I cinesi di Hong Kong fanno a gara per scegliersi i nomi più strani
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I cinesi di Hong Kong fanno a gara per scegliersi i nomi più strani

Hitler, Maria Goretti, Saffo, Orso, Balena, Diavolo, Clorofilla, Melassa, Rolex e Bambi: alcuni dei nomi più alla moda

Come ti chiami? Hitler. E tu? Maria Goretti. E tu? Saffo. E ancora Orso, Balena, Diavolo, Clorofilla, Melassa. O Chanel, Rolex e LV. O ancora Dada, Winnie, Bambi, Magnum. E persino Ice, Cola e Contanti.

Dove siamo? Purtroppo non in un asilo in cui le maestre si sono divertite a chiedere ai loro alunni di attribuirsi a vicenda nomi bizzarri. Nella loro versione italiana ma anche inglese, francese, spagnola e portoghese, per evitare monotone ripetizioni. Ma in tribunale, a scuola, in banca e al supermercato. Rigorosamente a Hong Kong. Dove la mania di attribuirsi nomi "speciali" e "unici" è arrivata al punto da spingere tanti a non accontentarsi più dei "classici" Marco, Richard, Miguel e Philippe. E a scegliere di limitare la banalità di comunissimi cognomi come Ng, Chan e Lee con nomi scelti, nella maggior parte dei casi, per la loro musicalità piuttosto che per il loro significato. Perché i vari Hitler, Maria Goretti e Saffo che ho incontrato a Hong Kong non sapevano nulla della storia dei personaggi cui, inconsapevolmente, si erano ispirati.

Diverso il caso degli Ice e dei Cash. Perché una Ice Wong è stata recentemente arrestata per possesso di anfetamine (Ice), e una Cash Leung è finita in prigione per aver pagato diverse corse in taxi con contanti (cash, in inglese) falsi.

Se fino a qualche tempo fa nell'ex colonia britannica ai cinesi veniva attribuito un nome inglese alla nascita, per permettere loro di integrarsi meglio in una società in cui l'istruzione era di stampo anglosassone e i locali erano spesso discriminati dai "veri" cittadini del Commonwealth, oggi è difficile che qualcuno decida di chiamare i propri figli Kate o William, perché l'aspetto più importante nelle scelte del nome è quello di identificarne uno che resti "unico" per tutta a vita. E allora sono gli accostamenti più bizzarri a prendere il sopravvento.

Tant'è che oggi il numero di cinesi di Hong Kong dai nomi insoliti ha superato il 10% anche nelle statistiche ufficiali. Un dato che ha spinto qualcuno a scegliere nomi storpiati pur di assicurarsi di non essere copiati. Qualche esempio? Decembr e Februar.

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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