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Regione per regione viaggio negli sprechi degli enti pubblici - 2^ parte, il Centro -

di Enzo Beretta, Carmelo Caruso, Claudia Daconto, Emiliano Farina, Gianluca Ferraris, Maria Pirro, Giorgio Sturlese Tosi

EMILIA ROMAGNA

Il consigliere ubiquo

Paolo Nanni, ex capogruppo in Regione dell'Idv, é indagato dalla procura di Bologna con l'accusa di peculato per la legislatura compresa tra il 2005 e il 2010. Nanni, che oggi é consigliere provinciale ma in Regione ha fatto lavorare moglie, figlia e un nipote, ha esibito fatture per 450 mila euro in cinque anni. Tra queste, conti di ristoranti e ricevute di taxi che documenterebbero la sua presenza, alla stessa ora, in zone diverse, ma anche locandine di convegni mai avvenuti.

I rimborsi spese della Lega

Sotto inchiesta anche Maurizio Parma, oggi vicepresidente della provincia di Piacenza ma fino al 2010 capogruppo in Regione della Lega Nord: al centro dell'indagine decine di fatture e rimborsi di viaggio per attività istituzionali che invece celavano spostamenti per esigenze personali e partecipazioni a convegni di partito. Nel fascicolo finisce anche una cena elettorale dove, nonostante la ricevuta prodotta a copertura dell'intero importo, i militanti leghisti avrebbero diviso il conto.

La residenza fittizia

Ad aprile la procura di Bologna ha chiesto il rinvio a giudizio per un altro ex consigliere regionale, Alberto Vecchi (Pdl), con l'ipotesi di truffa aggravata nei confronti dell'ente che rappresenta. Vecchi é accusato di aver fittiziamente spostato la sua residenza da Bologna a Porretta, in Toscana. In questo modo avrebbe ottenuto un rimborso chilometrico dalla Regione di 1344 euro al mese, e dal 2007, grazie ad un aumento, di 1464 euro. Il tutto dalla metà del 2006 alla metà del 2011, per un totale quindi di 76 mila euro circa. Per gli inquirenti Vecchi non visitava quasi mai l'immobile indicato come casa sua.

I soldi al fratello del governatore

Il procuratore capo Roberto Alfonso e il pubblico ministero Antonella Scandellari hanno chiesto il rinvio a giudizio del governatore Vasco Errani con l’accusa di falso ideologico per la vicenda del finanziamento, un milione di euro, erogato del 2006 dalla Regione alla cooperativa Terremerse presieduta da Giovanni Errani, suo fratello. Il finanziamento sarebbe servito per la costruzione di una cantina a Imola. Soldi ottenuti indebitamente, tanto che la stessa Regione ne ha chiesto poi la restituzione visto che al momento della scadenza del bando per quei fondi i lavori non erano ancora ultimati. A Errani non si contesta quel finanziamento ma l'avere,  insieme a due funzionari regionali, dichiarato il falso in una relazione spedita in Procura nel 2009, a pochi giorni dall’uscita sui giornali della notizia del finanziamento. Il tribunale si pronuncerà sul rinvio all'inizio di novembre.

Le interviste a pagamento

Il caso esplode a fine agosto, con una terza inchiesta per peculato (dopo quelle su Idv e Lega), questa volta contro ignoti.  Oggetto dell'indagine i contratti firmati da sette gruppi consiliari su otto con alcune tv locali che, in cambio di somme (in teoria da utilizzare per il funzionamento dei gruppi) ospitavano i politici nelle loro trasmissioni. Sull'episodio indaga anche la Corte dei conti emiliana, mentre l'ordine dei giornalisti ha aperto un procedimento disciplinare contro quattro suoi tesserati.

Terme, spiagge e trasferte fantasma

Viaggi inesistenti, trasferte fantasma mentre si trovava in ufficio (comprovate da falsi rimborsi spesa), escursioni alle terme di Fratta e puntate sulla spiaggia di Cesenatico con la Punto del Comune. Nel luglio 2011 la procura di Forlì ha indagato per peculato, falso ideologico e truffa ai danni della pubblica amministrazione l’ex sindaco del Comune di Loggiano, Sandro Pascucci.

