Stalker, ti amo
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Stalker, ti amo

Quello delle molestie sui treni è un problema per le ragazze giapponesi. Anche se alcune addirittura li cercano sul web

In un mondo che ha dichiarato guerra agli stalker qualcuno, a quanto pare, li cerca. Succede in Giappone, dove esistono addirittura siti web in cui è possibile reclutare molestatori, esperti o non esperti, a seconda dei gusti, che agiscano da soli o in gruppo, e organizzare un "atto di molestia" a tavolino, cercando di soddisfare tutti i partecipanti.

Pura follia? Non esattamente, anche se non sempre le molestie pre-organizzate vanno a buon fine (sempre ammesso che lo stalking lo possa avere un buon fine...). Lo dimostra la (dis)avventura di Masaya Ogawa, molestatore 26enne alle prime armi che pare essere rimasto vittima di un improvviso ripensamento da parte della ragazza che lo aveva ingaggiato per "farla sentire al centro dell'attenzione", per qualche minuto.

Cerchiamo di capire cosa è successo. Questo giovane giapponese è stato arrestato dalla polizia della prefettura di Wakayama, che lo ha accusato di aver importunato una ragazza poco più giovane di lui sui vagoni di un treno generalmente affollato da pendolari. Quello delle molestie sessuali è un problema serio in Giappone, che il governo da anni tenta (invano) di combattere con telecamere, retate anti-palpeggiatori, o destinando vagoni di treni e metropolitane alle donne. Questo perché capita spesso che qualcuno approfitti un po' troppo delle minigonne tanto amate dalle orientali e della loro innata reticenza a chiedere aiuto quando si trovano in una situazione imbarazzante.

Ebbene, se fino a ieri esistevano solo siti che ospitavano le recensioni dei palpeggiatori esperti per consigliare i nuovi stalker su quali fossero le linee della metropolitana dove trovare le "prede" migliori o su come posizionare una micro telecamera sotto la gonna di una ragazza, oggi ci sono portali in cui le donne possono cercare il candidato che preferiscono per mettere in scena la "molestia perfetta".

Che si tratti dell'ennesima perversione orientale non c'è dubbio, fatto sta che, in questo caso, il ripensameto della complice il giovane Ogawa lo ha pagato con un arresto. Ma nella sua ricostruizione dei fatti il fermo non può essere giustifcato in alcun modo. Ogawa si sarebbe infatti volontariamente seduto al fianco della sua preda e avrebbe cominciato a sfiorarle le gambe nel modo in cui avevano concordato via email. Tuttavia, la situazione sarebbe successivamente degenerata a causa di un imprevisto. Un altro uomo avrebbe infatti deciso di "partecipare" stringendo il seno della ragazza, che a questo punto si sarebbe ribellata e lo avrebbe allontanato. Quando quest'ultimo è poi sceso dal treno, mentre Ogawa avrebbe continuato a mettere in pratica la sequenza stabilita. Ma a quel punto la donna aveva perduto la voglia sia di giocare che di essere al centro dell'attenzione, e una volta arrivati al capolinea lo ha denunciato alla polizia. Che ora sta indagando per capire se si sia davvero trattato di una molestia programmata oppure no.

 

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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