Quirinale: scontro D'Alema-Prodi (sostenuto da Bersani)
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Quirinale: scontro D'Alema-Prodi (sostenuto da Bersani)

Al Pd si litiga su tutto: sul governo (Bersaniani vs Renziani) ma anche sul prossimo Presidente della Repubblica

Non solo sul rebus governo, ma anche sul rebus Quirinale infuria la guerra nel centrosinistra, soprattutto nel Pd, colto di sorpresa dall'ultima proposta di Silvio Berlusconi di formare un “governissimo” per fare la nuova legge elettorale.

Una proposta destinata ad acuire ancora di più il conflitto interno tra dialoganti con il Pdl, al cui primo posto viene messo Massimo D'Alema, nonostante ieri sera abbia un po' tentato di correggere la sua intervista rilasciata al Corriere

I bersaniani vogliono a tutti i costi un governo a guida Bersani (“chi ci sta ci sta”) della stessa idea sono anche i democristiani del centrosinistra. In realtà sia Enrico Letta, Dario Franceschini, fino al Pci-Pds-Ds Walter Veltroni, non disdegnerebbero un governo del Presidente con Mario Monti di nuovo a Palazzo Chigi, Renato Schifani ancora alla guida del Senato e Franceschini sul primo scranno di Montecitorio.

Ma la guerra interna a Largo del Nazareno starebbe riguardando anche il Quirinale, con un crescente interventismo politico di Romano Prodi (oggi lanciatosi in un profluvio di dichiarazioni sul caso dell’ex deputato dell’Idv, Sergio De Gregorio), che sarebbe ben visto sul Colle più alto da Pier Luigi Bersani e dal suo
governo di minoranza intenzionato a dialogare solo con Beppe Grillo.

Di contro, l'intervista a "Il Corriere della sera" di Massimo D'Alema, uscito sui quotidiani prima ancora di Pier Luigi Bersani, che ha rincorso di fatto D'Alema con un'intervista a "La Repubblica" il giorno dopo. Una mossa che viene letta dai bersaniani come una autocandidatura al Colle.

Non a caso D'Alema ieri è stato bersagliato da critiche interne e sommessamente anche da chi un tempo gli era vicino.

La sua intervista è stata letta come l'apertura a un governissimo con il Pdl. I più maliziosi, invece, la leggono come un'autocandidatura al Colle.

Comunque sia, D'Alema ha parlato della necessità di una legislatura costituente; parole che fanno pendant con quelle pronunciate oggi dal Capo dello Stato che ha parlato di una legislatura che duri.

L'irritazione di Bersani era molto chiara nell'intervista a "Repubblica" quando ha bocciato l'ipotesi del presidenzialismo sposata da D'Alema accanto a un sistema elettorale a doppio turno.

Il caos sotto il cielo della sinistra è tale che sembra di essere ripiombati ai tempi della Bicamerale quando D'Alema aveva osato dire che Berlusconi fosse una realtà del paese con la quale era necessario confrontarsi. Di parere opposto fu Prodi che non esitò a bollare la Bicamerale come "La Bicamerale del nulla".

Oggi la telenovela italiana continua con gli stessi personaggi Berlusconi compreso che continua ad essere "una realtà", con la quale il Pd (ad eccezione di D'Alema) e il redivivo Prodi continuano a non volersi confrontare.

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Paola Sacchi

Sono giornalista politico parlamentare di Panorama. Ho lavorato fino al 2000 al quotidiano «L'Unità», con la mansione di inviato speciale di politica parlamentare. Ho intervistato per le due testate i principali leader politici del centrodestra e del centrosinistra. Sono autrice dell'unica intervista finora concessa da Silvio Berlusconi a «l'Unità» e per «Panorama» di una delle prime esclusive a Umberto Bossi dopo la malattia. Tra gli statisti esteri: interviste all'ex presidente della Repubblica del Portogallo: Mario Soares e all'afghano Hamid Karzai. Panorama.it ha pubblicato un mio lungo colloquio dal titolo «Hammamet, l'ultima intervista a Craxi», sul tema della mancata unità tra Psi e Pci.

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