Il servizio militare in Israele, donne incluse
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Il servizio militare in Israele, donne incluse

In Israele le donne fanno il servizio militare. Per loro dura 24 mesi a fronte dei 36 obbligatori per gli uomini, e in questi giorni la Knesset discute una proposta di legge volta ad aumentare il periodo di leva …Leggi tutto


In Israele le donne fanno il servizio militare. Per loro dura 24 mesi a fronte dei 36 obbligatori per gli uomini, e in questi giorni la Knesset discute una proposta di legge volta ad aumentare il periodo di leva per le donne portandolo a 28 mesi. Nel contempo, quello obbligatorio per gli uomini scenderebbe a 32 mesi.

Non e’ soltanto un fatto di numeri. Israele e’ una nazione che ti incanta. L’unica democrazia del Medio Oriente conosce un tasso di crescita, anche in tempi di crisi economica mondiale, che e’ superiore alla media dei Paesi europei. Patria dell’high tech e delle start up di mezzo mondo, il miracolo della vitalita’ economica e della portata innovatrice di questo Paese e’ attribuita a molteplici fattori. ‘Start up Nation’ e’ un libro imperdibile al riguardo. Tra i fattori che favoriscono crescita e inventiva c’e’ il servizio militare, che costituisce una incredibile palestra di vita. Finita la scuola superiore e prima di intraprendere gli studi universitari, i giovani e le giovani israeliane indossano la tuta grigio verde, imparano ad usare le armi, apprendono l’etica della disciplina e del rigore.

Nei pressi del Muro del Pianto a Gerusalemme puo’ capitarti di vedere un battaglione di giovani soldati che prendono ordini da un colonnello donna. Una loro quasi coetanea che impartisce istruzioni con piglio militaresco. Nella stessa citta’ di notte un folto popolo di ventenni e trentenni animano i bar e i club che puntellano le vie del centro; quei giovani sono bramosi di distrazioni e leggerezza. E’ uno dei chiaroscuri piu’ affascinanti di questo incredibile Paese, dove la minaccia costante della guerra, lo stato di vero e proprio accerchiamento non impedisce alle persone di vivere una vita ‘normale’. Al contrario, il pericolo permanente infonde una incredibile voglia di vivere ogni istante, di intraprendere, di assaporare ogni sfumatura di un paesaggio artistico e umano senza eguali. In un Paese dove le pari opportunita’ non sono un orpello corporativo per reclamare privilegi rosa, ne’ un recinto auto ghettizzante, ma uno straordinario banco di prova per l’emancipazione del gentil sesso. Che armato fa anche piu’ paura.

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Annalisa Chirico

Annalisa Chirico è nata nel 1986. Scrive per Panorama e cura il blog Politicamente scorretta. Ha scritto per le pagine politiche de "Il Giornale". Ha pubblicato "Segreto di Stato – Il caso Nicolò Pollari" (Mondadori, pref. Edward Luttwak, 2013) e "Condannati Preventivi" (Rubbettino, pref. Vittorio Feltri, 2012), pamphlet denuncia contro l’abuso della carcerazione preventiva in Italia. E' dottoranda in Political Theory a alla Luiss Guido Carli di Roma, dove ha conseguito un master in European Studies. Negli ultimi anni si è dedicata, anche per mezzo della scrittura, alla battaglia per una giustizia giusta, contro gli eccessi del sistema carcerario, a favore di un femminismo libertario e moderno.

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