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ANSA/CESARE ABBATE
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Renzi: la polemica con l'Europa continua

Il premier ribadisce le sue perplessità per il dopo Brexit. E non parteciperà a un vertice tra Juncker, Merkel e Hollande

Mentre il premier italiano Matteo Renzi ribadisce la sua linea di dissenso con l'Europae con le strategie per il dopo Brexit, il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker sarà mercoledì a Berlino per un incontro con la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande. I tre incontreranno anche la leadership degli industriali europei (Ert), ma al summit non è prevista la presenza di Renzi.

Che intanto ha rilasciato delle interviste ai media Usa ribadendo che l'austerity europea è stata un errore cruciale, e che il modello economico a cui ispirarsi è Barack Obama. "Un asse con Parigi e Berlino? Il problema è se la Germania accetterà che l'Italia prenda il posto della Gran Bretagna nel gruppo di testa dell'Ue", ha detto .

 "L'Europa deve investire in Africa" per arginare la crisi dei migranti. "In teoria - spiega Renzi - i partner europei sono d'accordo con me. Ma il problema è che manca una strategia dopo la Brexit". "Il problema non sono i migranti - aggiunge il presidente del Consiglio - ma la mancanza di una reazione: l'Unione europea è senza visione. Abbiamo bisogno di una strategia per i prossimi dieci anni".

E secondo Renzi il referendum costituzionale può dare finalmente "stabilità" all'Italia. "In un primo momento ho parlato di me", risponde il premier alla domanda sulla personalizzazione dell'esito del voto, e "ho fatto un errore. Questo referendum non è sulla mia carriera o le mie dimissioni. Riguarda il potere delle regioni, il numero dei parlamentari e la riduzione della burocrazia in Italia".

"Nessun Paese occidentale ha cambiato così spesso governo come ha fatto l'Italia - 63 governi in 70 anni -. L'instabilità è un problema per il mio Paese. E questo referendum potrebbe finalmente dare stabilità all'Italia".

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