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Assisi, l'impegno per la pace di Papa Francesco

Bergoglio torna in Umbria per un incontro tra le religioni, con 400 partecipanti da tutto il mondo

Papa Francesco è arrivato al sacro convento di Assisi per partecipare alla giornata mondiale di preghiera per la Pace, accolto dal custode, padre Mauro Gambetti, da Bartolomeo I, patriarca di Costantinopoli, dal vicerettore del centro studi egiziano Al-Azhar, dall'arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, Efrem II, patriarca di Antiochia, Riccardo Di Segni e dal capo supremo della Tendai. Insieme raggiungono il chiostro di Sisto IV, dove sono in attesa i rappresentanti delle chiese e religioni mondiali e i vescovi dell'Umbria.


di Fra Enzo Fortunato, direttore della rivista San Francesco

Quel 27 ottobre 1986, mentre il sole stava ormai calando su Assisi, chiudendo una giornata memorabile, Papa Giovanni Paolo II si fece cronista degli straordinari momenti vissuti, inediti nella storia dell'umanità, ovvero l'incontro di una sessantina di leader di tutte le religioni del mondo, e tracciò la rotta: "Ciò che abbiamo fatto oggi ad Assisi, pregando e testimoniando il nostro impegno per la pace, dobbiamo continuare a farlo ogni giorno della nostra vita" disse sul sagrato della Basilica di San Francesco.

Giovanni Paolo II aveva capito che l'evento di Assisi sarebbe sì rimasto una data indimenticabile, coraggiosa e profetica, ma al tempo stesso avrebbe avuto bisogno di essere diffuso e rinnovato ogni giorno. Diede anche un nome, il Papa, a questo processo: "Lo Spirito di Assisi". Quell'evento ebbe l'indiscutibile merito di raffreddare pericolose tensioni frai blocchi americano e sovietico, con scenari di riarmo militaree nucleare. Di lì a poco sarebbe crollato il Muro di Berlino e nuove prospettive di relazioni internazionali si sarebbero aperte. Anni comunque faticosi, difficili, che spinsero Giovanni Paolo II a promuovere ad Assisi due nuovi appuntamenti di preghiera corale per la pace: il 9 gennaio 1993, dopo lo scoppio della crisi dei Balcani; e il 24 gennaio 2002, dopo l'attentato al World trade center di New York.

Così, dal 18 al 20 settembre, le famiglie francescane, la Comunità di Sant'Egidio e i vescovi umbri ricorderanno questo percorso quotidiano di preghiera, testimonianza di solidarietà e impegno per la pace, lungo 30 anni, di fronte all'escalation di nuovi atti di violenze, guerre che seminano dolore, miseria e sangue su vecchi e nuovi continenti, nessuno escluso. Per l'evento "Sete di pace - Religioni e culture in dialogo" si ritroveranno ad Assisi 400 ospiti tra leader religiosi, rappresentanti delle istituzioni, del mondo della cultura, del sociale e del volontariato. Migliaia di pellegrini daranno intensità all'evento e alzeranno una voce forte per la misericordia e la pace nel mondo. E ci sarà Papa Francesco, di nuovo ad Assisi, la terza volta in tre anni. Sarà nella città del Santo, da cui prese il nome per ricordarne e viverne le scelte di uomo di pace, uomo dei poveri e uomo che ama e custodisce il Creato: le tre indicazioni che costituiscono l'asse portante del suo pontificato e il suo messaggio alle donnee agli uomini di buona volontà. 

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ANSA/CROCCHIONI
Assisi, 20 settembre 2016, incontro dei rappresentati di altre fedi con papa Francesco

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