ABRUZZO

Puntellamenti in eccesso

Presunti sprechi nelle attività di puntellamento di palazzi antichi danneggiati dal terremoto (appalti per 250 milioni di euro) a L’Aquila e in altri paesini. Secondo le indagini tuttora in corso della guardia di finanza alcuni puntellamenti potevano essere evitati.

Tutti lettori

Il Comune di Pescara spende per comunicazione e rappresentanza (pubblicazione di giornali, riviste, organizzazione di manifestazioni e convegni) 1.225 euro per ogni 100 abitanti.

Assessori viaggiatori

In un anno e mezzo la Provincia di Pescara ha speso 49 mila euro per le spese di viaggio di sei assessori: Valter Cozzi (Udc), Aurelio Cilli, Angelo D'Ottavio, Andrea Faieta, Mario Lattanzio (Pdl) e Roberto Ruggieri (Pescara futura).

Singolo consiglio, doppio gettone

Una piccola norma dello statuto consente ai consiglieri comunali pescaresi di incassare il gettone di presenza due volte per ogni consiglio: in prima convocazione, quando l’assemblea raggiunge raramente il numero legale di 12, ed in seconda adunanza. Così l’ente è costretto a pagare due volte i presenti ad entrambe le riunioni, anche se la prima e, talvolta, la seconda non si svolgono.

Più penne che in cartoleria

Chieti campione di sprechi fra i Comuni italiani per le spese di cancelleria e materiale informatico (secondo Siope): 14.971 euro ogni 100 abitanti per penne, matite e programmi per computer.

Vacanze (anche) sulla neve

Soldi pubblici usati per pagare vacanze (12mila), occhiali (duemila), attrezzi da palestra (6mila) e tute da sci (13mila). Quasi un milione di euro in due anni (2010-2011) secondo la procura. Sotto inchiesta per peculato Pasqualino Saccuti, ex dirigente dell’ufficio economato del Comune di Tortoreto. Con un bonifico online di 29mila euro partito dal Comune, sempre Saccuti, aveva acquistato un Suv coi soldi dell’ente. E’ stato condannato di recente a tre anni per peculato.

Ancora monogruppi

Il capogruppo dell’Udc in Regione Abruzzo, Antonio Menna, documenta 103mila euro di spesa tra cui 3.200 euro come “rimborso spese consiglieri”. Ma è l’unico consigliere di quel gruppo, un monogruppo di cui è capogruppo. In Ubruzzo su 12 gruppi consiliari ci sono sei monogruppi (Udc, Comunisti italiani, Api, La Sinistra-Verdi Sd, Rifondazione comunista, MpA).

UMBRIA

Illeciti rimborsi al poliziotto

I consiglieri comunali Fabio Biscetti (Pdl), Davide Tallarico (Città aperta) e Alessandro Chiappalupi (Gruppo Misto) sono finiti nel mirino della Corte dei Conti per illeciti rimborsi. Biscetti – secondo l’accusa – ha una residenza fittizia (600 euro mai incassati); Tallarico, appartenente alla Polizia di Stato, lavora a Roma ed ha incassato 1.500 euro non dovuti; a Chiappalupi, ex Pd arrestato per concussione tre anni fa, residente ad Orbetello, vengono contestati tremila euro di rimborsi.

Contachilometri difettoso

Il consigliere provinciale perugino Franco Granocchia (Idv) rosicchia qualche chilometro per il rimborso spese. Ne segna 30 dalla periferia di Ponte San Giovanni per arrivare a Perugia, diversamente da un collega vicino di casa che ne indica solo 20.

