Paola Pelino (FI): "Il progetto di Ncd si è dissolto"
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Paola Pelino (FI): "Il progetto di Ncd si è dissolto"

La vicecapogruppo azzurra al Senato giudica il ritorno "a casa" di Antonio D'Alì un segnale politico

Dopo il deputato Alberto Giorgetti ora anche il senatore Antonio D’Alì timbra il biglietto di ritorno in Forza Italia, dopo quello di partenza staccato un anno fa per il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano. Ma il ritorno a «casa» di D’Alì è quello che fa più rumore e che viene considerato più strategico, perché era nella pattuglia degli alfaniani che al Senato è decisiva per la sopravvivenza del governo Renzi.

Senatrice Paola Pelino, vicesepresidente di Forza Italia al Senato, è scattata l’operazione "Torna a casa Lassie"?

È un segnale politico importante, da non sottovalutare. Significa che non c’è spazio per piccole formazioni. Non so se D’Alì sarà il solo a tornare in Forza Italia. Posso dire che da tempo si sente un malcontento diffuso tra alcune anime di Ncd, perché credo si stiano rendendo conto che per essere all’opposizione del centrosinistra bisogna fare in modo che si ricompatti tutto il centrodestra. Il partito più grande di centrodestra è Forza Italia e il leader indiscusso è Silvio Berlusconi. La decisione presa dal senatore D’Alì è conforme al pensiero che il presidente Berlusconi tiene alto e vivo: ricompattiamo il centrodestra.

Come risponde alle accuse irate che vengono da Ncd di ricompattarlo senza fare alleanze, ma facendo shopping?

Ma non scherziamo! Si tratta di ritorni di parlamentari eletti con Forza Italia. Io vedo che questi titubanti stanno facendo la cosa migliore, tornando nella casa dalla quale provengono.

Quindi nessuna alleanza per le elezioni nazionali, come del resto Berlusconi ha detto?

Per le elezioni nazionali l’obiettivo è consolidare Forza Italia che è già primo partito del centrodestra. Dobbiamo dare nuovo entusiasmo al nostro elettorato e recuperare anche coloro che pensavano che con la nuova formazione di Alfano si potesse creare qualcosa di alternativo. E invece si stanno rendendo conto che il progetto politico di Ncd non solo non è mai decollato ma perde sempre più consensi. Quindi, io credo che alla fine ci sarà un ritorno naturale, perché il loro progetto si è dissolto.

Delle due l’una: Forza Italia si rafforza al Senato per fare più netta opposizione oppure per entrare un giorno in un governo di larghe intese, rendendo Ncd ininfluente?

Forza Italia non ha mai voluto entrare nel governo Renzi. Quindi resta all’opposizione ferma e convinta contro le politiche della sinistra e una deludente politica economica. Un eventuale sostegno potrà darlo solo per quelle riforme che fanno bene al paese e agli italiani. Riforme che erano già stata avviate dal governo Berlusconi.

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Paola Sacchi

Sono giornalista politico parlamentare di Panorama. Ho lavorato fino al 2000 al quotidiano «L'Unità», con la mansione di inviato speciale di politica parlamentare. Ho intervistato per le due testate i principali leader politici del centrodestra e del centrosinistra. Sono autrice dell'unica intervista finora concessa da Silvio Berlusconi a «l'Unità» e per «Panorama» di una delle prime esclusive a Umberto Bossi dopo la malattia. Tra gli statisti esteri: interviste all'ex presidente della Repubblica del Portogallo: Mario Soares e all'afghano Hamid Karzai. Panorama.it ha pubblicato un mio lungo colloquio dal titolo «Hammamet, l'ultima intervista a Craxi», sul tema della mancata unità tra Psi e Pci.

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