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Elezioni amministrative 2017, la guida

Nella giornata di oggi 1.021 Comuni, tra cui i capoluoghi Catanzaro, Genova, L'Aquila e Palermo, vanno al voto. Al ballottaggio, invece, il 25 giugno

In molti comuni italiani si torna a votare. L’11 giugno, giorno delle Elezioni amministrative 2017, gli aventi diritto saranno chiamati alle urne per esprimere una scelta che avrà un peso politico non indifferente.

Perché le elezioni amministrative sono importanti

Come una cartina al tornasole, dopo il referendum costituzionale di dicembre, l’esito di queste elezioni contribuirà infatti a far "leggere" con chiarezza quali saranno gli scenari futuri e, tenuta presente anche la difficile riforma della legge elettorale che sta spaccando l'Italia, potrebbe essere un indicatore di nuovi equilibri politici.

Chi vota

I residenti di 1021 Comuni, di cui 796 appartenenti a regioni ordinarie e 225 a regioni a statuto speciale, andranno alle urne per eleggere sindaci, consigli comunali e consigli circoscrizionali. Le date sono state fissate dal ministro dell’Interno Marco Minniti con proprio decreto. Al voto 25 capoluoghi di provincia e 4 capoluoghi di regione. Ma vediamo i dettagli.

Le date

Migliaia di cittadini sono chiamati al voto domenica 11 giugno per eleggere sindaci, consigli comunali e consigli circoscrizionali. L'eventuale turno di ballottaggio per l'elezione diretta dei sindaci avrà luogo invece domenica 25 giugno.

Dove si vota

Si vota in 4 comuni capoluogo di regione (Catanzaro, Genova, L'Aquila e Palermo) e in 25 comuni capoluogo di provincia (Alessandria, Asti, Belluno, Catanzaro, Como, Cuneo, Frosinone, Genova, Gorizia, L'Aquila, La Spezia, Lecce, Lodi, Lucca, Monza, Oristano, Padova, Palermo, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Taranto, Trapani e Verona).

A Verona

In lizza a Verona ci sono Orietta Salemi (centrosinistra, ha vinto le primarie), Federico Sboarina (centrodestra, parente alla lontana di un sindaco che ha guidato la città dal 1980 al 1990) e Patrizia Bisinella, la compagna del sindaco uscente Flavio Tosi, che non si può più candidare per via del limite dei due mandati. Secondo le rilevazioni dell’Emg, nella città scaligera le forze politiche che hanno la possibilità di finire al ballottaggio sono tre: per il Pd la candidata Orietta Salemi e per i "due centro-destra", Federico Sboarina e Patrizia Bisinella. Escluso dalla competizione alla prima tornata del M5S.

A Genova

Per Demos & Pi il risultato dei sondaggi parla chiaro: il candidato del centrodestra Marco Bucci, al primo turno si attesta al 27,7 per cento, il grillino Luca Pirondini raggiunge i 24,7 e Gianni Crivello del centrosinistra 34,3. Al ballottaggio il rappresentante del M5s ha il 5 per cento di possibilità di vincere contro Bucci, ma se andrà al ballottaggio con Crivello, dovrà cedere il passo.

A Parma

Federico Pizzarotti, che proprio a Parma 5 anni fa aveva alle spalle il M5s, oggi è in sfida proprio contro quel sistema con il suo "non-partito". I sondaggi Demos & Pi danno il sindaco uscente in testa (58 per cento), ma solo al ballottaggio, contro il candidato del Pd e del resto del centrosinistra, Paolo Scarpa (vincente con il 58 per cento dei voti), oppure contro la rappresentante del centrodestra Laura Cavandoli (con il 71).

A Palermo

Riflettori puntati su Palermo e sulla sfida del sindaco Leoluca Orlando. Le amministrative del capoluogo siciliano vedono il primo cittadino uscente ricandidarsi dopo aver indossato la fascia tricolore 4 volte (la prima volta era il 1985) e aver pronunciato lo slogan-tormentone "Il sindaco lo sa fare" nel 2012. Ad appoggiarlo la lista "Democratici e popolari", che mette insieme il Pd e gli alfaniani ed ex Udc, sotto un simbolo che sottolinea il compromesso e rinuncia alle parole "partito" (da Partito Democratico) e "alternativa" (da Alternativa Popolare). L’unico che spera che Orlando non vinca è Fabrizio Ferrandelli, ex candidato del Pd alle Comunali 2012 e ora candidato-sindaco per il centrodestra.

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Chiara Degl'Innocenti