20mila euro per la montagna di Fidel

Ecco alcune spese relative al 2008 (governatrice Maria Rita Lorenzetti): 20mila euro per “protezione dell’ecosistema di montagna a Cuba”; 19mila euro per “Comunità di pace ed educazione Italia-Guatemala” con il supporto del Coordinamento Genitori Democratici del Comune di Amelia (Tr); 10.500 euro per “sport come coesione sociale e partecipazione attiva nei campi Sahrawi”. Dal sito della Regione spuntarono altre buffe iniziative: la conferenza “Diritti a Nairobi” organizzata con 9mila euro dal Comune di San Giustino; la “promozione dell’aggregazione giovanile sull’informazione e la sensibilizzazione sociale nella favela di Santa Marta a Rio de Janeiro” (14mila euro); 50mila euro per le “attività agricole del Politecnico di Thondwe in Malawi”; 19mila euro per le “microimprese delle donne in Burkina Faso”, 35mila euro per il “Capacity Building e il sostegno ai municipi palestinesi”; 20mila euro per la “costruzione di politiche pubbliche democratiche nelle favelas”.

La cricca in libreria e 7mila euro a cena

Il Pd umbro spende 320mila euro per 13 consiglieri. Mille per “spese varie”, tra cui acqua, caffè e libri come “La cricca” di Rizzo e “Il Tesoriere” di Agostini, 7 mila euro per le cene.

Telefonate e cartoline

Sandra Monacelli, unico membro dell’Udc, nel 2011 ha speso 96mila euro, di cui 67mila per il personale e 8mila per telefoni e francobolli, quasi 9mila per i manifesti. In una recente intervista ha dichiarato: “Il cittadino si accorge che certi emolumenti che percepiamo non corrispondono ad un’adeguata produzione, le nostre

indennità sono ancora eccessive malgrado i ritocchi”. Ha ricevuto un finanziamento pubblico di oltre 67mila euro per i portaborse.

Indagata la stamperia

Il demone della stampa si è impossessato di Roberto Carpinelli, ex Pdci entrato con 99 preferenze nel monogruppo "Per l'Umbria, Catiusca Marini presidente": ha speso quasi 14 mila euro per "stampa manifesti pubblicitari" e 6.583 euro per "telefono, postali e cancelleria". Quanto i 12 eletti e assessori del Pd. Infatti la finanza sta indagando, su delega della Corte dei Conti, sulle sue spese. In più ha ricevuto un finanziamento di 63mila euro per i portaborse.

Aperitivo col procuratore, pranzo con Renzi

55 euro per l’aperitivo col procuratore Fumu, 118 per il pranzo col sindaco Renzi, mille per quello organizzato in occasione dell’arrivo di Varenne ai quali se ne aggiungono 800 per i gadget. Ecco alcune delle voci delle “spese di rappresentanza” sostenute dalla Provincia di Perugia nel 2011. Il presidente Marco Vinicio Guasticchi elenca 1.300 euro spesi durante la festa del patrono di Valfabbrica, quando è stata firmata l’intesa tra la municipale e la provinciale.

Una Regione turistica

L’Umbria distribuisce oltre un milione di euro (esattamente 1.299.860 euro) con un provvedimento del 15 luglio 2011 a favore del turismo enogastronomico, del turismo congressuale, del turismo a cavallo e dell’avioturismo. Fra gli altri spiccano i 500.000 euro per scoprire la “via di San Francesco” e i 60mila euro incassati dal “Consorzio delle residenze d’epoca” per il “tematismo ‘Emozioni dall’Umbria’”.

MARCHE

Un debole per l’arte

Dopo aver speso un milione e 785mila euro per ingaggiare Dustin Hoffman, che ha letto L’infinito di Leopardi con accento straniero e poi si è fatto fotografare negli 5th & Sunset Studios di West Hollywood, la Regione ha devoluto 45mila euro per il libro d’arte 12 poesie di Paolo Volponi figurate da Valeriano Trubbani. Un altro po’ di soldi anche alla festa della cipolla.

Dolci, vino, giubbotti in pelle e ricariche telefoniche

Articoli in pelle, abbigliamento, cassette di vino e dolciumi. E mille euro utilizzati per ricaricare il cellulare di una persona estranea all’amministrazione. Nel 2010 il presidente della Provincia di Macerata, Giulio Silenzi, era stato indagato dalla Corte dei Conti per spese ritenute ingiustificate pari a 30mila euro. Finirono sotto inchiesta anche l’ex capo di gabinetto della presidenza dell’ente e l’ex dirigente del settore risorse finanziarie.

