3Leggi per “legalizzare” il carcere. Firma anche tu!
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3Leggi per “legalizzare” il carcere. Firma anche tu!

Nella sola giornata di ieri i tavoli del Comitato “3 Leggi per la Giustizia” hanno raccolto oltre 10mila firme. La mobilitazione promossa da una trentina di associazioni, tra cui Antigone, Ristretti Orizzonti e le Camere Penali, giunge in un momento …Leggi tutto

Nella sola giornata di ieri i tavoli del Comitato “3 Leggi per la Giustizia” hanno raccolto oltre 10mila firme. La mobilitazione promossa da una trentina di associazioni, tra cui Antigone, Ristretti Orizzonti e le Camere Penali, giunge in un momento in cui sul carcere ripiomba un silenzio assordante.

Eppure, stando ai numeri, il sovraffollamento permane: al 31 marzo 2013 sono 65831 i detenuti reclusi nelle prigioni italiane a fronte di una capienza “regolamentare” pari a 47mila unità. Pure i suicidi continuano.
Le tre leggi di iniziativa popolare si pongono l’obiettivo di introdurre il numero chiuso (come in Svezia o in Norvegia) affinché nessuno possa essere costretto a espiare una pena – o una pena preventiva, come nel caso della custodia cautelare in carcere – se non si assicurano condizioni detentive rispettose della dignità umana. Vi è poi la questione dell’introduzione nel Codice penale del reato di tortura, che ad oggi è ancora assente. Si propone inoltre la modifica della legge Fini Giovanardi per depenalizzare il consumo delle droghe leggere e ridurne l’impatto penale. Del resto, a  causa di questa  assurda legge che equipara droghe leggere e pesanti criminalizzando lo stesso consumatore, soltanto nel 2012, secondo i dati delle Camere Penali, sono entrati in carcere per violazione della normativa antidroga 28mila persone.

Se vuoi attivarti, firmare o entrare in contatto con il Comitato, puoi visitare il sito. Io ho firmato. Non scordiamoci del carcere.

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Annalisa Chirico

Annalisa Chirico è nata nel 1986. Scrive per Panorama e cura il blog Politicamente scorretta. Ha scritto per le pagine politiche de "Il Giornale". Ha pubblicato "Segreto di Stato – Il caso Nicolò Pollari" (Mondadori, pref. Edward Luttwak, 2013) e "Condannati Preventivi" (Rubbettino, pref. Vittorio Feltri, 2012), pamphlet denuncia contro l’abuso della carcerazione preventiva in Italia. E' dottoranda in Political Theory a alla Luiss Guido Carli di Roma, dove ha conseguito un master in European Studies. Negli ultimi anni si è dedicata, anche per mezzo della scrittura, alla battaglia per una giustizia giusta, contro gli eccessi del sistema carcerario, a favore di un femminismo libertario e moderno.

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