Anche la Lega Nord sconfitta alle elezioni
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Anche la Lega Nord sconfitta alle elezioni

La batosta arriva da un paesino in provincia di Brescia; ma è allarme in vista delle Regionali in Lombardia

E meno male che non c'era Beppe Grillo, dicono ora dentro la Lega Nord. Perché Ospitaletto, comune di 10.000 abitanti del bresciano domenica scorsa si è decisamente dimostrato poco ospitale nei confronti del Carroccio e del Pdl. Il risultato delle elezioni decise dal Tar, per l'annullamento delle precedenti, ha decretato la sconfitta dell'alleanza di centrodestra e la vittoria del centrosinistra.

Ma non è questa la novità, perché anche l'altra volta aveva vinto la stessa lista. Solo che alle elezioni precedenti l'alleanza Lega-Pdl aveva perso per una manciata di voti (90), stavolta la perdita è stata invece quasi una voragine: mille e 200 consensi svaniti. Astensione contenuta all'8%, ma dentro la Lega si calcola che la gran parte sia di elettori del Carroccio.

Ospitaletto è troppo picolo per essere premonitore di una sconfitta dell'alleanza Lega-Pdl in Lombardia. Ma, secondo il deputato Marco Desiderati, di rito bossiano, è un piccolo campanello d'allarme da non sottovalutare.
"Dimostra che l'alleanza Lega-Pdl non funziona più, la Lega deve correre da sola e ricostruirsi l'imene delle origini, vado ai banchetti nostri e vedo poco entussiamo, questo è preocupante. La Lega deve tornare a essere di lotta e smetterla di corteggiare Passera o Squinzi", sotieme Desiderati in polemica con il nuovo corso maroniano.

Ma soprattutto con la preoccupazione che sia ora Beppe Grillo a recitare la parte che fu della Lega Nord.  Su questo si interroga, (nel bel mezzo del Transatlantico perché gli sarebbestato tolto anche l'ufficio che aveva alla Camera) lo stesso ex capogruppo del Carroccio Reguzzoni:

"Cento grillini in arrivo alla Camera? Ho i miei dubbi, ma se servono a smuovere le acque ben vengano... ne arrivino anche 150... (paradossalizza ndr). Del resto il governo Monti è  nato proprio per bloccare il federalismo e quell'asse del Nord tra Bossi e Berlusconi che ne aveva fatto la bandiera. I governi tecnici servono sempre a bloccare le battaglie leghiste: accadde la stessa cosa con Ciampi nel 1993".

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Paola Sacchi

Sono giornalista politico parlamentare di Panorama. Ho lavorato fino al 2000 al quotidiano «L'Unità», con la mansione di inviato speciale di politica parlamentare. Ho intervistato per le due testate i principali leader politici del centrodestra e del centrosinistra. Sono autrice dell'unica intervista finora concessa da Silvio Berlusconi a «l'Unità» e per «Panorama» di una delle prime esclusive a Umberto Bossi dopo la malattia. Tra gli statisti esteri: interviste all'ex presidente della Repubblica del Portogallo: Mario Soares e all'afghano Hamid Karzai. Panorama.it ha pubblicato un mio lungo colloquio dal titolo «Hammamet, l'ultima intervista a Craxi», sul tema della mancata unità tra Psi e Pci.

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