Parcheggio a carico nostro

Consiglieri ed assessori regionali, senza perdere tempo e soldi, lasciano l’auto nel parcheggio più comodo del centro città e raggiungono l’ufficio a due passi. Un “servizio” che a noi costa 84mila euro. I politici che vivono (e lavorano) ad Ancona ottengono 390 euro al mese per la benzina, lasciando presupporre un via vai frenetico casa-Regione. Capitolo vitalizi: quattro milioni di euro l’anno per i 113 ex consiglieri.

Gare pilotate, inchiesta in corso

Indagati per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla turbativa d’asta l’ex dirigente del dipartimento Difesa della costa della Regione, Vincenzo Marzialetti, e il funzionario dello stesso dipartimento Mauro Petraccini. L’inchiesta del Noe sui ripascimenti in varie località delle Marche riguarda interventi tra il 2004 e il 2011. Secondo l’accusa i funzionari regionali hanno pilotato le gare consentendo ad aziende amiche l’aggiudicazione dei lavori. Ai tredici indagati si aggiungono due geologi della Regione.

Furto all’ufficio caccia

Rubate marche da bollo nell’ufficio caccia della Provincia di Pesaro. C’è un’indagine in corso: secondo l’ente che chiede la restituzione del maltolto all’indagato Goffredo Pazzaglia (ex dirigente dell’ufficio) l’ammanco è pari a oltre 200mila euro.

LAZIO

Le cene

Le cene a due a base di ostriche francesi e champagne consumate in due occasioni da Andrea Bernaudo (Pdl) al ristorante “Ottavio” a Santa Croce in Gerusalemme costano agli italiani un totale di 315 euro. In tavola arrivano anche crudi di pesce, moscardini, fragolino al sale olio e pepe e vino Chardonnay. Ammonta invece a 9.600 euro il conto della cena da “Pasquino” offerta da Franco Fiorito il 22 luglio scorso e a 9.900 quella del 12 aprile del 2011. Nemmeno il Pd si fa mancare nulla, tanto che al ristorante “Pinzimonio” a Fiumicino, arriva a spendere 8 mila euro divisi in due fatture: una da 5.400 euro e una da 2.600 euro. All’agriturismo “Il Borghetto” di Fara Sabina, città d'origine del tesoriere del gruppo Mario Perilli, vanno 5mila euro; al ristorante La Foresta quasi 9 mila più altri 9.800 euro per un catering in occasione di un altro incontro.

Le feste

Per festeggiare degnamente il Natale di Roma, Carlo De Romanis (lo stesso del festino con le maschere da maiale) presenta al gruppo una fattura da 48mila euro per noleggiare il Teatro di Cinecittà e il set dell'Antica Roma. De Romanis sostiene di aver ritirato la richiesta, mentre Franco Fiorito giura di aver staccato l'assegno e che uno dei partecipanti alla festa, l'assessore al Bilancio Stefano Cetica, gli confidò di essere rimasto “disgustato” dall'evento.

Le vacanze

Tra le spese per vacanze extra-lusso ci sono due bonifici da 10mila e 19mila euro emessi da Franco Fiorito alla società “Sardegna Resort” proprietaria di un resort a 5 stelle a Porto Cervo in Sardegna.

3mila euro è quanto versato invece alla “Atlantide Srl” per una villeggiatura sul mare di Monopoli in Puglia.

Vini e cravatte

Giancarlo Miele (Pdl) spende 1.200 euro per dieci cravatte acquistate da “Marinella”, una sciarpa di lana e un borsello porta documenti. A dicembre del 2010 il conto presso l' “Enoteca Trucchi”, in via Cavour, arriva a 784 euro tra bottiglie di champagne Taittinger e Paul Georg, Brunello, Primitivo, Satrico e Shiraz.

