Quei sospetti tra Monti e Casini
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Quei sospetti tra Monti e Casini

Dalla lista al futuro del leader dell'Udc; c'è già tensione tra i leader dei centristi

Tra Monti e Casini sarebbe già l'ora dei sospetti. Perché ancora non sono state presentate le liste e i tempi slittano di giorno in giorno? Secondo gossip di Transatlantico sarebbe stato il Professore a ritardare i tempi per non consentire al leader dell'Udc di fare la parte del leone nella lista unica al Senato, dopo che Casini, provocando lo strappo di Corrado Passera, è riuscito a imporre la sua autonoma lista alla Camera accanto a quella civica di Monti e a quella del Fli di Gianfranco Fini. Ma è solo un problema di nomi in lista, di quadratura del cerchio tra le varie anime centriste, montian-montezemoliane oppure bolle dell'altro in pentola?

Il problema sarebbe quello che vuol fare Casini "da grande". E certamente nei disegni dell'ex presidente della Camera non c'è quello di fare il gregario di Monti. Per mesi i giornali avevano scritto della sua segreta aspirazione, ad esempio, a insediarsi al Quirinale. Obiettivo che al momento sarebbe oscurato da possibili candidature di Giuliano Amato o di Romano Prodi, a seconda del fatto se ci sarà un pareggio o una vittoria netta del centrosinistra.

Comunque sia, essendo ormai in campo con il suo nome nella lista alla Camera, anche se lui si candiderà al Senato, e anche se è alleato con Monti, Casini potrà oggettivamente misurarsi alle elezioni sul valore dei voti suoi rispetto a quelli del Professore. E se la lista civica non andasse benissimo, il timore per Monti sarebbe quello che a quel punto, e sempre nel caso di un pareggio al Senato, sarebbe Casini a proporsi autonomamente alla sinistra per un accordo che faccia decollare il governo. In cambio Bersani cosa potrebbe proprorre a Casini?

Chissà, magari anche il Quirinale tanto più se Casini nel frattempo fosse già riuscito a diventare presidente del Senato? Ci sono dei precedenti che hanno visto presidenti del Senato lasciare poco dopo lo scranno di Palazzo Madama per salire sul Colle più alto... Oppure Casini potrebbe ambire a un ruolo di grande prestigio nel governo. Al momento il totocandidature lo dà sullo scranno più alto di Palazzo Madama, sempre che alla sinistra manchino i numeri al Senato.

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Paola Sacchi

Sono giornalista politico parlamentare di Panorama. Ho lavorato fino al 2000 al quotidiano «L'Unità», con la mansione di inviato speciale di politica parlamentare. Ho intervistato per le due testate i principali leader politici del centrodestra e del centrosinistra. Sono autrice dell'unica intervista finora concessa da Silvio Berlusconi a «l'Unità» e per «Panorama» di una delle prime esclusive a Umberto Bossi dopo la malattia. Tra gli statisti esteri: interviste all'ex presidente della Repubblica del Portogallo: Mario Soares e all'afghano Hamid Karzai. Panorama.it ha pubblicato un mio lungo colloquio dal titolo «Hammamet, l'ultima intervista a Craxi», sul tema della mancata unità tra Psi e Pci.

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