Papa Francesco intercettato: ecco come gli 007 spiano il Vaticano da anni
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Papa Francesco intercettato: ecco come gli 007 spiano il Vaticano da anni

L'attività di monitoraggio delle comunicazioni va avanti dal 2005 - Lo Scoop di Panorama - La notizia sulla stampa estera -

La National Security Agency (Nsa) smentisce di aver preso di mira il Vaticano, ma tace sul fatto che telefonate in entrata e in uscita dai sacri palazzi siano finite nella rete del grande orecchio statunitense.

Il Vaticano getta acqua sul fuoco, “non ci risulta nulla e in ogni caso non abbiamo alcuna preoccupazione in merito”, ha dichiarato il portavoce, padre Federico Lombardi. Ma gli elementi raccolti da Panorama portano in tutt’altra direzione.

Già dal 1980, prima dell’attentato a papa Giovanni Paolo II, il Central Security Service insieme con la Nsa avevano inserito il Vaticano nell’elenco degli obiettivi sensibili da tenere sotto osservazione. Prima con il grande orecchio Echeleon oggi con i nuovi sistemi di tracciamento digitale delle telefonate.

A confermarlo a Panorama sono stati, fin dai tempi di Echelon, Fred Stock, un ex agente del Cse canadese (Communications security establishment) e Wayne Madsen, un ex ufficiale della marina già in forza alla Nsa. Anche perché già dal conclave del 2005 le comunicazioni da e per il Vaticano erano in qualche modo monitorate. Successivamente gli stessi file di Wikileaks dedicati al Vaticano hanno confermato questa attività di intelligence.

Tra il 2012 e il 2013 l’attività di intercettazione si è avvalsa delle nuove tecnologie digitali ed è avvenuta in maniera più massiccia e sofisticata. Probabilmente non ha riguardato le comunicazioni all’interno del Vaticano (anche se non è possibile escluderlo del tutto) ma certamente le conversazioni transitate nelle centraline e nelle celle telefoniche sul territorio italiano, include le residenze dei cardinali. Di questo hanno piena consapevolezza anche  le autorità vaticane, che hanno provveduto anche a bonifica delle aree interessate al conclave prima dell’inizio dei lavori e a schermare l’aula che riuniva i cardinali durante le congregazioni generali di inizio marzo. In almeno quattro delle categorie classificate dalla Nsa per le comunicazioni tracciate ci sono chiamate che riguardano il Vaticano e i suoi rapporti con l’Italia e con l’estero.

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Ignazio Ingrao

Giornalista e vaticanista di Panorama, sono stato caporedattore dell’agenzia stampa Sir e diretto il bimestrale Coscienza. Sono conduttore e autore della trasmissione A Sua Immagine su RaiUno

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