Fa di meglio il Pd che nel 2011, “per spese di rappresentanza di Natale”, stacca un assegno da 4.500 euro all’ “Enoteca Tuscia” per pacchi regalo, vini e altro, donati dal consigliere Giuseppe Parroncini ad amministratori locali, direttori di giornali e testate varie. Sempre per farsi rappresentare a Natale, il Pd spende 432 euro in biglietti di auguri, 82,38 euro in “cartoleria e stampati vari per feste natalizie”, 679,39 euro per “stampati vari auguri di Natale”, 975 euro per “spese di rappresentanza feste natalizie”, 252 euro per “composizioni di rappresentanza”, 2.200 euro in cesti natalizi commissionati all'enoteca “Gusto Divino” e 26,40 in non meglio specificate esigenze di “rappresentanza natale”. Spese a cui devono aggiungersi i 2.420 euro destinati, il 19 dicembre 2011, alla stamperia “Art Graf” di Civita Castellana (Vt) per 100 volumi sulla Chiesa della Madonna delle Grazie di Capranica (Vt) regalati poi non si sa a chi. Insomma, in totale il Natale del Pd è costato agli italiani la bellezza di 11.567,17 euro. Auguri.

I regali e gli arredi

Tra litografie, cartoline e stampe di pregio, Franco Fiorito spende al negozio galleria “L'image” di via della Scrofa circa 4mila euro. Altrettanti, il 23 febbraio 2011, da “Pineider”, molto più di una semplice cartoleria, per quanto sia la più famosa di Roma. Una borsa “Gucci” acquistata in via Condotti è costata invece agli italiani 515 euro, 50 euro un mazzo di fiori, 600 l'arredamento di un bagno presso “Ceramiche Appia Nuova”. Sul conto dei contribuenti finiscono anche 95 euro di acquisti presso il supermercato “Pam Aurelia”, 81 euro spesi alla “GS” di Anagni e altre centinaia di euro per tappe ai supermercati Auchan e Panorama.

Per rifare il look alla sede di rappresentanza della Giunta regionale di p.zza Goldoni, nei pressi di via del Corso, vengono spesi 45mila euro in arredi di lusso.

I servizi fotografici

La presidente della Commissione Cultura Veronica Cappellaro (Pdl) chiede e ottiene il rimborso di un servizio fotografico effettuato presso lo studio “Luxardo” costato ai contribuenti 1.080 euro. Sempre a lei risultano intestate una fattura da 17mila euro per una cena da “Pasqualino al Colosseo”

e un'altra da 8.800 euro per un banchetto al “Bar Martini”.

La Giunta regionale paga 60mila euro alla società “Immag&Azione” (da cui si sarebbe formalmente dimesso il fotografo personale di Renata Polverini, Edmondo Zanini, assunto in Regione con un contratto da 75mila euro lordi all'anno, circa 4mila netti al mese) per la realizzazione di servizi fotografici, video e di 2mila calendari. Una passione, quella per i calendari, che travolge anche il Pd  pronto a spendere 2.500 euro per 500 calendari, scaricabili on line, commissionati all'associazione culturale “iTusci”.

Le ospitate televisive

Nell’allegato alla Delibera del 13 giugno 2010, il presidente del Consiglio Mario Abbruzzese firma l’elenco di tutte le emittenti radiotelevisive e dei giornali che devono ricevere soldi dalla Regione. Su 32 tv locali, 9 hanno la propria sede in Ciociaria, zona di bacino elettorale sia di Abruzzese che di Fiorito.
Ecco allora 120mila euro a “Telesia”, 90mila a “Media work” e 20 mila alla “Gazzetta di Cassino”. Nella terra di Francesco Battistoni “Tuscia web” ottiene 10mila euro. Altrettanto “Telecentro Lazio”, una tv di Rieti cara a Lidia Nobili 8Pdl) che fa confluire a due tv reatine 111mila euro dai fondi per le spese elettorali.

Anche il Pd non bada a spese quando si tratta di comparire in tv: 2.954 euro a “Tele Rieti”, 41mila alla tv del Basso Lazio “TeleUniverso” e 4.840 euro a “Tuscia web”. Quasi 8mila gli euro destinati all’A.g.t.i, agenzia giornalistica televisiva italiana per “riprese televisive anno 2010”, altri 12mila euro alla stessa agenzia per “riprese e servizi televisivi messa in onda su rete oro e canale 926 Sky.

Eventi e convegni

Lidia Nobili riceve 150mila euro per finanziare una serie di eventi nella sua città natale, Rieti, realizzati dalla società reatina “Lallaria”. La neo capogruppo Pdl Chiara Colosimo ottiene invece 34mila euro complessivi per due convention presso l'Auditorium della Conciliazione.

