Dopo la batosta elettorale la Lega pensa a Giorgetti
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Dopo la batosta elettorale la Lega pensa a Giorgetti

Il crollo elettorale in Veneto avrebbe convinto anche Maroni a lasciare la pista Tosi per la segreteria lasciando il posto al lombardo

Il day-after della Lega Nord, colpita al cuore dalla caduta di Treviso, vede crescere le quotazioni di Giancarlo Giorgetti come successore di Roberto Maroni alla guida del Carroccio.

Il segretario nonché presidente della Lombardia aveva già detto a chiare lettere di volersi dedicare solo al Pirellone, dopo la storica vittoria che ha coronato il sogno di una vita e ha aperto la strada al progetto della macroregione di tutto il Nord. E nelle settimane scorse i nomi più gettonati sono stati quelli di Flavio Tosi, segretario della Liga veneta, sindaco di Verona, e di Matteo Salvini, capo della Lega lombarda. Un’ipotesi che sembrava essere suffragata dalla recente nomina dei due a vicesegretari federali.

Ma ora, dopo il crollo della amministrative che ha visto la Lega precipitare a cifre fino a solo quattro anni fa inimmaginabili, si dice che stia prendendo quota l’idea di mettere alla guida del partito il pacato e taciturno professorino di Cazzago Brabbia, bocconiano, uno dei laureati della Lega di lotta e di governo, attuale capogruppo alla Camera.

L’ipotesi l’aveva già avanzata Panorama.it  nei mesi scorsi. Ma secondo chi la Lega la conosce bene era ed è stato sempre Tosi il favorito di Maroni. Ma la stella Tosi è stata ora un po’ oscurata dalla rovinosa caduta di Treviso e dai feroci scontri interni in Vemnto con tanto di espulsioni che finirono un sabato di due mesi fa in un pomeriggio di sangue e arena a Noventa padovana, sede della Liga. Per giunta è riesplosa la querelle Umberto Bossi-Roberto Maroni. E Giorgetti, fine mediatore, pur essendo stato sempre leale con Maroni non ha mai tagliato i ponti con il padre-fondatore.

Il congresso è stato già fissato per il 3 febbraio prossimo. Sarà davvero lui il nuovo leader chiamato a sedare la guerra della Lega? O ci aspetteranno altri colpi di scena? Come andranno le cose forse lo si potrà iniziare a capire già da domenica prossima quando Maroni ha convocato a Milano (Novo hotel) tutti gli eletti.

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Paola Sacchi

Sono giornalista politico parlamentare di Panorama. Ho lavorato fino al 2000 al quotidiano «L'Unità», con la mansione di inviato speciale di politica parlamentare. Ho intervistato per le due testate i principali leader politici del centrodestra e del centrosinistra. Sono autrice dell'unica intervista finora concessa da Silvio Berlusconi a «l'Unità» e per «Panorama» di una delle prime esclusive a Umberto Bossi dopo la malattia. Tra gli statisti esteri: interviste all'ex presidente della Repubblica del Portogallo: Mario Soares e all'afghano Hamid Karzai. Panorama.it ha pubblicato un mio lungo colloquio dal titolo «Hammamet, l'ultima intervista a Craxi», sul tema della mancata unità tra Psi e Pci.

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