Altro che Berlusconi. Il Pd litiga su Renzi
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Altro che Berlusconi. Il Pd litiga su Renzi

La condanna per il leader del centrodestra, come previsto, sta creando agitazione proprio nel partito democratico

Può cascare il mondo, per dire, e il Pd che fa? “Sta facendo di tutto per spostare il congresso. Il Pd ha un solo problema: arginare il fiorentino. Ecco perché Guglielmo Epifani continua a tenere alta la tensione su una crisi di governo e su eventuali colpi di testa del Pdl. Il punto è che questi ci sono rimasti male quando ieri Silvio Berlusconi ha detto che il governo va avanti. Perché se Berlusconi non avesse dato questa rassicurazione avrebbero avuto buon gioco per annunciare l’invio sine die del congresso vista l’emergenza democratica”.

Questo il surreale stato dell’arte a Largo del Nazareno, fotografato da chi conosce bene l’andazzo del Pd, anche dopo la condanna choc nei confronti di Berlusconi.

Ecco perché Epifani avrebbe convocato la famosa direzione chiamata a decidere le regole delle primarie per giovedì sera e con Enrico Letta. Ed ecco perché il segretario-traghettatore continua a dire che il Pdl “vuole logorare il governo”. C’è chi vagheggia in queste difficili ore per la politica italiana, dopo la condanna in Cassazione del leader del centrodestra, di sistemare le cose in casa propria - raccontano sempre fonti sotto anonimato-  “magari con un rimpastino di governo per trovare un ruolo da ministro a Renzi, per eliminarlo dalla corsa, quando sarà, come candidato premier”.

C’è chi vagheggia ancora un governo con i Cinquestelle, come ha fatto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, oggi sull’Unità. Ma il punto per il Pd è uno e uno soltanto: come fermare Renzi. Anche perché Beppe Grillo dal blog è stato chiaro: né col Pd né con il Pdl.

La realtà è che la crisi di governo non la vuole neppure il Pd. Ma una frase e solo una frase dal sen fuggita dall’ala meno governativa del Pdl potrebbe bastare per servire a pretesto per far saltare il congresso. E disinnescare la mina Renzi. Altro che problemi a reggere una base che non vuole governare “con un codannato”.

Ci sarebbe, secondo gossip di Transatlantico, chi spera come Pier Luigi Bersani di riacquistare un peso nel partito magari facendo restare Epifani segretario o lanciando il giovane capogruppo Roberto Speranza. Operazione che richiede però come presupposto la tenuta del governo Letta. C’è chi come Renzi, invece, pensa: ora o mai più. Perché più Enrico Letta resta a Palazzo Chigi, più la sua ambizione alla premiership  rischia di evaporare.Una cosa è sicura: il Pd in queste ore sembra più occupato dai propri assetti interni, che da altro. E ben altro

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Paola Sacchi

Sono giornalista politico parlamentare di Panorama. Ho lavorato fino al 2000 al quotidiano «L'Unità», con la mansione di inviato speciale di politica parlamentare. Ho intervistato per le due testate i principali leader politici del centrodestra e del centrosinistra. Sono autrice dell'unica intervista finora concessa da Silvio Berlusconi a «l'Unità» e per «Panorama» di una delle prime esclusive a Umberto Bossi dopo la malattia. Tra gli statisti esteri: interviste all'ex presidente della Repubblica del Portogallo: Mario Soares e all'afghano Hamid Karzai. Panorama.it ha pubblicato un mio lungo colloquio dal titolo «Hammamet, l'ultima intervista a Craxi», sul tema della mancata unità tra Psi e Pci.

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