Il 10 agosto del 2011 il Pd paga alla società “Cianfrocca” 5mila euro per stampati relativi al convengo “L'agricoltura per il rilancio dell'economia della Regione Lazio”. Peccato che, né spulciando il rendiconto del partito né consultando internet, si trovi traccia dell'evento.

Auto e benzina

L'acquisto della “Smart” di Franco Fiorito costa ai contribuenti 16.339 euro, quello del “Suv Bmw” 88mila. La somma dei buoni benzina da 10 euro ciascuno arriva invece a 48mila euro.

In totale, nel 2011, il consiglio regionale del Lazio ha speso circa 370 mila euro per i rimborsi chilometrici, in teoria 440 euro a testa per ciascun consigliere regionale. Ma dal momento che in 27 non ne hanno diritto in quanto dotati di auto blu e che Angelo Bonelli, capogruppo dei Verdi, Luigi Nieri, Sel, e 7 componenti del Pd ci hanno rinunciato, gli stessi soldi risultano da dividere non più per 70 ma per 44. Risultato 700 euro a testa. Tra gli altri benefit anche telepass, viacard e permesso per l'accesso al centro storico di Roma che costa circa 500 euro l'anno.

Le spese funebri

Anche i servizi funebri di cui si avvalgono i partiti finiscono in conto ai contribuenti. In questo caso è il Pd a commissionare alla “Fioreria Casuccio” un cuscino di fiori da 160 euro e composizioni funebri per altri 850 euro divisi in due fatture. Le corone di fiori per il defunto consigliere Mario Di Carlo, morto il 25 aprile 2011, costano invece 1.155 euro.

I misteriosi fortunati

Ancora non identificati gli intestatari delle carte di credito ricaricate con 188mila euro e i beneficiari dei 235mila euro prelevati in contanti dal conto del gruppo Pdl.

Le fatture false e quelle taroccate

La fattura da 1.275 euro (2.400 con Iva) emessa dalla società “Majakovsij Comunicazione” di Viterbo subisce in casa Pdl un ritocco che la porta a 12mila euro; un'altra da 15mila euro risulta invece totalmente falsa. Con l'aggiunta di un 1 davanti al 3, diventano invece 13mila i 3mila euro fatturati dalla società pubblicitaria “Panta”.

Arte e tecnologia

Dall'inventario allegato al consuntivo 2011 del Consiglio regionale emergono acquisti a prezzi del tutto fuori mercato. Il caso più eclatante è relativo a un IPad per cui sono stati spesi 1.759,20 euro, più del doppio del valore di listino. Ci sono poi i monitor, modello Asus led, da 19 pollici pagati 210 euro l'uno contro 80, gli scanner Hp scanjet 1000 da 324 euro contro 200 e uno stock di stampanti Oki B431DN da 390 euro ciascuna contro 245,39. Risultano anche 32 quadri d'autore, ma senza l'indicazione del nome degli autori, pagati circa 900 euro ciascuno e divani a due posto in ecopelle da 1.160 euro l'uno.

Le spese per gli “amici”

In occasione delle scorse elezioni amministrative di Ceccano (Fr) vinte dal centrosinistra, l'associazione “Stella per la Gente” dell'ex candidato sindaco Angelino Stella, che si presenta in competizione con il Pdl, riceve direttamente da Franco Fiorito 10mila euro.

Il 7 maggio scorso Pierluigi Boschi, cugino e segretario dell'allora capogruppo Franco Fiorito, autorizzato a operare sui conti corrente Pdl presso la filiale Unicredit che si trova alla Pisana, firma un bonifico a se stesso da 2.288 euro. Analoga operazione il 28 giugno per un importo pari a 2.289 euro.

Tra ottobre 2011 e gennaio 2012 Samantha “Sissi” Reali, ex fidanzata di “Er Batman” riceve quattro buste paga da 2mila euro netti ciascuna. Esclusi i rimborsi.

