concorso, infatti, è aperto agli studenti degli istituti superiori delle 10 città dove si svolge Panorama d'Italia ai quali si chiede di scrivere un testo rispondendo alla domanda: "Perché Panorama dovrebbe lasciare in eredità 100 libri alla tua scuola?" La lettera giudicata "migliore" riceve un premio che consiste, appunto, in 100 libri per la biblioteca del proprio isituto. A Varese, Panorama ha deciso di quadruplicare.

LEGGI QUI COME FUNZIONA E COME PARTECIPARE AL CONCORSO

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Ecco le due lettere degli studenti dell'Istituto Isaac Newton che si sono aggiudicate ciascuna 100 libri.

Issa Chikhou
Istituto Statale di istruzione superiore Isaac Newton
5A

Perchè dovreste lasciare in "eredità" dei libri?La risposta più ovvia è sicuramente quella più semplice: sin dall'antichità i libri erano lo strumento prediletto per trasmettere "un qualcosa", esatto, "un qualcosa", una parola volutamente ambigua e non specifica, che sta ad indicare la relatività con cui ogni lettore percepisce a suo modo il significato di un libro, difatti la bellezza di un libro è nel libro stesso. Non è una frase fatta come può apparentemente sembrare, ma  è una verità assoluta che si applica a tutti gli individui che, avendo vissuto vite diverse gli uni dagli altri, acquisiranno, per l'appunto, "un qualcosa" di differente a seconda del lettore. Quindi, una generosa donazione di libri al nostro istituto potrebbe potenzialmente invogliare giovani studenti ad approcciarsi al fantastico mondo racchiuso in quelle pagine, dato che oggi, come non mai, leggere è una priorità, in un mondo dove i mass-media plagiano la società con i fine di "massificarci", si capisce sempre più l'importanza dei libri e dei loro effetti di formazione individualistica.
Purtroppo spesso si tende ad attribuire agli istituti professionali un’ immagine distorta e non veritiera di ciò che realmente sono, infatti, come ogni altro istituto, abbiamo professori e studenti straordinari, ragazzi con le passioni più svariate e capaci di cose uniche, professori che danno anima e corpo per i propri alunni e che nel loro  lavoro dedicano una passione e dedizione stupefacenti. Un’ ulteriore bellezza del mio istituto è sicuramente la multietnicità, infatti il coacerbo di nazionalità venutosi a creare negli anni ha favorito la creazione di un ambiente saturo di culture diverse, da qui ogni studente acquisisce importanti valori come la convivenze e la tolleranza, e sarebbe un luogo ancora più impregnato di questi valori grazie ai libri, dato che uno degli innumerevoli valori che i libri ci trasmettono è anche l’ ‘abbattimento di "tare" mentali e pregiudizi, spesso troppo aderenti, che impossibilitano le persone a superare quelle barriere culturali che si vengono a creare a causa dell'ignoranza.
Infine vorrei vivamente ringraziare ed esortare tutti affinché vengano indetti più concorsi e propagande di questo tipo, al fine di spargere il vigoroso seme della cultura in ogni dove.

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Giuseppe Iocola
Istituto Statale di istruzione superiore Isaac Newton
4B

Perché lasciare in “eredità” 100 libri alla scuola? I libri sono uno stimolo alla lettura. Io frequento una scuola professionale e non chiedo necessariamente libri sulla meccanica o la chimica o anche sull’informatica (di cui tanto si parla nella scuola). Io chiedo di qualsiasi genere dall’horror al fantasy, dai gialli ai thriller o semplice e pura narrativa.
I libri stimolano la fantasia, ti spingono a immaginare, sognare e, magari, scrivere a tua volta.
Sono un appassionato di lettura e e penso che l’iniziativa di Panorama sia da sostenere e condividere.
I libri sono una testimonianza scritta delle nostre idee e dei nostri sogni, sono fonti storiche e racchiudono il mondo che altrimenti non potremmo contenere, un mondo fatto di persone, di storie, luoghi conosciuti e non, di età….
Leggendo mi sono appassionato a racconti di autori come Stevenson, Lindsay, Allan Poe, Verne…, ma posso citarne altrettanti italiani Pirandello, Verga che hanno influenzato il mio genere di lettura e un mio probabile futuro stile di scrittura.
I libri sono il diario in cui la Storia trascrive i suoi ricordi, le sue idee, i suoi errori, le sue fantasie.
Pertanto, spero di averli nella mia scuola per organizzare al meglio la nostra biblioteca.

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Gruppo di allievi dei trienni di Formazione Professionale
Centro Servizi Formativi Enaip

Perché bisogna leggere:

- Leggere ci aiuta ad usare l’immaginazione, a sognare, a viaggiare nel tempo e nello spazio, a trovarci ovunque e ad essere chiunque…
- La lettura ti fa entrare in un altro mondo, ti consente di conoscere e se conosci sei in grado di decidere. Se ti affidi solo a ciò che senti da altri, invece, sei limitato nella conoscenza. La lettura aiuta anche a  scrivere, a scoprire termini nuovi che poi userai più frequentemente, nuovi modi di dire che poi utilizzerai nella vita quotidiana. La lettura ci apre la mente, ci fa volare con la fantasia, ci fa vedere e notare cose di cui non ci accorgeremmo con gli altri mezzi di comunicazione e con la tv in particolare.
- Leggere significa imparare e  leggere può cambiare il modo di vivere. La lettura è cibo per la mente e tiene il  cervello in allenamento.
- Ogni libro, in qualche modo, ci rende migliori, ci cambia e cambia anche il ns modo di intendere e di vivere la vita. Alla ns età, i libri sono fondamentali per comprendere e vivere sensazioni che non conosciamo e per aprire una porta su mondi che possiamo incontrare solo sulle pagine di un libro.
- La lettura può dare un senso a qualcosa di apparentemente insensato, l’esistenza

Perché servono libri alla nostra scuola:

- Si potrebbe rispondere: perché la nostra scuola non ne ha. O meglio, ne ha pochi.. .
- Qui si legge poco, può darsi sia così perché è un istituto professionale.
- Ma…sarebbe bello avere più scelta e essere allo stesso livello delle altre scuole. Invece, per noi essere ignoranti è la normalità e conoscere è un privilegio.
- Servono libri perché leggere è la chiave per cambiare le cose e perché leggendo si  imparano cose che non si potrebbero sapere in un altro modo.
- Noi, che pensiamo di esserci ormai persi, abbiamo bisogno di una possibilità di riscatto.
- Vogliamo dimostrare che siamo diversi da come ci vedono. Con un libro in mano.

Silvia Morara
Il giovane Alessio ritira il premio "100 libri per una scuola" per il Centro Servizi Formativi Enaip di Varese

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