Da anni il governo cerca di convincere gli artigiani di strada a spostarsi in un negozio, o almeno sotto una tenda. Ma la tradizione di questi mestieri è forte, e agguista-ossa, barbieri e ciabattini non hanno nessuna intenzione di trasferirsi.
Marco Cerbo
Chiunque sia stato in India, anche solo per pochi giorni, sa dell’esistenza dei cosiddetti "mestieri di strada". Una vera e propria economia che si alimenta nei vicoli delle periferie del paese composta non solo da venditori di frutta, verdura e spezie, ma dagli specialisti più improbabili.
Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne.
Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University, Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma.
Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk