Concistoro: il saluto dei due Papi
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Il Papa ai nuovi cardinali: senso della giustizia e no al rancore

Creati nella Basilica di san Pietro 20 nuovi cardinali da tutto il mondo. Presente anche Benedetto XVI

L’abbraccio tra i due Papi ha aperto il Concistoro ordinario pubblico per la creazione di 20 nuovi cardinali (15 con diritto di voto nel Conclave e altri cinque con più di 80 anni e senza diritto di voto). Come l’anno scorso, nel primo Concistoro per la creazione di cardinali voluto da Bergoglio, anche questa volta Benedetto XVI ha voluto essere presente alla cerimonia, seduto accanto ai cardinali dell’Ordine dei vescovi nella Basilica di san Pietro.

L'abbraccio con Benedetto
Appena entrato, terminata la processione di ingresso, Francesco è andato a salutare Benedetto, quindi ha avuto inizio la cerimonia. I nuovi porporati (tre gli italiani, Edoardo Menichelli arcivescovo di Ancona, Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e Luigi De Magistris propenitenziere emerito) vengono dai quattro angoli del mondo e anche da piccole diocesi come Tonga nel Pacifico, Capo Verde nell’Oceano Indiano oppure da diocesi in prima linea come Morelia in Messico.
Nell’omelia, rivolto ai nuovi cardinali e all’intero collegio riunito in basilica, il pontefice ha parlato dell’importanza della carità, come dono essenziale per esercitare il servizio cardinalizio. Seguendo l’Inno alla carità di san Paolo, letto nel corso della cerimonia, il pontefice ha illustrato i caratteri essenziali della virtù della carità. Tra queste: «La carità non si adira, non tiene conto del male ricevuto».

Non arrabbiatevi
«Al pastore che viene a contatto con la gente non mancano le occasioni di arrabbiarsi», ha detto Bergoglio. «E forse ancora di più rischiamo di adirarci nei rapporti tra noi confratelli perché in effetti noi siamo meno scusabili». Ma la carità «ci libera dal pericolo di reagire impulsivamente, di dire e fare cose sbagliate; e soprattutto ci libera dal rischio mortale dell’ira trattenuta, “covata” dentro, che ti porta a tenere conto dei mali che ricevi. No. Questo non è accettabile nell’uomo di Chiesa. Se pure si può scusare un’arrabbiatura momentanea e subito sbollita, non altrettanto per il rancore. Dio ce ne scampi e liberi».
Inoltre «chi è chiamato nella Chiesa al servizio del governo deve avere un forte senso della giustizia, così che qualunque ingiustizia gli risulti inaccettabile, anche quella che potesse essere vantaggiosa per lui o per la Chiesa».

Tre nuove sante
Al termine della cerimonia il pontefice ha proclamato tre nuove sante Giovanna Emilia de Villeneuve, Maria di Gesù Crocifisso e Maria Alfonsina Danil Ghattas. L'ultima è di Gerusalemme. Saranno canonizzate il prossimo 17 maggio insieme con Maria Cristina dell'Immacolata Concezione


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Ignazio Ingrao

Giornalista e vaticanista di Panorama, sono stato caporedattore dell’agenzia stampa Sir e diretto il bimestrale Coscienza. Sono conduttore e autore della trasmissione A Sua Immagine su RaiUno

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