Start-up in Basilicata: molto da costruire
Silvia Morara

Start-up in Basilicata: molto da costruire

La regione rappresenta l'1% delle 4 mila start-up italiane. Ma noi abbiamo scovato alcune storie di successo - FOTO e VIDEO

Fare startup in Basilicata si può. Eccome. Anche perché in questo settore si può solo crescere, come ha sottolineato Giuseppe Ravasi di Ibm Italia, aprendo l'incontro di Panorama d'Italia moderato dal giornalista Sergio Luciano e in cui si è parlato di sviluppatori, cloud e tecnologie abilitanti: "Su 4mila start up innovative in tutta Italia, oggi la Basilicata rappresenta l'1 per cento e Matera si ferma alla 0,1 per cento".


Silvia Morara
Il dibattito "Fare start up in Basilicata si può" a Matera. Ospiti: Domenico Arcuri (ad Invitalia), Fernando Napolitano (via Skype da New York – presidente e ceo IB&II), Giuseppe Ravasi (manager of cloud ecosystem development, IBM Italia), Luca Seletto (External Startup Initiatives ENEL). Case History: Domenico Colucci (Nextome), Luciana De Fino (PickMeApp), Massimo Galante (Applica), Luigi Martulli (Matera Hub)

L'esempio vincente l'ha portato da Potenza Luciana De Fino con la sua Pickmeapp, smart mobility per bambini e anziani. È una app che prevede la prenotazione di bus ecologici che portano a destinazione figli e nonni, senza più necessità di baby sitter e badanti. Viene dalla vicina Puglia, invece Domenico Colucci che con la sua startup Nextome è stato uno dei finalisti di Ibm smart camp: è un navigatore per interni, per muoversi all'interno di fiere e musei, una sorta di Tom tom per Cappella Sistina e affini.

Al Sud del resto le idee innovative non mancano, come ha confermato Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia che ha appena lanciato, con 50 milioni di euro di finanziamento, Invitalia venture. Nel primo "Start and smart" ha visto arrivare 442 proposte dal Sud. Il secondo, partito due mesi fa (con 1,2 milioni di euro di contributo pubblico e facilitazioni per il Sud) ha già visto il decollo di 82 progetti del meridione.

Se per incentivare le startup Ibm prevede un finanziamento di mille dollari al mese (12 mesi di credito per utilizzo dei prodotti cloud) una mano ai giovani con idee innovative la dà anche l'Enel. Luca Seletto ha raccontato le modalità di scouting della sua azienda nel mondo delle startup, con l'obiettivo di sviluppare nuovi prodotti. Ora Enel coordina un progetto europeo, con 6 milioni di euro (il bando si chiude a settembre) per 28 startup. Il fulcro è naturalmente il tema dell'energia, ma anche i servizi per i consumatori sono benvenuti.

Fernando Napolitano, presidente e ceo di IB&II, è arrivato via Skype dagli Usa, lanciando un ponte con Matera: "Tra i punti di forza dell'Italia ci sono i giovani. Noi offriamo agli startupper nostrani tre mesi di studio in California per studiare, e cinque nella Silicon valley. Abbiamo fatto di necessità virtù: preveniamo la fuga di cervelli. Abbiamo creato la nostra Silicon Valley sfruttando la Silicon Valley. Negli ultimi 5 anni abbiamo dato a mille italiani questa opportunità".

Ma a Matera ci sono anche cervelli "rientrati". Come Massimo Galante di App, realtà che opera nei Sassi realizzando social network nell'ambito della scuola digitale, social wellness. Galante è tornato dopo anni in Germania e nel Regno Unito: "Ne sono orgoglioso. E sono anche fiero di far aver fatto rientare tanti ingegneri lucani". E ha molto orgoglio materano anche Luigi Martulli di Materia hub, consorzio impegnato in progetti europei, come l'Erasmus per giovani imprenditori.

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Antonella Piperno