Nel Pd torna il "tortello magico"
ANSA / ETTORE FERRARI
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Nel Pd torna il "tortello magico"

La vittoria alle amministrative è già passata. Nel Pd tornano le lotte interne (con Bersani sugli scudi)

Torna il “tortello magico” in funzione anti-Renzi. Dopo la vittoria a metà (visto l’alto tasso di astensionismo) alle amministrative di domenica e lunedì scorsi, nel Pd, puntuali come un orologio, riprendono le prove tecniche di guerriglia.

Ieri sera gran riunione dei bersaniani (una settantina) radunati dall’ex segretario Pier Luigi Bersani al Senato. Stesso appuntamento stasera alla Camera. Attorno a Bersani i fedelissimi Migliavacca (stasera è atteso anche Vasco Errani), Nico Stumpo, il re delle regole ammazza-Renzi alle primarie, Davide Zoggia, ma anche new entry come Matteo Colaninno. Bersani può ancora contare su una cinquantina di fedelissimi tra i parlamentari. Ma per fare cosa visto che si è dimesso?

I maligni avanzano il sospetto (che va preso solo per un gossip)  che voglia diventare il presidente del Pd per poter condizionare meglio il segretario traghettatore o balneare che dir si voglia Guglielmo Epifani. Che ha commentato con equilibrio la vittoria a metà dello scorso fine settimana: “Dobbiamo restare con i piedi per terra”.

Di certo, “Bersani vuole tagliare la strada un’altra volta a Renzi, che è anche sostenuto da Massimo D’Alema, con il quale manco si saluta più, magari Bersani intende mettere in campo altri candidati come Nicola Zingaretti”, commenta sotto, anonimato, chi conosce bene le cose di Largo del Nazareno (senza pace).

Le due riunioni dei bersaniani hanno suscitato critiche, mal di pancia e perplessità dentro il Pd. Ma anche facile ironia: “Il pranzo era finito, avevano già mangiato la frutta e ora che fanno? Riprendono a mangiare il tortello, e pure scotto, dopo il caffè?”. Ironia, anche  ingenerosa nei confronti di Bersani, a parte, nel Pd ci sono forti mal di pancia anche per la composizione della segreteria dove ci si chiede: “Per chi suona la Campania”. Dal momento che, secondo alcuni, sarebbe troppo alto il numero
dei componenti provenienti da una delle regioni dove il Pd alle politiche ha perso di più.

Ora bisognerà vedere come ha preso questo ritorno in pista di Bersani il segretario Epifani. E’ vero che Epifani, Bersani, Dario Franceschini hanno l’asse di ferro con il premier Enrico Letta. Ma se uno degli attori in campo incomincia a esorbitare rispetto alla parte che il copione gli aveva concesso, il rischio è che il pur flemmatico e abile ex segretario della Cgil incominci a infastidirsi. E chissà che non finisca che in autunno gli chiederanno di restare, come prevede il suo ex leader alla Cgil Ottaviano Del Turco....

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Paola Sacchi

Sono giornalista politico parlamentare di Panorama. Ho lavorato fino al 2000 al quotidiano «L'Unità», con la mansione di inviato speciale di politica parlamentare. Ho intervistato per le due testate i principali leader politici del centrodestra e del centrosinistra. Sono autrice dell'unica intervista finora concessa da Silvio Berlusconi a «l'Unità» e per «Panorama» di una delle prime esclusive a Umberto Bossi dopo la malattia. Tra gli statisti esteri: interviste all'ex presidente della Repubblica del Portogallo: Mario Soares e all'afghano Hamid Karzai. Panorama.it ha pubblicato un mio lungo colloquio dal titolo «Hammamet, l'ultima intervista a Craxi», sul tema della mancata unità tra Psi e Pci.

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