Mireille Lucy Rejior, compagna del padre di Batman e incaricata di occuparsi delle sue tre ville di Tenerife, è destinataria, tra marzo e giugno scorsi, di cinque bonifici: due da 5mila euro ciascuno e altri tre da 20mila euro in tutto.

Anche Maria Puzone, parente di Romolo Del Balzo (Pdl), si mette in tasca 1.600 euro. E' lei infatti la beneficiaria di due assegni da 800 euro ciascuno emessi all'inizio di luglio a una settimana di distanza l'uno dall'altro.

I favori agli “amici”

Grazie al comma 153 del maxiemendamento presentato dalla maggioranza all'assestamento di bilancio 2011 che prevede la riapertura dei termini per il condono edilizio, il senatore Pdl Claudio Fazzone, ex guardia del corpo di Nicola Mancino, può sanare l'abuso relativo alla sua villa di 900 mq e due piscine a Fondi (Lt).

Mentre la Regione taglia quasi 2mila posti letto e chiude 20 ospedali nel Lazio, Antonio Angelucci, senatore Pdl, re delle cliniche private, ottiene dalla Giunta Polverini il salvataggio della sua clinica San Raffaele a Montecompatri (Rm) e il travaso di 225 posti letto dalla struttura di Montecompatri a quella di Velletri (Rm), sempre di sua proprietà.

Per volere dell'assessore regionale allo Sport Fabiana Santini, viene esteso alle strutture sportive private il contributo massimo di 30mila euro destinato a quelle pubbliche per la messa in sicurezza degli impianti. Tra i beneficiati la palestra dell'hotel Hilton all'aeroporto di Fiumicino - che ottiene 15.200 euro - e due centri “Dabliù” di proprietà della famiglia dell'ex presidente di Confcommercio Cesare Pambianchi (arrestato nel 2011 per associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta ed evasione fiscale) che ottengono 22.800 euro ciascuno.

Mister Preferenze

Il 13 luglio scorso finiva agli arresti domiciliari Samuele Piccolo, vice presidente Pdl del consiglio comunale di Roma, detto “mister preferenze” per essere stato il più votato (12mila preferenze) alle elezioni amministrative del 2008. Piccolo è accusato dalla Procura della Capitale di aver gestito insieme ad altre persone, tra cui i suoi familiari, “fondi occulti per un valore di 250-350 mila euro al mese” e di aver illecitamente finanziato le sue campagne elettorali con i fondi destinati ai partiti. Oltre ad aver tappezzato Roma di centinaia di manifesti, Piccolo avrebbe utilizzato 122mila euro per allestire un call center con 268 operatori che per 8 ore al giorno effettuavano contemporaneamente 12 chiamate all'ora per invitare i cittadini alla sue cene elettorali. Sempre a carico dei contribuenti, Piccolo avrebbe speso 20mila euro per tredici cene svolte al ristorante "Ar Montarozzo", 13mila euro al ristorante "I ruderi", 25mila euro per quattordici incontri a  "Le Grotte Vere" e oltre 10mila per altre sette cene a "La Piemontese". Due settimane dopo lo scoppio dello scandalo, il 2 agosto i carabinieri lo arrestano di nuovo con il padre e la madre in flagranza di reato all'interno della villa di Zagarolo dove stanno tutti scontando i domiciliari.

Questa volta a presentare denuncia è l'Enel: Piccolo e famiglia avrebbero infatti manomesso il contatore della luce e rubato per anni migliaia di euro di elettricità.

Parentopoli

L'ultimo capitolo della saga riguarda l'assunzione all'Atac della moglie dell'assessore comunale all'Ambiente Marco Visconti. Parlando al telefono con il consigliere Francesco Maria Orsi, indagato in un altro procedimento per associazione per delinquere e truffa per aver guadagnato un milione e 200mila euro da un progetto edilizio e una vendita di immobili mai realizzati, Visconti avrebbe confessato di aver raccomandato l'allora compagna Barbara Pesimena. Nonostante dal suo curriculum risultino solo un diploma in ragioneria e qualche esperienza come responsabile casse in alcuni negozi di abbigliamento, la Pesimena entra nell'azienda pubblica di trasporti come “capo della gestione eventi sanitari” con uno stipendio di circa 70mila euro l'anno.

