Mattarella da Papa Francesco: l'incontro
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Mattarella da Papa Francesco: l'incontro

Dallo scambio dei doni ai colloqui riservati: minuto per minuto la visita del presidente della Repubblica da Bergoglio

Ci saranno la Guardia Svizzera schierata e la banda pontificia ad attendere il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel cortile di san Damaso sabato 18 aprile per la prima visita del neo capo dello Stato a papa Francesco. Il presidente sarà accompagnato dal ministro degli esteri, Paolo Gentiloni, dal neo ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, Daniele Mancini, da consiglieri e alti funzionari del Quirinale. Sulla porta del Palazzo apostolico li attenderà il prefetto della Casa pontificia, monsignor Georg Gaenswein. La banda pontificia eseguirà l’inno di Mameli in onore del presidente. Quindi Mattarella salirà alla seconda loggia, il secondo piano del palazzo apostolico e, scortato dai gentiluomini pontifici, attraverserà il palazzo per giungere alla sala del Tronetto dove ad aspettarlo, sotto i flash dei fotografi, troverà papa Francesco.

Da soli nella biblioteca privata
Il pontefice e il presidente si sposteranno nella biblioteca privata dove resteranno soli. Mattarella siederà alla scrivania dove, prima di lui, l’8 giugno 2013 si è seduto Giorgio Napolitano, ma anche tutti gli altri principali leader del mondo, da Barack Obama ad Angela Merkel. Il faccia a faccia, si può immaginare, toccherà anzitutto i temi della libertà religiosa nel mondo, con la drammatica situazione dei cristiani perseguitati, ma anche la situazione sociale in Italia, il lavoro, il problema dell’immigrazione, l’imminente Giubileo della misericordia. Tra il Colle Vaticano e il Colle del Quirinale c’è già grande sintonia, basterà ricordare che nel discorso del giuramento, il 3 febbraio scorso, il presidente Mattarella ha citato la condanna di papa Francesco contro i corrotti: «Uomini di buone maniere, ma di cattive abitudini».

Il vertice con il Segretario di Stato
Al termine dell’incontro si riapriranno le porte della biblioteca e potranno rientrare il seguito del presidente, fotografi, giornalisti e tv. Bergoglio pronuncerà il discorso ufficiale cui farà seguito quello di Mattarella. Alla fine ci sarà lo scambio dei doni. Il Papa quindi riaccompagnerà Mattarella nella sala del Tronetto dove avverrà il congedo ufficiale. Ma la visita del capo dello Stato in Vaticano non sarà finita. Il corteo, infatti, si recherà nella sala del Concistoro dove troverà il segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin. Il porporato inviterà il presidente a un colloquio privato nella sala dei Foconi, alla presenza del ministro degli esteri Gentiloni e del Segretario per i rapporti con gli Stati, monsignor Paul Gallagher. Al termine di questo colloquio il protocollo prevede il trasferimento nella sala Clementina dove Parolin presenterà a Mattarella i membri della delegazione vaticana. Quindi ci si sposterà nella sala Regia per l’ultimo atto della visita: il Segretario di Stato farà un breve discorso e presenterà al presidente della repubblica il corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede.

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Ignazio Ingrao

Giornalista e vaticanista di Panorama, sono stato caporedattore dell’agenzia stampa Sir e diretto il bimestrale Coscienza. Sono conduttore e autore della trasmissione A Sua Immagine su RaiUno

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