Il drone portapacchi
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Il drone portapacchi

Non solo missili, morti e spionaggio. In Cina con gli aerei comandati a distanza ci consegnano la posta

Una società di trasporti cinese ha trovato un modo alternativo per utilizzare i droni: programmarli per effettuare consegne più veloci, e per raggiungere anche gli angoli più remoti della Repubblica popolare, dove nessun postino riuscirebbe mai ad arrivare.

Questa idea apparentemente bizzarra è venuta alla società di Shenzhen SF Express, che proprio in questi giorni sta testando a Dongguan, una delle città principali del Guangdong, la regione meridionale che confina con Hong Kong, i suoi nuovi corrieri volanti. Si tratta di droni capaci di raggiungere fino a un massimo di cento metri d'altezza, e che grazie a otto potenti eliche possono trasportare anche pacchi di grosse dimensioni. Macchine dotate di navigatori satellitari di ultimissima generazione, in cui l'indirizzo di destinazione può essere inserito anche a distanza, permettendo quindi agli operatori incaricati di monitorarne lo spostamento di modificarlo ogni qual volta diventasse necessario farlo.

Pur dichiarandosi più che soddisfatti dei risultati raggiunti fino ad ora, gli addetti all'innovazione di SF Express hanno confessato alla stampa locale che il progetto "trasporto con droni" non può ancora essere considerato completo. Questo perché sognano di raggiungere ben altri obiettivi: creare droni più grandi, in grado di percorrere rotte complesse che permetterebbero loro di effettuare ben più di una consegna alla volta, aumentarne la velocità e l'agilità dei movimenti, in maniera da poterli davvero utilizzare per effettuare consegne negli angoli più remoti della Cina. Per mettere in contatto chi ci vive con il resto del mondo, ma anche per essere pronti a collaborare con le autorità in situazioni di emergenza, dopo alluvioni o terremoti. Trasportando ancora più in fretta degli elicotteri medicinali e altri beni di prima necessità.

Anche in America c'è chi da tempo è convinto che i droni possano essere utilizzati per scopi civili oltre che militari, e molto più a nord di Shenzhen, ad Harbin, un gruppo di studenti lavora dal 2011 al programma "Linkall", pensato appunto per utilizzare i droni all'interno della città. Il primo test è stato effettuato a inizio 2013, e in quell'occasione sono state consegnate pizze ad amici e parenti. Oggi SF Express è riuscita a utilizzare questi aerei comandati a distanza per recapitare pacchi postali. Permettendo a Pechino di servirsi di "droni civili" con grande anticipo rispetto al resto del mondo.

 

 

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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