Tra le assunzioni “a chiamata diretta" da parte dell'azienda municipalizzata sollevarono scandalo quelle degli ex Nar Francesco Bianco e Gianluca Ponzio, della ex cubista Giulia Pellegrino e di alcuni parenti dell'ex ad di Atac Adalberto Bertucci (tra i quali il genero Patrizio Cristofari, diventato dirigente).

Per selezionare il proprio personale il Comune di Roma ha speso dal 2004 1.855,249 euro di cui 800mila nel solo triennio tra il 2008 ed il 2010. Tra le società cui si affida il Campidoglio per fare le assunzioni tre di queste non risultano nemmeno accreditate. Si tratta della “Mida Spa” che nel 2008 riceve 23mila euro, la “Coritecna” che ne ottiene 27.600 nel 2009 e la “Asset Mgmt” che ha avuto 19mila euro nel 2006.

Monumento a Graziani

Per realizzare il sogno del sindaco di Affile (Rm), Ercole Viri, di fare della suo paese la Predappio del Lazio, la Regione ha detratto dai fondi pubblici 180mila euro per realizzare un mausoleo dedicato al gerarca fascista Rodolfo Graziani. L'inaugurazione si è svolta, tra le polemiche e le critiche espresse dalla stampa di mezzo mondo, l'11 agosto scorso alla presenza degli assessori regionali Francesco Lollobrigida e Teodoro Buontempo. Anche la giunta Marrazzo, però, finanziò nel 2008 un parco dedicato a Graziani, questa volta a Filettino (Fr), terra d'origine del generale noto anche come “il macellaio d'Etiopia”.

La Befana di Buontempo in auto blu

Il 6 gennaio scorso l'assessore regionale per la Casa Teodoro Buontempo parte con moglie e figlia da Montecompatri (Rm) diretto a Perugia. Ci va con l'auto blu guidata dall'autista e pagata dai contribuenti in ragione del suo incarico istituzionale. Interpellato in merito a un uso così poco istituzionale del benefit, “Er pecora” risponde: “devo vedere delle persone con le quali devo parlare di lavoro”.

Le Olimpiadi mancate

La commissione regionale speciale sulle Olimpiadi di Roma 2020, sciolta solo recentemente, è costata in tutto 1 milione di euro e si è riunita appena tre volte: la prima per eleggere il presidente Romolo Del Balzo, la seconda per decidere di convocare il membro del Cio Mario Pescante, la terza per parlare con Mario Pescante.

Le auto blu al Comune di Roma

Auto blu e autisti a Roma non si negano a nessuno. Ne beneficiano i segretari del sindaco, il capo dell'ufficio stampa, il capo di Gabinetto e tutto lo staff, il vice segretario generale, il capo del cerimoniale, tutti gli assessori, il presidente e i due vice presidenti dell'Assemblea capitolina, i due segretari d'Aula, tutti i capigruppo, tutti i presidenti di municipio, tutti i direttori di municipio, il direttore esecutivo e tutti i direttori e segretari dei dipartimento. Per un totale di 109 mezzi e 137 autisti che sommate alle 226 auto prese a noleggio e alle 117 utilizzate per funzioni operative, tra noleggio, carburante e stipendi costano ogni anno 17 milioni di euro.

Dati su vitalizi alla Regione Lazio

La Regione Lazio spende ogni anno oltre 16 milioni di euro per pagare i vitalizi ai 220 ex presidenti, assessori e consiglieri che ne hanno diritto e che hanno cominciato a beneficiarne appena hanno compiuto i 50 anni (55 se si vuole evitare una piccola decurtazione). Sciolto il Consiglio, i 71 consiglieri (compreso Franco Fiorito) e 14 assessori, dopo poco più di 2 anni, otterranno un assegno a vita pari a 3.300 euro al mese. Per riscattare gli anni mancanti alla fine della legislatura basterà loro pagare 38mila euro, ossia 1.594 euro per ogni mese da riscattare. Ma considerato che ogni eletto alla Pisana godrà di una liquidazione di circa 25mila euro, resta da sborsare solo una piccola differenza.

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