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Alberto Bevilacqua

Un'alga contro il diabete

Dai fanghi dimagranti Lacote si sta spostando verso integratori e salute

Nel 1986 un giovane imprenditore modenese esperto di cosmetica, Egidio Siena, s’imbatte a Brest in imbarcazioni cariche d’alghe fatte poi seccare sulle spiagge atlantiche e intuisce le potenzialità di questo tesoro marino, già utilizzato in farmacia, anche nel mondo della cosmetica. Siena raccoglie campioni di alghe che impasta con argilla e altri oligoelementi, creando un fango che applicato su cosce e glutei riduce le adiposità e drena i liquidi in eccesso. Nascono così i Fanghi d’alga Guam che, grazie al passaparola delle consumatrici, si trasformano da prodotto artigianale a marchio commercializzato in tutta Italia e in 38 Paesi europei dal gruppo Lacote di San Prospero sul Panaro.

In questi 30 anni al fango, un must la cui ricetta e il packaging non sono mai cambiati, si sono aggiunti 200 prodotti per viso e corpo. E in arrivo ci sono gli integratori. «Abbiamo sempre realizzato internamente la ricerca» sottolinea Siena. «Ma ora abbiamo deciso di collaborare con un’azienda biotech dove una nostra ricercatrice sta sviluppando nuovi prodotti a base di omotaurina, una molecola naturale presente in alcune varietà di alga rossa considerata utile nella prevenzione di malattie neurovegetative come l’Alzheimer e l’invecchiamento cerebrale». Ma le alghe sono alleati vincenti anche contro il diabete. Con queste innovazioni Lacote cerca di far fronte alla crisi che ha colpito Russia e Ucraina, due mercati importati per il gruppo che nel 2014 ha registrato ricavi per 13 milioni di euro.

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Mikol Belluzzi