Consigliere comunale di giorno, cameriere di notte
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Consigliere comunale di giorno, cameriere di notte

Quando la politica è una cosa pulita: Arfio Marchini intervista Gigi De Palo, oggi consigliere comunale di una lista civica di Roma, che per sbarcare il lunario serve nei ristoranti due volte alla settimana

 

E’ facile descrivere lo schifo della politica, le cattive pratiche, il politico corrotto, il cattivo amministratore. Difficile è scovare delle storie di bella politica, di passione e di amore per il bene comune. Il protagonista di questa storia è Gigi De Palo, un consigliere comunale di Roma, che in passato è stato Assessore alla Scuola con Alemanno. Gigi è una brava persona, che nella vita scarseggiano. Ha deciso di indossare qualche tempo fa dei sandali da frate francescano in estate ed inverno come voto per la Pace in Terra Santa e vista l’alta idealità del gesto sarebbe esonerato dal mio divieto di portare i calzari in giro per Roma.

 Come tanti non arriva a fine mese e come molti avendo una famiglia numerosa, un mutuo e tante scadenze, visto che il suo stipendio si regge su gettoni di presenza ed una bassa indennità ha deciso di rimboccarsi le maniche e di andare a servire ai tavoli. Una scelta di stile sicuramente, per questo l’ho incontrato e ho cercato di capire come mai, mentre c’è una politica che ruba e si ingozza, c’è chi è costretto a fare il cameriere per sbancare il lunario. Ovviamente indossava i sandali. Almeno senza calzino. Perché in mezzo a tanti servi del potere, spesso un cameriere è il più pulito.

 In tempi in cui tutti dicono che la politica è ingorda e ruba, tu smetti i panni di eletto nell'assemblea Capitolina e vai in osteria a servire ai tavoli perché lo stipendio non ti basta per la tua numerosa famiglia e per il basso guadagno. Ma, si può dire: chi te lo ha fatto fare? Non stavi meglio a fare il presidente delle ACLI?
Sapessi quante volte penso: chi me lo ha fatto fare. Poi guardo i miei figli e trovo la risposta. La politica è come la vita difficile, ma bella. Non sono mai stato uno che guardava la vita dal balcone. Le ACLI e quello che faccio adesso sono la stessa cosa. Di fatto sono due modi di essere al servizio degli altri.

 

Quanto hai faticato per trovare questo ambito posto di cameriere?
Diciamo che il tema del lavoro che manca è oggettivamente una priorità del nostro Paese. Chiaramente prima ho cercato un lavoro più vicino alle mie caratteristiche, [ma da] potevo fare il giornalista nel mio campo - quello dell'associazionismo - ma ci sarebbero stati conflitti di interesse con il mio incarico da consigliere e ho preferito evitare. Prima di Burro & Sugo sono stato in altri ristoranti, ma mi hanno risposto il classico "le faremo sapere".

Quanto guadagni?
Lavoro due sere a settimana e guadagno circa 250 € al mese. Il giusto per pagare alcune bollette e il condominio. Non sono un eroe: tanti italiani fanno la stessa cosa, ma non finiscono sui giornali.

 

Quanto racimoli con le mance?
Poco. Diciamo in media 2/3 € a sera. Non sono tutti generosi come te.

Il proprietario del gatto, al secolo Gianni Alemanno, come ha preso la tua iniziativa, lui che lamentandosi annunciò che si apriva la partita Iva perché non ce la faceva ad arrivare a fine mese?
Pur avendo idee politiche differenti ho sempre avuto un ottimo rapporto con Alemanno. Ci lega una reciproca stima. Mi ha chiamato ribadendomi il fatto che quando mi chiamò a fare l'assessore, nonostante avessi votato Rutelli, aveva fatto la scelta giusta perché sono una brava persona.

 

 Nessun collega di Aula ti ha chiesto se avevi bisogno di una mano?
Sì, ma molti colleghi vivono situazioni analoghe. Magari non hanno deciso di andare a lavorare in un ristorante, ma non credo che con i gettoni di presenza navighino nell'oro. A meno che non siano ricchi di famiglia. Come te caro Arfio!

 

 "Guarda i girasoli: si inchinano al sole, ma se vedi uno che è inchinato un pò troppo significa che è morto. Tu stai servendo, però non sei un servo. Servire è l'arte suprema. Dio è il primo servitore; Lui serve gli uomini, ma non è servo degli uomini." Ti ricordi da che film è tratta? Che ne pensi?
Che è una meravigliosa frase come il film: La vita è bella. E che rappresenta l'icona che ho sempre in mente da quando mi sono innamorato del Bene Comune. Un Uomo che, in una notte di tanti tanti anni fa, si china a lavare i piedi ai suoi discepoli. I primi che diventano gli ultimi. Questa è la bellezza e la fatica della politica: stare in ginocchio senza essere schiavi è scomodo.

 

Gigi, questi sandali li togliamo? Optiamo per una scarpa più elegante?
Magari li potessi togliere! Vorrebbe dire che è finita la guerra in Terra Santa! Sono 12 anni che d'inverno non solo sento freddo, ma devo anche rispondere a chi mi domanda se sento freddo ai piedi. Ci vorrebbe una bella sponsorizzazione della Birkenstock... Conosci qualcuno?

 

Cos'è per te la bellezza?
La bellezza non esiste. È la chiave di lettura con cui guardiamo il mondo. Tutto è bello, se vogliamo. Madre Teresa era bella? No, ma quanto avrei voluto abbracciarla.

 

La prossima volta ti candidi con me? Al massimo se ci va male apriamo un ristorante di alta classe che dici?
Ma come? E io che la prossima volta volevo candidarmi sindaco. Te lo immagini un Sindaco/cameriere? Tu piuttosto, perchè non mi aiuti a finanziare la campagna elettorale. Fai come il girasole...
 

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Arfio Marchini

Arfio Marchini nasce a Roma. Già "Uomo dell'anno" per molte donne, sceglie di impegnarsi nell'agone politico per  perché ognuno deve fare la sua parte. Vorrebbe  più spazio per il polo e per il golf. Sogna una città e una regata di vela sul Tevere. Per i poveri ha in mente delle giornate della ricchezza. Il suo motto? Roma ti amo.

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